Le aerobasi di Ghedi e Aviano e quelle bombe nucleari negate

Sarebbero 20 unità in Lombardia e ben 50 in Friuli, rispettivamente, ma è davvero una novità? Con un articolo apparso sul sito della “Federation of American Scientists” (FAS) lo scorso 30 giugno, curato da Hans Kristensen, direttore del “Nuclear Information Project” della stessa FAS viene riproposta la questione delle postazioni nucleari nelle due aerobasi della Penisola.

Con il titolo "Italy’s Nuclear Anniversary: Fake Reassurance For a King’s Ransom" (http://fas.org/blogs/security/2014/06/ghedi/) Hans Kristensen propne una dettagliata ricostruzione delle postazioni localizzate nelle due aerobasi USAF italiane. Sono identificate anche le altre postazioni europee ed in Turchia per un totale di 180 bombe nucleari.

Insediamento di missili in Italia non è una novità e Aerohabitat lo ha documentato anche recentemente nella news del marzo 2104 "Campoformido, dai missili Nike alla bonifica complessiva" e lo scorso 24 giugno con "Servitù militari, una svolta? E le ex aerobasi e le postazioni NIKE e i silos da bonificare?".

Per l'analisi dettagliata sulle bombe nucleari prospettata dall'articolista USA l'individuazione delle due località italiane sarebbero inizialmente avvenuta ancora nel 1957 e la tipologia delle bombe risulterebbero del tipo tattico B61-3 e B61-4. La tipologia B61-12 ha un peso complessivo di circa 45 chili.

Alcune considerazioni rimandano al coinvolgimento del Belpaese:"Neither the U.S. nor Italian government will confirm that there are nuclear weapons at Ghedi Torre Air Base. The anniversary placard doesn’t even include the word “nuclear” but instead vaguely refers to the “NATO mission.” e del ruolo di supporto possibile anche per l'Aeronautica Militare Italiana e i Tornado.

"The nuclear “NATO mission” that the 6th Stormo wing at Ghedi Torre Air Base serves means that Italian Tornado aircraft are equipped and Italian Tornado pilots are trained in peacetime to deliver U.S. nuclear weapons in wartime. This arrangement dates back to before the nuclear Non-Proliferation Treaty (NPT), but it is increasingly controversial because Italy as a signatory to the NPT has pledged “not to receive the transfer from any transferor whatsoever of nuclear weapons…or of control over such weapons…directly, or indirectly.”

La sintesi rimanda infine al ruolo svolto dall'Italia nell'ambito della NATO con ben due aerobasi coinvolte nello stoccaggio e supporto al sistema delle "bombe nucleari"e del temporaneo impiego nella aerobase polacca di Lask: "A decade ago, most B61s in Europe were stored in Germany and the United Kingdom, but today, Italy has the honor of being the NATO country with the most U.S. nuclear weapons deployed on its territory; a total of 70 of all the 180 B61 bombs remaining in Europe (39 percent). Italy is also the only country with two nuclear bases: the Italian base at Ghedi and the American base at Aviano. Aviano Air Base is home to the U.S. 31st Fighter Wing with two squadrons of nuclear-capable F-16 fighter-bombers. One of these, the 555th Fighter Squadron, was temporarily forward deployed to Lask Air Base in Poland in March 2014". 4 luglio 2014

Piper 34 atterra a Ghedi, aerobase militare, sbagliando pista

Il tempo meteo era buono, con una visibilità superiore a 10km, ovvero CAVOK, ma un Piper 34, sabato 2 aprile, proveniente da Milano (Bresso o Linate?) è riuscito ad atterrare a Ghedi. Una aerobase militare dalla quale operano voli per le operazioni di volo collegate all'intervento sulla Libia, perciò sotto stretta vigilanza e sorveglianza, ma per il piccolo aeroplano bimotore  non ci sono stati ostacoli.

Senza alcuna autorizzazione specifica il Piper, doveva invece atterrare sul parallelo scalo di Montichiari, distante circa 3-4 chilometri, più a nord ovest, una volta al suolo è stato subito circondato dai militari della sicurezza.

 

Era successo anche nel recente passato (nel 2005), anche allora il velivolo avrebbe dovuto atterrare al D'Annunzio di Montichiari. 6 aprile 2011