Ma per Ryanair è un ottobre di divorzio e celebrazioni. E' vero? Dopo l'epilogo del 12 ottobre di Verona, con l'abbandono dei collegamenti Ryanar, mentre incombe la denuncia alla UE e deve trovare una soluzione la diatriba dei pagamenti che ha portato alla richiesta di sospensione dei voli da parte di ENAC, ecco invece la low cost e lo scalo emiliano festeggiare per i sei milioni di passeggeri trasportati al Bologna Marconi con la stessa low cost.
Un record, quest'ultimo, raggiunto in solo quattro anni di attività. Il primo volo è avvenuto nell'ottobre 2008. Ryanair stima di movimentare oltre 2 milioni/anno e secondo alcune stime avrebbe creato almeno 2.000 di posti di lavoro solo nel contesto dello scalo emiliano.
Nella sola stagione invernale prossima i voli Ryanair interessano 20 destinazioni di cui ben 15 internazionali.
Bruno Filetti, presidente della Camera di Commercio di Bologna, ha dichiarato:
“Nel quarto compleanno del primo volo (27 ottobre 2008), questo risultato conseguito è sicuramente di grande importanza per Ryanair ed è un sostanziale valore per Bologna e il nostro territorio.
Siamo contenti che il frutto di una decisione fortemente perseguita e voluta dalla Camera di Commercio di Bologna abbia dimostrato in questi anni la sua utilità quale segmento addizionale di offerta del Marconi."
Risultati soddisfacenti e incontrovertibili? probabilmente? Forse?
Ma perché, almeno per far capire al cittadino se l'affermazione è legittima, non descrivere anche i costi dell'operazione?
Se il ricorso Meridiana Air Italy in relazione al regolamento comunitario 659/1999 (Art. 20) ed all'accordo sottoscritto a Verona Catullo del 2010 (Ryanair riceverebbe per ogni passeggero 16,83 euro di contributo commerciale 4,5 di esenzione dalla tassa comunale e 3,37 di taglio nelle tariffe e handling) quanto costa, quanto vale l'intesa con la low cost nello scalo bolognese?
Qual'è il costo del co marketing complessivo sottoscritto a Bologna? Quali sono i soggetti che partecipano all'operazione? Sono forse tutti i componenti dell'azionariato della società, ovvero la Camera di Commercio di Bologna (50,55%), il Comune di Bologna (16,75%), la Provincia di Bologna (10%), la Regione Emilia Romagna (8,80%), l'Aeroporti Holding S.r.l.(7,21%) e gli altri Soci (6,69%).
Forse è una partecipata regionale?
E' comunque una intesa pluriennale sostenibile anche con tagli della spending review?
E' davvero soddisfacente? Il riscontro costo benefici a Bologna è diverso da quello registrato allo scalo di Verona - Catullo? Le dieci basi Ryanair del Belpaese sono assimilabili al caso Verona o sono prossimi ai costi sotenuti a Bologna? 31 ottobre 2012