Orio al Serio, rotte e zonizzazione, interviene anche LegAmbiente

Da un lato la Commissione aeroportuale ha approvato curve isofoniche e zonizzazione, probabilmente è in corso di adozione anche il cosiddetto piano di rischio incidente aereo, ma i cittadini non sembrano convinti che quello che sta avvenendo rappresenti una soluzione per fronteggiare impatto acustico e rischio aereo.

La Valutazione d'impatto Ambientale e la VAS sono rispettate?

Servirà delocalizzare famiglie e abitazioni? Quanto continuerà ancora a crescere, in termini di voli e di impatto, uno scalo adiacente all'autostrada e a quartieri e Comuni in progressiva crescita abitativa?

Probabilmente, oltre alle posizioni espresse dai Comitati dei Cittadini e da alcune forze politiche, sono in corso iniziative legale per fronteggiare quello che accade.

In questo contesto, l'analisi di Lega Ambiente, presentata nel corso di una conferenza stampa, viene proposta da  Aerohabitat.

 

 

ORIO AL SERIO:

LEGAMBIENTE SCENDE IN CAMPO CON IL COMITATO AEROPORTUALE

SERVE UNA SVOLTA SOSTENIBIE

 

Orio deve fermarsi e riflettere. Le ragioni del Comitato Aeroportuale vanno ascoltate ed affrontate. Serve una svolta sostenibile. Proseguire lo sviluppo delle attività aeroportuali sulla base di Piani superati dai fatti (in 10 anni l’aeronautica è cambiata) e male applicati come il Piano di sviluppo aeroportuale e la Valutazione d’Impatto Ambientale del 2003 significa infilarsi in un vicolo cieco e creare più danni che vantaggi per l’area bergamasca, sia in termini economici che in termini ambientali e di vivibilità delle popolazioni circostanti. Va preso atto che c’è stata una crescita tumultuosa e caotica e che ora i nodi sono venuti al pettine.

 La Sacbo è il primo scalo italiano che,  a differenza di Sea, ha  creduto nello sviluppo Low cost  (ma questo sviluppo non era previsto nella pianificazione di riferimento).

 

La Sacbo, e gli Enti locali devono fare i conti con la determinazione delle quote di emissioni di gas serra per il trasporto aereo che sono allo studio in Europa. Poi va predisposta l’applicazione della nuova normativa europea sul rumore DeN (giorno e notte) che entrerà in vigore nel 2015 e che, sulla base delle nuove procedure di calcolo del rumore (questo verrà sommato tra diurno e notturno effettivamente prodotto e non quello percepito) vedrebbe già oggi Orio in posizione di superamento della soglia massima consentita.

Secondo quanto contenuto negli atti di pianificazione Piano Sviluppo Aeroporto e VIA 2003  venivano previsti 68 mila movimenti massimi l’anno perché si prevedeva  un consistente utilizzo di  piccoli aerei in funzione dello sviluppo di compagnie regionali come quelle che allora operavano ad Orio al Serio come la Ganfalf, l’Azzurra etc. poi fallite. Il dato dei 68 mila serviva per ospitare più aerei in funzione dell’uso di quelli più piccoli (30-90 posti) e quindi meno rumorosi, con meno emissioni inquinanti di  particolati e di gas serra in atmosfera e conseguentemente, erano previsti meno passeggeri trasportati.

 

Invece è arrivata in forze la Ryanair, con una tipologia di aerei standard da 190 posti più inquinanti quindi di quelli previsti.

Parallelamente anche le attività Cargo che già prima del 2003 andavano oltre il consentito dalle normative, sono anch’esse cresciute fino a100 mila tonn/anno nel 2009.

 

Lo scalo è passato da 1,2 milioni di passeggeri del 2002 ai 7,2 mil. del 2009.

Complessivamente ha sviluppato lo scorso anno 8,2 milioni di unità di traffico (un quintale di merci equivale ad un passeggero) mentre il vecchio piano di sviluppo aeroportuale prevedeva 6,1 milioni di unità di traffico massime. Pertanto si è già splafonato per 2,1 milioni di unità di traffico quest’anno si splafonerà di 2,7 milioni di unità di traffico. Ecco perché vanno riscritti sia il piano di sviluppo aeroportuale che la Via se si vuole assicurare un nuovo e  sostenibile  sviluppo aeroportuale di Orio al Serio. E’ in questo contesto che si possono delineare coerenti curve isofoniche e le risultanze di un mai fatto, ma necessario, studio epidemiologico. La via maestra da seguire poggia su due perni:

 

1) Riscrivere i documenti di Piano (Piano sviluppo aeroportuale e VIA) alla luce delle nuove normative europee (e solo dopo delineare le curve isofoniche);

 

2) Ridistribuire il traffico spostandone una quota (prevalentemente di merci) su Brescia, visto che lo scalo è a norma ambientale ma è una cattedrale nel deserto.

 

Dario Balotta responsabile trasporti Legambiente della Lombardia - Bergamo 26 Novembre 2010 -2 dicembre 2010 

Orio al Serio, la Commissione delibera la zonizzazione acustica, gli interrogativi

Stavolta è un comunicato ENAC a rivelarlo: approvata la zonizzazione acustica all'aeroporto di Bergamo. E' una buonissima notizia. Sono ancora assai pochi gli scali aerei italiani che hanno ottemperato al Decreto 31 ottobre 1997 e che, grazie all'operato della Commissione Aeroportuale, hanno deliberato la mappa acustica e quindi ratificato la zonizzazione acustica A,  B e C? Quanti siano quelli che, in tempo reale, hanno aggiornato  la mappa acustica e la zonizzazione agli effettivi movimenti aerei, o perlomeno hanno stimato il flusso dei voli con le stime crescenti di traffico e corrisposto la zonizzazione?

 

"L'ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, informa che la Commissione Aeroportuale di Bergamo nella riunione che si è svolta oggi, mercoledì 10 novembre 2010, ha approvato all’unanimità la proposta di zonizzazione acustica stabilita sulla base dello scenario ottimale di traffico delineato dalla stessa Commissione nella seduta del 26 ottobre 2010. La zonizzazione acustica definisce le zone di rispetto intorno all’aeroporto (suddivise in A, B, C), con le relative limitazioni d’uso del territorio ed i livelli acustici massimi consentiti all’attività aeroportuale. La formalizzazione dell’approvazione odierna avverrà nella prossima riunione della Commissione che si terrà nei prossimi giorni."

 

Ma è, non solo indispensabile conoscere il numero dei movimenti corrispondenti, ma decisivo.

A Bergamo Orio al Serio, ad esempio, nei primi nove mesi 2010 il numero dei movimenti è stato pari a 51.439 movimenti (con oltre 5.8 milioni di passeggeri); nel corso del 2009 invece sono risultati 65.314 (oltre 7.160 milioni/anno); nel 2008 pari 64.390 ((oltre 6.4 milioni passeggeri/anno) e nel 2007 61.364 (oltre 5.7 milioni di passeggeri/anno).

 

Ebbene la zonizzazione acustica riferita da ENAC a quanti movimenti aerei corrisponde?

Se una recente proiezioni di traffico stima a  Orio al Serio uno scenario di circa 13 milioni di passeggeri/anno a quanti movimenti aerei  corrisponde?

 

Quale significato assumerebbe una zonizzazione acustica riferita ad un numero di decolli ed atterraggi ridotto rispetto anche al traffico esistente nel 2010?

Altre invece sono le considerazione correlate alla congruità e correttezza metodologica del modello matematico INM per identificare la mappa acustica aeroportuale.

Su questo punto Aerohabitat, ovvero sulla efficacia della validazione acustica del modello utilizzato - elemento fondamentale per disegnare la zonizzazione acustica - è disponibile verificarla. Aerohabitat vuole verificare il numero di movimenti utilizzati e discutere il merito con responsabili di ARPA Lombardia e della SACBO.

 

La SACBO com'è noto, ha predisposto una politica di attenzione e di apertura alle problematiche dell'impatto ambientale di primo piano. E' leader in Italia.

Le iniziative collegate al Protocollo Intesa (siglato tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e SACBO con  stanziamento da parte della Società di 2.500.000 Euro per la realizzazione di interventi di mitigazione acustica nell'intorno aeroportuale definito dalla Commissione Aeroportuale).

 

Con la Sperimentazione nuova  rotta di decollo (ha elaborato una nuova rotta per gli aeromobili che decollano verso ovest, al fine di minimizzare l’impatto sulla popolazione residente nelle aree circostanti l’aeroporto).

Con la Gestione ambientale (con un incremento delle proprie attività aeronautiche, nell’ultimo quinquennio l’Aeroporto di Orio al Serio ha affrontato la tematica ambientale avviando vari processi mirati a contenere il più possibile la pressione delle diverse matrici sul territorio circostante).

 

E infine ha proposto anche on line sul sito aeroportuale una Politica ambientale (un documento di sintesi degli obiettivi fissati per minimizzare l’impatto ambientale delle attività aeroportuali, da perseguire attraverso una programmazione corretta e condivisa basata sull’impiego di strumenti e tecnologie avanzati).

Ecco perché la SACBO non è davvero trasparente, fino in fondo, e si confronta direttamente con la popolazione interessata e con i Comitati dei Cittadini? Perché non illustra pubblicamente i dati? 12 novembre 2010

Orio al Serio, stima 13 milioni di passeggeri, ma arriva l'avv. Taormina

Prospettiva poco lusinghiera per i cittadini dell'intorno dello scalo bergamasco.

Orio al Serio stima un aumento di traffico e di passeggeri, addirittura 13 milioni/anno - quest'anno si avvicinerà a 8 milioni/anno - per diventare il terzo scalo italiano. Surclassando Linate che ha difficoltà a raggiungere i 10 milioni/passeggeri anno.

 

Un nuovo terminal per le partenze dovrebbe assicurare l'accessibilità dei passeggeri che si imbarcano.

Un edificio partenze che, come la restante zona landside è posizionato parallelamente all'autostrada A4, si troverà con la vetrata esterna - si sostiene - a 50 metri dalle corsie dell’A4.

Una logistica che, attraverso un ponte dedicato sulla stessa A4, permetterà a visitatori ed ai passeggeri in partenza di raggiungere - a piedi - al mega centro commerciale che c’è dall’altra parte della A 4. Prima di imbarcarsi e presumibilmente anche dopo l'arrivo da un volo

 

Ma se gli esercenti aeroportuali pianificano un ulteriore adeguamento infrastrutturale e un potenziamento dei voli, numerosi cittadini del circondario aeroportuali, preoccupati per l'attuale impatto acustico ed atmosferico, per il rischio incidenti aerei di una pista tanto vicina alla grande viabilità ed ai caseggiati (con un piano di rischio che dovrà essere ricalcolato con un aumento dei movimenti ben oltre i 51.439 voli del periodo gennaio - settembre 2010), proseguono con le iniziative a sostegno delle legittime rivendicazione di maggiori tutele e garanzie di vivibilità, qualità dell'aria, sostenibilità e convivenza.

Il prossimo 5 novembre, riporta il sito del Comitato Orio, è stata organizzata una speciale assemblea pubblica. Ecco il testo che segnala l'incontro:

 

 

A CIAMPINO CE L’HANNO FATTA: voli ridotti da 160 a 60 al giorno

DA NOI INVECE: … gli aerei continuano a sfrecciare sulle nostre teste (e si parla di possibile raddoppio dei voli !!!!)

 

LE ISTITUZIONI TACCIONO DAVANTI ALLE NOSTRE RICHIESTE

 

Perciò siete tutti invitati a partecipare alla

 

ASSEMBLEA PUBBLICA

 

VENERDI’ 5 NOVEMBRE 2010 – ORE 21Presso l’Auditorium di S. Sisto, in Via della Vittoria(Chiesa vecchia) - COLOGNOLA – Bergamo

 

allo scopo di:• fare il punto della situazione• far conoscere a tutti i passi fino ad ora compiuti

 

PARTECIPERA’ ALL’INCONTRO ANCHE

l’ avv. CARLO TAORMINA

 

• che ha patrocinato una causa penale promossa dai cittadini contro l’aeroporto di CIAMPINO• che ha esaminato la situazione di Orio al Serio ed è disposto a fornirci preziosi suggerimenti in merito alle azioni legali.

Sarà anche analizzata la grave situazione ambientale dei quartieri sorvolati dalla nuova rotta di decollo, che ne decreta l’invivibilità. 01 novembre 2010 

Orio al Serio, una interrogazione in Regione Lombardia

Aeroporti e compatibilità, sostenibilità ambientale, tutela dei cittadini, piano di rischio e tante altre considerazioni spesso non trovano il naturale tavolo di confronto nelle varie commissioni ambientali e aeroportuali. In quasi tutti gli scali aerei del Paese.

Succede anche a Bergamo. Aerohabitat propone una recentissima interrogazione, in materia, presentata in Regione Lombardia.

 

 INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA

EX ART. 117 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Al Signor Presidente

 del Consiglio regionale

 

Oggetto: criticità e problematiche legate al traffico aereo e coinvolgenti gli abitanti residenti nelle zone di rispetto limitrofe all’aeroporto di Orio al Serio

  

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI

VISTO - Il D.M. 31 ottobre 1997 “Metodologia di misura del rumore aeroportuale”;

  

VISTO - Il D.P.C.M. del 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”;

 

VISTO - Il D.P.R. dell’11 dicembre 1997, n. 496 “Regolamento recante norme per la riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili”;

 

VISTO - Il D.P.R. del 9 novembre 1999, n. 476 “Regolamento recante modificazioni al D.P.R. 11 dicembre 1997, n. 496, concernente il divieto di voli notturni”;

 

VISTO - Il Decreto di Giunta Regionale n. VII/12564 del 28/03/2003;

 

VISTO - Il Decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 4 novembre 2003 n. 677;

 

PREMESSO CHE

 

L’ art. 6 del D.M. del 31/10/1997 definisce la caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale attraverso la zonizzazione in tre aree di rispetto (A, B e C) secondo la misura dell’indice di Livello di Valutazione del rumore Aeroportuale (LVA);

 

 PREMESSO INOLTRE CHE

 

Relativamente all’aeroporto di Orio al Serio, dai dati forniti dalla società che gestisce lo scalo bergamasco, SACBO SpA, risulterebbe che in diversi quartieri di Bergamo il rumore provocato dagli aerei superi i limiti consentiti;

 

ATTESO CHE

 

 Ai sensi dell’articolo 3 del D.P.C.M. del 14 novembre 1997, nelle tre zone di rispetto sopra menzionate i valori limite assoluti di immissione previsti per la zonizzazione acustica del Comune di Bergamo non si applicano e prevalgono i limiti massimi di rumore stabiliti per le medesime zone di rispetto aeroportuali, fermo restando che, ove le zone di rispetto aeroportuali non siano state aggiornate in tutti i loro aspetti, rimangono in vigore i valori limite, di gran lunga inferiori, della zonizzazione acustica comunale;

 

ATTESO INOLTRE CHE

 

 Il Decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 4 novembre 2003 n. <metricconverter productid="677 ha" w:st="on">677 ha</metricconverter> espresso giudizio positivo circa la compatibilità ambientale relativa al Piano di sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio a condizione che venissero ottemperate tra l’altro, a spese di SACBO SpA, le seguenti prescrizioni:

 

individuazione delle zone di rispetto aeroportuale A, B, C;

aggiornamento almeno biennale delle zone di rispetto A, B, C;

obbligo in caso di abitazioni comprese nella zona di rispetto C, di fornire gratuitamente altra abitazione, in diversa area, di pari valore o superiore che riscuota la piena soddisfazione del proprietario interessato;

assegnazione gratuita, per le abitazioni comprese nella zona di rispetto B, ove richiesto dal proprietario, di una nuova abitazione di pari valore o superiore in altra zona;

obbligo per le zone di rispetto A e B di posa in opera gratuita di infissi antirumore ad alte prestazioni fonoisolanti comunque tali da garantire il rispetto dei valori dell’indice dell’isolamento acustico standardizzato di facciata, nel rispetto architettonico delle facciate e con gradimento estetico dei proprietari

spese per il condizionamento estivo (spese di impianto più spese di gestione) per le abitazioni ricadenti in zone aeroportuali A e B la cui garanzia è stata posta a spese di SACBO SpA e/o previo accordo con Regione Lombardia;

 

PRESO ATTO CHE

 

Dal 2003 al 2009 l’aeroporto bergamasco ha quasi triplicato il numero di voli (fonte: sito internet SACBO SpA – percorso SACBO SpA, Cenni Storici);

 

PRESO ATTO INOLTRE CHE

 

Tale incremento sia avvenuto in palese violazione di legge e quindi, a fronte della mancata ottemperanza alle prescrizioni ministeriali, il traffico aereo di Orio al Serio dovrebbe rientrare nei limiti relativi all’anno 2003;

 

CONSIDERATO CHE

 

 Il Decreto Ministeriale del 4 novembre 2003 n. 677 relativamente alle prescrizioni sopra citate pone in capo a Regione Lombardia ruoli e responsabilità ben delineate poiché, per quanto riguarda l’inquinamento acustico in relazione agli interventi di mitigazione acustica e compensazione, gli aggiornamenti biennali della zonizzazione acustica aeroportuale (zone A, B, C) e l’individuazione dei numeri civici delle abitazioni ricadenti in tali zone, statuisce che dovranno essere sottoposti al controllo e alla verifica della Regione e per quanto la qualità dell’aria, statuisce che in accordo con Regione Lombardia dovrà essere garantito un adeguato monitoraggio della qualità dell’aria nell’intorno aeroportuale sia con campagne di misura con mezzo mobile sia integrando la rete di monitoraggio esistente con eventuali ulteriori centraline fisse;

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

 

 Ai sensi dell’art. 1 del DPR 476/1999 di modifica all’art. 5 del DPR 496/1997, qualora la zona di rispetto A non venga individuata, i movimenti aerei civili notturni sono interdetti;

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

 

Ai sensi dell’art. 5 comma 1 del D.M. del 31/10/97, la commissione istituita per definire le procedure antirumore, è composta, tra gli altri, da un rappresentante della Regione e dell’Agenzia Regionale per <personname productid="la Protezione" w:st="on">la Protezione</personname> dell’Ambiente (ARPA);

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

 

Ai sensi dell’art. 6 comma 1 del D.M. del 31/10/97, tale commissione definisce, nell’intorno aeroportuale, i confini delle zone di rispetto A, B e C;

 

 CONSIDERATO INOLTRE CHE

 

 ARPA, Agenzia Regionale per <personname productid="la Protezione" w:st="on">la Protezione</personname> dell’Ambiente, è qualificata come Ente dipendente da Regione Lombardia;

 

RITENUTO CHE

 

 Appare quindi chiaro la fondamentale importanza del mandato affidato a Regione Lombardia, chiamata ad esercitare sia un ruolo di controllo sia esecutivo;

 

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA, ROBERTO FORMIGONI, LA GIUNTA REGIONALE, L’ASSESSORE REGIONALE ALLE INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ, RAFFAELE CATTANEO, NONCHÉ L’ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE, ENERGIA E RETI, MARCELLO RAIMONDI, PER CONOSCERE:

 

a fronte della situazione sopra descritta:

 

quale sia ed in cosa sia consistita ad oggi l’attività di Regione Lombardia: se da un lato abbia provveduto a mettere in atto l’attività di verifica, accertamento e controllo di tutte quelle prescrizioni, ministeriali e/o comunque spettanti per legge, sottoposte al suo controllo, monitorando altresì che le stesse siano state ottemperate e dall’altro se abbia portato a compimento quelle in cui era chiamata ad una diretta esecuzione;

in relazione alle attività di cui al punto precedente, se abbia predisposto apposite relazioni, elaborazioni di dati o comunque documentazione che supportino e testimonino l’attività dalla stessa operata e di cui gli interroganti chiedono che venga loro fornita una copia;

in relazione all’obbligo per le zone di rispetto A e B della posa in opera gratuita di infissi antirumore ad alte prestazioni fonoisolanti da parte del proponente, la SABCO SpA, come si sia proceduto e come proceda l’iter di installazione;

in relazione alle spese per il condizionamento estivo (spese di impianto più spese di gestione) per le abitazioni ricadenti in zone aeroportuali A e B la cui garanzia è stata posta a spese di SACBO SpA e/o previo accordo con Regione Lombardia, come in tale ambito si sia proceduto e allo stato attuale quanto è stato fatto e quanto resti da fare;

 oltre alle prescrizioni sopra evidenziate, quali ulteriori azioni e provvedimenti abbiano intrapreso ed intendano intraprendere affinché i disagi e le problematiche patite dai residenti nelle zone limitrofe all’aeroporto di Orio al Serio, possano essere risolte definitivamente.

 

Milano, 24 settembre 2010

 

Gabriele Sola (IDV) - Giulio Cavalli (IDV) - Francesco Patitucci (IDV) - Stefano Zamponi (IDV) 12 ottobre 2010 

Orio al Serio, dopo il Tapiro una precisazione della SACBO

A seguito della news divulgata ieri 30 settembre titolata "Orio al Serio, dopo il Gabibbo arriva anche il Tapiro d'Oro", nel quadro di una informazione che riporta le dichiarazioni dei soggetti interessati alla vicenda descritta, Aerohabitat ritiene indispensabile proporre il comunicato stampa emanato dalla società esercente dello scalo bergamasco: la SACBO.

Il testo è del 27 settembre 2010 e sembrerebbe replicare anche alla nota che ENAC ha emanato nella stessa giornata.

 

DICHIARAZIONE SACBO IN ORDINE AI CONTROLLI DI SICUREZZA

ALL’AEROPORTO DI ORIO AL SERIO

In relazione alla presenza della troupe di “Striscia la Notizia” all’Aeroporto di Orio al Serio nella giornata di lunedì 27 settembre 2010 e alla documentazione di intrusioni attraverso le porte di uscita in zona arrivi, Sacbo dichiara di aver adottato tutti i dispositivi previsti dalle normative nazionali e locali per assicurare lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeroportuali per passeggeri e bagagli in partenza, nonché per il personale aeroportuale.

 

Con riferimento alle responsabilità addebitate al gestore aeroportuale, Sacbo precisa, inoltre, che l’area arrivi non è  interessata a misure di controllo rientranti nelle proprie competenze. Per quanto concerne l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, Sacbo ha sempre ottemperato alle disposizioni di Enac dal momento in cui esse venivano  formalizzate.

Per ogni modifica procedurale e/o infrastrutturale, il gestore si è sempre attenuto alle disposizioni decise e condivise in sede di Comitato Sicurezza Aeroportuale, di cui Enac ha il coordinamento.1 ottobre 2010

Orio al Serio, dopo il Gabibbo arriva anche il Taprio d'Oro

E' ancora fresco il ricordo del Gabibbo che arriva ad Orio al Serio per sostenere le rivendicazioni del Comitato Orio e dei cittadini di Campagnola, Colognola, San Tomaso de' Calvi, Azzano San Paolo e Stezzano (vedi news Aerohabitat del 18 maggio 2010), che la stessa trasmissione di Canale 5 "Striscia la notizia" con l'inviato Stafelli che propone alla direttrice dell'aeroporto il tapiro d'Oro.

 

Se il Gabibbo aveva posto l'attenzione sulla questione "aeroporto e coesistenza e convivenza" , ovvero la risoluzione dell'inquinamento  acustico (trasparenza e congruenza dei livelli acustici del modello matematico INM e dati trasmessi dalle centraline di monitoraggio), voli notturni, emissioni gassose (da quelle del modello matematico EDMS - LTO e ground - sommate a quello del traffico dell'autostrada e viabilità limitrofa) e l'adozione del Piano di Rischio aeronautico con l'identificazione dei caseggiati e degli immobili in zona pericolosa - in atterraggio ed i decollo - dove saranno, molto probabilmente, vietate e dismesse residenze e abitazioni, il Tapiro pone la questione della security di scalo.

 

In una recente serata "Striscia la Notizia" ha consegnato il "Tapiro d'oro" in relazione al livello di sicurezza dell'aeroporto di Orio al Seri: una troupe della trasmissione avrebbe aggirato le procedure e tecniche di sorveglianza e penetrato indisturbata l'area del duty free e degli imbarchi dei passeggeri.

 

ENAC, ai microfoni di Valerio Staffelli ha dichiarato che saranno verificate ed accertate le responsabilità del caso.

Enac che svolge compiti di vigilanza e controllo avrebbe già nell'agosto scorso attivato azioni correttive nei confronti del gestore aeroportuale, in relazione dell'articolo 705 del Codice della Navigazione. Sarebbe, infatti, la SACBO a dovere garantire l'effettuazione dei controlli di sicurezza su passeggeri, bagagli e merci e l'adeguamento delle infrastrutture aeroportuali alle misure di sicurezza. 30 settembre 2010

Orio e Ryanair, oltre i primi 25 milioni di passeggeri

In attesa di superare in volumi di traffico domestico nazionale anche Alitalia - CAI - come sostiene il CEO O'Leary - la Ryanair ha festeggiato ieri il 25milionesimo passeggero Ryanair da/per il solo scalo di Orio al Serio.

 

Il passeggero del primato della low cost è risultato Marco Bettoni, un fotografo bergamasco che risiede a Londra: ha ricevuto in omaggio un biglietto di andata e ritorno per due persone per Bergamo ed un soggiorno in albergo offerto dall'assessorato al Turismo di Bergamo.

 

E' stato lo stesso Michael O'Leary presidente di Ryanair, con il presidente della SACBO Mario Ratti ad omaggiare il fortunato passeggero.

La Ryanair ha iniziato i suoi voli con un Londra-Stansted con destinazione Venezia-Treviso ancora nel Maggio 1998. In seguito la low cost dopo aver aperto 10 basi in Italia dispone un network di oltre 330 rotte da 23 aeroporti italiani.

 

Il marketing del successo Ryanair rivela anche come nel trasporterà più di 22 milioni di passeggeri da e per l'Italia, e solo nel corso del 2010 ha attivato 116 nuove rotte da e per l'Itali. Di queste ben 15 dall'aeroporto di Milano Orio al Serio e, questo occorre ribadirlo, con una flotta aerea che è diventata tra le meno rumorose ed inquinati in Italia.

A Bergamo, la low cost irlandese è operativa febbraio 2003 e, trascurando in questa nota le questioni relative al contratto di lavoro del personale, alla tipologia di operatività di linea, alla straordinaria capacità promozionale che ha sviluppato, alle polemiche-confronto sugli accordi con gestori aeroportuali ed i supporti/sostegni ai voli, rappresenta una capacità concorrenziale e potenziamento dei voli davvero incomparabile.

 

Per il 2010 Ryanair - sostiene il CEO - raggiungerà la cifra di 73,5 milioni di passeggeri complessivi su tutte le rotte servite, un ulteriore aumento rispetto ai 66 milioni del 2009. Realizza una tariffa media di 35 euro nel 2010 e, secondo lo stesso CEO, è il vettore con i costi operativi più bassi. 17 settembre 2010

Orio al Serio, una lettera del Comitato

Orio al Serio stima una vertiginosa crescita di traffico. Le tendenze sembrerebbero addirittura collocarlo al terzo posto in Italia. Dopo Fiumicino e Malpensa. Prima di Linate.

Le problematiche relative alla compatibilità e coesistenza con la comunità ed il territorio circostante non sono ancora risolte. Questioni ambientali e del Piano di Rischio aeronautico dovrebbero, probabilmente, essere integrate nella VIA. Una procedura di VIA che dovrebbe necessariamente aggiornare la VIA esistente e, probabilmente, essere allargata alla VAS che integra anche la viabilità ordinaria ed autostradale limitrofa.  

 

LETTERA PUBBLICATA DA L’ECO DI BERGAMO E BERGAMO NEWS  -

 

Spett. Redazione

dopo aver appreso che l’aeroporto di Orio ha raggiunto l’ambito traguardo di terzo scalo nazionale, ci permettiamo qualche considerazione per capire perché chi abita negli intorni aeroportuali non ha gioito alla notizia. 

La compatibilità ambientale dell’aeroporto è un problema reale, anche se di non facile soluzione. Lo avevano ammesso anche il Prefetto ed il Sindaco di Bergamo, nei nostri primi incontri, quando era stata auspicata  la necessità di ricercare strade diverse per ulteriori sviluppi del traffico aereo.

 

Questa posizione, che avevamo apprezzato pur non condividendola pienamente perché l’attuale dimensione di Orio già compromette la vivibilità dei quartieri a sud della città, è stata purtroppo abbandonata nelle varie sedi istituzionali (Consiglio Comunale, Commissione Aeroportuale, riunione in Prefettura, ecc.) e, nelle dichiarazioni alla stampa, si manifesta apertamente il sostegno delle Istituzioni allo sviluppo dell’aeroporto, negando l’esistenza di problemi di sicurezza e sottovalutando i rischi che l’inquinamento aeroportuale presenta per la salute dei cittadini. 

 

Nel confermare che è comunque nostra intenzione far valere in tutte le sedi possibili il  diritto al riconoscimento delle inadempienze normative in atto, la ragione per la quale continuiamo a ricercare un dialogo, va ricondotta ad alcuni elementi significativi, emersi nelle ultime settimane, che sembrano rimettere in discussione la granitica convinzione che lo sviluppo di Orio sia indispensabile per il futuro di Bergamo, al punto da sacrificare interi quartieri per favorirlo.

Dal mondo imprenditoriale e scientifico, abbiamo finalmente sentito voci fuori dal coro che indicano quali sono i veri valori di una società civile e sollevano dubbi sull’opportunità di sviluppare ulteriormente l’attività aeroportuale che, per i problemi ambientali ed i costi sociali che genera, non è forse la strada migliore per garantire il rilancio e lo sviluppo della città e della provincia.

 

Il richiamo all’importanza della salute, che va posta in primo piano rispetto a qualsiasi interesse economico, fatto dal dott. Remuzzi, il 20 giugno 2010, all’incontro pubblico sul futuro di Bergamo (organizzato da Bergamo news), ci trova pienamente concordi. L’Organizzazione Mondiale della sanità e numerosa letteratura scientifica denunciano da anni che gli attuali livelli di inquinamento acustico ed atmosferico determinano gravi ripercussioni sulla salute, specialmente su quella dei bambini. Perché  non tener conto di tale verità? Le statistiche ci dicono che Bergamo è già al secondo posto  in Italia nella classifica delle patologie tumorali. Perché accusare chi vive sotto le rotte di decollo di non voler sopportare i disagi, invece di accogliere le loro richieste di maggiore tutela sanitaria (installazione di centraline fisse di rilevazione dell’inquinamento atmosferico, indagine epidemiologica, ecc.)?  Perché sottovalutare il fatto che la nostra città è tra quelle più inquinate sia in Italia che in Europa? Dei giorni scorsi la notizia che siamo al sesto posto nella classifica nazionale e comunque tra le prime trenta città europee più inquinate da PM10.

Altre autorevoli voci della società bergamasca hanno sottolineato che lo sviluppo di Orio non può prescindere dalla tutela ambientale né sacrificare la qualità della vita perché, “se si spezza la catena del territorio, rischia di andare in crisi l’intero sistema” (cfr. dott. Venturini – Convegno Cestit – dicembre 2009).

 

Se si vogliono valorizzare le potenzialità turistiche di Bergamo, il modello non è necessariamente quello quantitativo dei voli low cost, che rischia di trasportare gente che farà solo il giro del più vicino centro commerciale e che ripartirà senza aver visitato la città (cfr. ing. Bonetti - Incontro di Bergamo news, già citato).  Occorre invece incentivare un turismo di livello qualitativo più alto, anche se richiede infrastrutture e servizi di livello ben diverso da quello attuale, come dimostra l’invidiabile attività turistica di provincie vicine alla nostra (spesso prive di un aeroporto).

 

Anche noi riteniamo che la struttura aeroportuale bergamasca possa avere un’importante  valenza economica ma solo entro limiti che non la pongono in aperto conflitto con il territorio circostante: auspichiamo pertanto che Orio possa assumere le dimensioni e l’operatività proprie dei city airport europei, che possa operare in piena trasparenza, con un monitoraggio  accurato e continuo del rapporto costi/benefici, che tenga conto di tutti gli oneri (compresi quelli sommersi e relativi alla salute ed all’ambiente) e non solo dei profitti di Sacbo o di qualche centro commerciale.

 

Continuiamo a confidare nella mediazione politica per risolvere il problema della compatibilità ambientale di Orio e confermiamo la nostra disponibilità al dialogo con chiunque vorrà ascoltarci, ribadendo per l’ennesima volta che non siamo contrari all’aeroporto, come qualcuno vuol far credere, ma chiediamo che la sua dimensione garantisca la vivibilità del territorio circostante.

 

Orio è una realtà importante per Bergamo, facciamo in modo che non crei divisioni insanabili tra gli “esposti all’inquinamento” ed i privilegiati: è dovere etico di ogni comunità garantire a TUTTI i diritti alla salute ed alla sicurezza, superando logiche campanilistiche,  clientelari o speculative. E’ dovere istituzionale delle Amministrazioni pubbliche adoperarsi per creare condizioni di vita dignitose per tutti, rinunciando ad anteporre gli interessi economici di pochi alla qualità della vita della popolazione. 

 

 Grazie per l’ospitalità Comitato aeroporto di Bergamo Bergamo, 27 giugno 2010

 7 agosto 2010

Orio, Airbus 320 abortisce il decollo, la valutazione del rischio

Nella news dello scorso 11 giugno relativa allo scalo di Orio Aerohabitat aveva sottolineato la questione  relativo al "Piano di Rischio per incidente aeronautico (art. 707 e 715 del Codice di Navigazione Aerea), pur non essendo stato ancora adottato dai comuni limitrofi, ha in corso di predisposizione almeno un piano tutela e salvaguardia di rapido intervento specifico? Per il personale di scalo ma anche per i cittadini dell'intorno aeroportuale?".

 

Domenica 27 giugno - riportano alcuni media locali - il volo Meridiana 5906 con destinazione  Cagliari Elmas ha repentinamente interrotto la corsa di decollo ed è tornato al parcheggio.

La pista di Orio è lunga circa 3000 metri e l'aeromobile con 150 passeggeri era quindi abbastanza carico: a quanti metri dal fine pista l'airbus ha concluso la sua corsa?

A quale velocità, si suppone prima della fatidica V1, ha invertito la sua accelerazione per il decollo? Operava sulla pista 10, verso est o sulla principale 28 verso la più intensa area abitata?

 

Le notizie sono scarse.

L'ANSV non ha segnalato l'apertura di una inchiesta specifica e non è dato sapere se l'interruzione del decollo sia classificabile come incidente o come inconveniente grave.

Le cause, tuttavia, dovrebbero essere riconducibili a qualche anomalia, avaria e/o malfunzionamento ad uno dei due propulsori.

Equipaggio e passeggeri non hanno riportato alcun inconveniente, salvo il ritardo del volo e la riprotezione dei viaggiatori su altri aeromobili.

 

Ecco, quello che è avvenuto ed in attesa di poter valutare l'evento con maggiori dettagli, obbliga Aerohabitat ad una qualche considerazione.

In discussione è la compatibilità e la sostenibilità dell'infrastruttura aeroportuale e la continua e progressiva crescita dei voli.

Tornando allo scenario di rischio incidente aereo in decollo, il Piano di Rischio incidente aeronautico sulla pista 28, si ritiene in corso di adozione, ha anche previsto, un percorso al suolo sottostante alla procedura di decollo con virata a bassa quota a sinistra?

In sostanza qualora un velivolo in decollo fosse interessato da una anomalia motore dopo la velocità limite di interruzione V1, ovvero solo qualche secondo dopo quello che dovrebbe essere capitato all'Airbus 320 in questione, avrebbe le adeguate separazioni e tutele "statistiche" dal rischio previste dall'art. 707 e 715 del Codice della Navigazione? 
29 giugno 2010

Orio al Serio, merci radioattive e un Piano di Rischio decollo in virata

Il quotidiano la Repubblica lo scorso 6 giugno ha proposto una fondamentale inchiesta sui pacchi e merci radioattive transitate sullo scalo orobico. Tra i 65.314 voli transitati nel corso del 2009 sarebbero stati imbarcati almeno 35 mila colli identificati nella categoria "dangerous", mentre nei restanti scali della Penisola ne si movimentano solo cinquemila.

Quanti invece quelli trasportati invece sui 20.188 voli operati fino ad aprile 2010?

 

Possibile che siano davvero questi?

L'inchiesta di Davide Carlucci e Sandro de Riccardis si è concentrata non solo sul materiale radioattivo ma anche sulla rivolta dei facchini stranieri "appaltati" dopo il rifiuto dei italiani a svolgere questa mansione. Se gli italiani disponevano, infatti, dei "dosimetri" di controllo non altrettanto sembrerebbe riguardare i facchini stranieri.

L'articolo di la Repubblica trae spunto dal documento dell'Ispra (L'Istituto  superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha  rilevato il passaggio di circa dieci container/pallet al giorno (per un peso variabile tra 300 chili - 4o tonnellate) con transiti da Lipsia, Bucarest, Bruxelles, Castle Donigton e destinazione ospedali del Nord Italia.

 

Ora, mentre anche gli addetti allo scarico/carico richiedono puntuali e periodiche visite mediche e l’utilizzo di dosimetri per riscontrare "ipotetiche" anomalie ed eventuali contaminazioni, diventa fondamentale conoscere quali siano gli aeromobili utilizzati per questa tipologia di trasporto di merci catalogati dall'ICAO come "dangerous" - hazard material.

Probabilmente se sono impiegati container, questi sono imbarcati su aeromobili full cargo o nel bagagliaio di voli passeggeri. Perciò diventa indispensabile non solo identificare i singoli voli, la loro frequenza giornaliera o altro, ma anche sapere le SID (standard instrument departure) preferenziali  sulle quali volano. Come la pista di atterraggio e di decollo.

Volano di notte o di giorno? La loro operatività viene associata a misure di controllo selettive e mirate? In questo ipotizzato contesto operativo "trasparente" il tanto atteso Piano di Rischio per incidente aeronautico (art. 707 e 715 del Codice di Navigazione Aerea), pur non essendo stato ancora adottato dai comuni limitrofi, ha in corso di predisposizione almeno un piano tutela e salvaguardia di rapido intervento specifico? Per il personale di scalo ma anche per i cittadini dell'intorno aeroportuale?

 

La pista 10/28 di Orio al Serio, purtroppo, verso ovest è orientata sul sorvolo di una zona densamente abitata e con la virata a bassa quota verso sud/ovest, una standard departure che sembrerebbe ancora in fase di "sperimentazione" con supposti obiettivi di mitigazione acustica, qualora risultasse rispondente agli standard ICAO Noise abatement, lo è anche per il Piano di Rischio incidente aereo ENAC per decollo in virata? 11 giugno 2010 

Comitato Orio e il Gabibbo in manifestazione al check in

Prosegue la mobilitazione del Comitato dei cittadini di Orio al Serio.

 

Dopo l'iniziativa dello scorso 6 marzo in città, dopo l'avvio dell'operazione "diffide" il Comitato ha svolto in aeroporto, venerdì scorso, una festosa e ben rappresentata manifestazione all'ingresso del check in dell'aerostazione di Orio al Serio.

Non erano soli, erano in compagnia altamente "mediatica".

 

Tra di loro c'era anche il Gabibbo di Striscia la Notizia. I cittadini di Campagnola, Colognola, San Tomaso de' Calvi, Azzano San Paolo e Stezzano, con una varietà di cartelli, contano ora su una estesa amplificazione sia dell'evento quanto della questione "aeroporto e coesistenza e convivenza" , per cui da troppo tempo si stanno mobilitando.

Alcuni cittadini sono stati intervistati e sono stati illustrati i temi ed i traguardi delle loro iniziative. In attesa che la trasmissione di Canale 5 divulghi le ragioni dei cittadini Aerohabitat ricorda come le questioni siano, anche per Orio al Serio, quelle consuete.

 

Sono quelle legate principalmente all'inquinamento  acustico (trasparenza e congruenza dei livelli acustici del modello matematico INM e dati trasmessi dalle centraline di monitoraggio), voli notturni, emissioni gassose (da quelle del modello matematico EDMS - LTO e ground - sommate a quello del traffico dell'autostrada e viabilità limitrofa) e l'adozione del Piano di Rischio aeronautico con l'identificazione dei caseggiati e degli immobili in zona pericolosa - in atterraggio ed i decollo - dove saranno, molto probabilmente, vietate e dismesse residenze e abitazioni.

 

In sintesi le tematiche che rimandano alla qualità della vita dei cittadini, alla tutela e salvaguardia per il territorio e per l'ambiente, oltre alla protezione dal rischio aeronautico. 18 maggio 2010

Bergamo Orio al Serio, diffide, assemblea e manifestazioni

Il Comitato Aeroporto di Orio al Serio è ancora una volta in trincea.

L'attività dei cittadini residenti nel Comune di Bergamo, nella giornata del 10 maggio, ha proposto nuove iniziative a tutela delle loro, legittime, esigenze di salvaguardia e qualità della vita.

Aerohabitat, in attesa di documentare gli esiti di queste iniziative, sopratutto di quella collegata alla duplice "diffida", rivolte al sindaco di Bergamo ed al Prefetto, propone quanto diffuso on-line sul sito www.comitatoaeroportorio.it .

 

CONSTATATO CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONENON HA DATO RISPOSTE ADEGUATE ALLE NOSTRE RICHIESTE

 

IL COMITATO RAFFORZA IL SUO IMPEGNO INTRAPRENDENDO AZIONI LEGALI:

 

• DIFFIDA AL SINDACO per mancata tutela della salute pubblic

• DIFFIDA AL PREFETTO per mancata tutela della sicurezza dei cittadini• Eventuale CAUSA CIVILE tramite RICORSO CAUTELARE D’URGENZA contro SACBO (Società di gestione dell’aeroporto).

 

E’ auspicabile che le diffide già inviate dai promotori siano seguite da quelle di chi non si sente più tutelato nei suoi diritti alla salute ed alla sicurezza.Le diffide non comportano per chi le fa alcuna spesa, né alcuna conseguenza sul piano giuridico e penale, come confermato dai due avvocati.

I loro modelli:- si possono scaricare dal sito www.comitatoaeroportoorio.it, sezione “MODELLI”- saranno disponibili presso il gazebo predisposto allo scopo il 15 e 16 maggio 2010, dalle 10 alle 13, in piazza Emanuele Filiberto – Colognola - BG

 

 

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE DIFFIDE:stamparle in duplice copia inserire la data completarle con i dati anagrafici firmarleconsegnarle all’assemblea o alla manifestazione o ad un componente del comitato aeroporto.

 Per la causa giudiziaria servono mezzi finanziari, essa sarà oggetto di discussione nella

 

ASSEMBLEA PUBBLICAVENERDI’ 14 MAGGIO 2010 - ORE 20,45presso l’Auditorium S.Sisto in Via della Vittoria, Colognola - BGAccanto alle iniziative legali è indispensabileCONTINUARE LA PROTESTA, con la partecipazione alla

MANIFESTAZIONE IN AEROPORTOSABATO 15 MAGGIO 2010, ORE 16(ritrovo: 15,45 presso l’area esterna alle “Partenze”, a piedi, con cartelli e mezzi per rendere “rumorosa” la protesta). 11 maggio 2010 

Orio al Serio, il Comitato in una nuova manifestazione di protesta

Il Paese Italia è lungo e largo. Se ad Agrigento le manifestazioni di protesta sono finalizzate alla richiesta di costruzione di un nuovo aeroporto in altri scali i cittadini, i comitati di protesta, gli ambientalisti e gli amministratori locali si mobilitano per rendere compatibile, vivibile la coesistenza tra l'infrastruttura aeroportuale, la comunità dei cittadini ed il territorio.

Succede a Ciampino, a Linate, a Malpensa, a Treviso, a Verona Catullo, a Fiumicino, a Peretola, a Siena Ampugnano, a Pisa, a Torino e, probabilmente quasi dappertutto oltre che a Bergamo Orio al Serio.

Aerohabitat, come esempio delle iniziative dei cittadini che ricercano la convivenza con le piste di volo, propone all'attenzione il comunicato per Orio al Serio, per una manifestazione organizzata da www.comitatoaeroportoorio.it  per il prossimo 6 marzo.

  

Manifestazione di protesta sabato 6 marzo alle ore 16 davanti al comune di Bergamo

Dopo l'assemblea del 27 novembre 2009 abbiamo sottoposto i nostri problemi alle amministrazioni locali ed alla stampa: attenzione e disponibilità a parole, fatti ancora nulla.

 

Per far sentire la nostra voce dobbiamo gridare più forte ed alzarci in piedi!!!

 

Assemblea venerdì 26 febbraio 2010 alle ore 20.45 presso Auditorium S. Sito di Colognola, in via della Vittoria con lo scopo di organizzare una manifestazione di protesta per sabato 6 marzo 2010 alle ore 16.00 - ritrovo ore 15.30 in piazza Matteotti di Bergamo.

 

Sarà utile la presenza di cartelli, striscioni e strumenti atti a riprodurre il frastuono che ogni giorno noi sopportiamo!

Non avendo la manifestazione alcuna connotazione politica non saranno ammessi simboli di qualsiasi partito.

Partecipiamo tutti!!!

 

Per esigere il rispetto dei nostri diritti alla salute, alla sicurezza, alla vivibilità del territorio. Inviaci un messaggio email per confermare la tua presenza. 4 marzo 2010 

Orio al Serio, il vademecum del Comitato

I cittadini del Comitato Aeroporto di Bergamo Orio al Serio, lo scorso 4 febbraio 2010, sostenendo "siamo stanchi e non viviamo più. O le cose cambiano, e vengono applicate le leggi già esistenti, altrimenti procederemo con manifestazioni di protesta oltre a iniziative legali" hanno messo reso disponibile sul loro sito www.comitatoaeroportoorio.it .

 

La nota, che proponiamo riassume le iniziative adottate e le progettualità in cantiere, rappresenta in cinque punti una sorta di attività che potrebbe costituire un promemoria, un vademecum per i cittadini residenti nell'intorno di altri aeroporti.

 

 Punto 1: CHI SIAMO, PERCHE’ PROTESTIAMO

 

 

Siamo cittadini di alcune zone di Bergamo e Comuni limitrofi che si riconoscono nel Comitato aeroporto di Bergamo, associazione apolitica che da anni si batte contro lo sviluppo incontrollato dello scalo di Orio al Serio. Siamo esasperati e stanchi di vedere sistematicamente, da 20 anni a questa parte, conculcati i più elementari diritti alla salute, alla sicurezza e alla vivibilità del territorio in cui abitiamo.

 

Abbiamo profondo rispetto della legalità: osserviamo le leggi, siamo convinti che esse debbano essere rispettate da tutti e che coloro che ci amministrano debbano quindi garantirne l’osservanza. Riconosciamo l’importanza che l’aeroporto di Orio al Serio ha per l’economia locale, ma la sua dimensione deve essere compatibile con il territorio. E’ incontestabile che lo sviluppo dello scalo, fuori da ogni regola, permesso e sostenuto da tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi anni:

 

• viola palesemente prescrizioni regionali e prefettizie ed anche normative comunitarie;• ha incrementato illegalmente il traffico dei voli diurni ( da 45.548 voli nel 2003 a 64.390 nel 2008) non essendo state ottemperate le prescrizioni previste dal Decreto Ministeriale del 4-11-2003 n. 677 il quale subordina lo sviluppo dell’aeroporto, in particolare, alle seguenti condizioni:

 

• individuazione delle zone di rispetto aeroportuali A,B,C

 

• aggiornamento almeno biennale delle predette zone di rispetto aeroportuali

 

• in caso di abitazioni comprese nella zona di rispetto C, obbligo di fornire, gratuitamente, altra abitazione, in diversa area, di pari valore o superiore, che riscuota la piena soddisfazione dei proprietari interessati.

 

• per la abitazioni comprese nella zona di rispetto B, facoltà del proprietario dell’immobile di chiedere l’assegnazione gratuita di una nuova abitazione di pari valore o superiore in altra zona.

 

• per le zone di rispetto A e B obbligo, in ogni caso, di porre gratuitamente in opera infissi antirumore ed impianti per il condizionamento estivo in tutti gli edifici.

 

• agisce illegalmente per quanto riguarda i voli notturni, in quanto il DPR 576/1999 subordina l’attività notturna alla individuazione delle zone di rispetto aeroportuali.

 

• non opera in piena trasparenza sui dati relativi al rumore e all’inquinamento

 

• non adempie alle prescrizioni relative alla sicurezza in quanto non esiste il Piano di rischio esterno all’aeroporto né sono state effettuate Prove di simulazione della Protezione Civile che, come da prescrizione prefettizia avrebbero dovuto svolgersi nell’autunno del 2007.

 

Nonostante le dichiarazioni ufficiali dei politici locali, temiamo un ulteriore incremento del traffico perché sono stati stanziati da SACBO 60 milioni di euro per lo sviluppo della struttura aeroportuale, sono state rilasciate interviste da parte del management Sacbo nelle quali è inequivocabile l’intenzione di incrementare ulteriormente il traffico; Ryanair ha ufficialmente annunciato l’istituzione di nuove rotte; sembra che l’intera classe politica locale non voglia lasciarsi sfuggire le occasioni dell’Expo 2015 e della realizzazione del Polo del lusso, centro polifunzionale che dovrebbe portare a Bergamo consumatori da tutta Europa.

 

 

Punto 2: COSA E’ STATO FATTO FINORA

 

 

Abbiamo sottoposto il nostro problema all’attenzione delle Amministrazioni locali e della stampa.

 

Abbiamo avuto tre incontri: uno con il Prefetto e due con il Sindaco di Bergamo.Il Prefetto nella riunione del 15 dicembre 2009 ha convenuto che l’Aeroporto ha ormai raggiunto la piena saturazione e non ha più ulteriori possibilità di crescita; inoltre ha auspicato che il management SACBO cerchi nuove sinergie con altri scali con minori problematiche ambientali. Ha promesso infine di affrontare questa tematica con le Amministrazioni pubbliche e gli organismi interessati.

 

Il Sindaco di Bergamo, dopo una prima riunione interlocutoria nella quale si è impegnato ad acquisire elementi e dati, nell’incontro del 27 gennaio 2009 ha dichiarato che le problematiche ambientali e di sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio non possono essere ignorate. Pertanto si è impegnato a chiedere il blocco di ogni ulteriore allocazione di slot, fino a quando non saranno applicate le prescrizioni ministeriali previste dal VIA in ordine alla definizione delle zone di rispetto aeroportuali.

 

Il Sindaco ha inoltre dichiarato la propria volontà di discutere i vari aspetti del problema aeroporto in una riunione aperta alla partecipazione di tutti i soggetti istituzionali ed economici interessati, coordinata dal Prefetto di Bergamo.

 

Siamo in attesa di essere ricevuti dal Presidente della Provincia e dal Vescovo di Bergamo, sulla base dell’impegno verbale assunto dagli stessi in occasione degli Stati generali della Provincia del 29 novembre 2009.

 

La stampa locale ha riservato poco spazio alla nostra protesta, preferendo enfatizzare sviluppo ed importanza economica dell’aeroporto di Orio al Serio.

 

La stampa nazionale, non ha mai pubblicato le nostre lettere in cui si chiedeva di dare visibilità al grave problema di una parte consistente della città.

 

In questi mesi ci siamo resi conto di quanto sia difficile avere accesso agli organi di informazione e sostenere una battaglia in difesa di salute, sicurezza e legalità da parte di comuni cittadini.

 

 

Punto 3: I NOSTRI OBIETTIVI IRRINUNCIABILI

 

 

Per troppo tempo ci siamo accontentati di promesse puntualmente disattese; ora non ci bastano più le dichiarazioni di intenti, perché la vita nei nostri quartieri è diventata invivibile.Chiediamo all’intera classe politica certezze sul nostro futuro, scadenze precise per l’applicazione di leggi che già esistono e sono state finora disattese.

 

Alla luce di tutto questo, consideriamo irrinunciabili i seguenti punti:

 

° cessazione immediata dei voli notturni ad eccezione di quelli di Stato, di emergenza e sanitari° riduzione immediata dei voli diurni, stante l’inosservanza delle prescrizioni del Decreto Ministeriale del 4-11-2003 n. 677 nei limiti del traffico aereo del 2003 pari a 45.548 voli (decolli ed atterraggi).

 

• ridimensionamento del Piano di sviluppo aeroportuale, per renderlo compatibile con la vivibilità del territorio, in particolare delle aree residenziali;

 

• definizione delle curve isofoniche, indispensabili per i piani urbanistici;

 

• definizione degli intorni aeroportuali, realistica ed aggiornata;

 

• diversificazione delle rotte con l’utilizzo effettivo della testata preferenziale per i decolli in direzione Est;

 

• piano di rischio aeroportuale e scelte più attente alla sicurezza delle aree sorvolate;• efficace rete di monitoraggio per il rumore e la qualità dell’aria e divulgazione dei dati analitici rilevati;• studio epidemiologico sulla salute dei cittadini.

 

 

Punto 4: INIZIATIVE LEGALI

 

 

A livello legale, abbiamo deciso di procedere con:

 

- Diffida al Sindaco di Bergamo, quale responsabile della salute dei cittadini- Esposto alla Procura, perché accerti eventuali responsabilità perseguibili a termini di legge- Eventuali denunce ed esposti nei confronti di tutte le autorità ed organismi preposti all’attuazione delle prescrizioni di legge

 

- Ogni ulteriore azione giudiziale tesa a far rispettare le norme di legge violate dell’aeroporto di Orio al Serio ed a chiedere il risarcimento dei danni subiti dai cittadini

 

 

Punto 5: INIZIATIVE DI PROTESTA

 

 

A seguito dell’Assemblea svoltasi il 27 novembre 2009, in febbraio si convocherà una seconda RIUNIONE dei vari Comitati sorti sul territorio, per definire una strategia comune e le modalità di una MANIFESTAZIONE DI PROTESTA che avrà luogo ai primi di marzo. 10 febbraio 2010 

Orio al Serio, 2009 da record, ma il Comitato protesta

Era atteso, anche nel 2009, il numero di passeggeri è aumentato con, anche se in parte, gli movimenti aerei. L’Aeroporto di Orio al Serio ha raggiunto 7.160.008 passeggeri, con un + 10,4% rispetto al 2008. I movimenti aerei con 65.314, hanno registrato un incremento dell’1,4%  sull’anno precedente. Sono dati che vengono enfatizzati e sottolineati dall'esercente aeroportuale, confermerebbe un successo operativo ed imprenditoriale.

Sono invece osservati con preoccupazione dal Comitato Aeroporto di Bergamo.

Dopo la petizione dei residenti Colognola - manifestano la loro più assoluta contrarietà alla nuova rotta di decollo degli aerei del vicino aeroporto di Orio al Serio, rotta che riporta il nostro quartiere indietro di vent’anni, quando iniziò la corale protesta con cui i residenti si opposero fermamente alla scelta di far virare sul proprio quartiere gli aerei in decollo verso la città - siamo tuttavia sempre quasi allo stadio zero.

Certo la SACBO ha manifestato e pianificato interventi e misure a tutela del territorio probabilmente all'avanguardia in Italia, ma le proteste, le rivendicazioni e, financo, le osservazioni minori del Comitato Bergamo sono legittime.

Dal sito www.comitatoaeroportoorio.it  si legge la sottostante nota, trasmessa nello scorso novembre 2009, al Presidente della Commissione Trasparenza della Provincia di Bergamo:

 

SACBO, LA SOCIETA’ CHE GESTISCE L’AEROPORTO DI ORIO AL SERIO, CONTROLLA LE CENTRALINE CHE RILEVANO IL RUMORE DEGLI AEREI E PUBBLICA I RUSULTATI NEL PROPRIO SITO. DA ANNI SACBO NEGA AL COMITATO AEROPORTO L’ACCESSO AI DATI DELLE CENTRALINE. NON E’ QUINDI POSSIBILE VERIFICARE L’ATTENDIBILITA’ DEI RISULTATI PUBBLICATI DA SACBO. ECCO LA LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA DELLA PROVINCIA DI  BERGAMO:

 

Bergamo, 16 Novembre 2009

 

Egregio Signore FRANCO CORNOLTI

 

Presidente Commissione Trasparenza - Provincia di Bergamo

 

                             

 

OGGETTO: istanza d’accesso atti e documenti ex Art. 22 e Segg. L. 241/98 D.LGS .N.9/2007, D.LGS 195-2005 del 25-06-2009

 

Egregio Presidente,

facciamo riferimento al colloquio telefonico intercorso alcune settimane addietro per trasmetterle in allegato l’istanza di accesso dati e documenti inviata in data 25.06.2009 alla S.A.B.C.O. SPA, gestore dello Scalo Aeroportuale di ORIO AL SERIO da numerosi membri del Comitato Aeroporto di Bergamo che hanno eletto domicilio presso lo Studio dell’Avvocato Cerati ubicato al civico 40 di Via Locatelli – Bergamo.

Alleghiamo inoltre copia dell’istanza d’accesso dati e documenti inviata in data 13 Febbraio 2007 alla S.A.B.C.O. SPA dal Sindaco di Orio al Serio, Geom. Gianluigi Pievani.

 

A tutto oggi la S.A.B.C.O. SPA non ha evaso le richieste di cui sopra ma neppure ha ritenuto di dare giustificazioni per questo “silenzio” inusuale che contrasta con quanto previsto dalla legge sulla trasparenza.

Le saremo pertanto grati se, per quanto di sua competenza, vorrà intervenire presso la SABCO SPA perché dia riscontro alle suddette istanze.

Ringraziamo in anticipo per quanto potrà fare al riguardo e con l’occasione porgiamo distinti saluti. PER IL COMITATO AEROPORTO Degna Milesi 13 gennaio 2010