Malpensa si ferma per il disinnesco di un ordigno tedesco

Ancora una bonifica: sono oltre 30mila bombe in dieci anni! Sabato 5 settembre è stato ancora una volta un Dday per un aeroporto. E' toccato ancora a Malpensa dopo il recente ritrovamento dell'ennesimo ordigno bellico inesploso della II Guerra Mondiale

Stavolta è una bomba da 500 kg rinvenuta in località Bosco Vedro, nei pressi del Mulino del Pericolo, nei dintorni di Turbigo. Dopo i bombardamenti a tappeto dei velivoli delle Forze Alleate tuttavia il riscontro rimanda ad un ordigno di fabbricazione tedesca, anche se non sembrerebbero essere avvenuti sganci su un zona controllata dalle stesse Armate.

Gli interrogativi riguardanti la provenienza della bomba inesplosa - potrebbe essere uno sganciamento volontario per un aeromobile tedesco in emergenza quindi senza l'attivazione esplosiva - che è caduta - con 220 kg di detonante e 280 di contenitore - in prossimità dell'ex pista dell’aeroporto militare del Campo della Promessa, al confine tra Castano Primo e Lonate Pozzolo.

Dopo aver evacuato alcune abitazioni (150 persone coinvolte) prospicienti alla Statale 341 nella prima mattinata di sabato 5 settembre - previa cancellazione e/o posticipo di alcuni voli operanti su Malpensa e interruzione del transito dei treni l'ordigno è stato fatto brillare nel pomeriggio dal Genio Guastatori di Cremona. L'argine del Ticino era stato comunque messo in sicurezza dalla stessa squadra del Genio di Cremona. L'intervento degli artificieri del 10° Reggimento Genio guastatori di Cremona è risultato - al solito - preciso e puntuale.

Dopo l'esplosione le operazioni di volo allo scalo internazionale di Malpensa sono tornate a pieno regime alle ore 17.13. Come è noto non è la prima volta che gli artificieri hanno operato a Malpensa e su altri aeroporti del Belpaese.

Solo nel 2014, il 10° Reggimento Genio guastatori di Cremona - una delle dodici unità dell’Esercito con compiti di bonifica dei residuati bellici - avrebbe eseguito 138 interventi, bonificando 2522 ordigni di cui ben 613 bombe d’aereo. Nell'arco degli ultimi 10 anni le Unità preposte delle Forze Armate avrebbero "bonificato" almeno 30.000 ordigni inesplosi della I e II Guerra Mondiale. 11 settembre 2015

Malpensa, con la 15a base Ryanair amplia la sfida ad Alitalia

Quali soggetti hanno sottoscritto l'accordo di co-marketing? Dal prossimo dicembre Ryanair volerà anche da Malpensa, che diventerà la 15 base italiana della low cost irlandese. Le destinazioni inizialmente sono quattro, Londra Stansted (2 frequenze al giorno), Comiso (1 al giorno), Bucarest (4 voli a settimana) e Siviglia (3 a settimana).

Con questo nuovo accordo di co-marketing Ryanair insedia la 73ma base europea e la 15a base italiana con evidenti prospettive di ulteriore incremento delle quote di traffico nel Belpaese e in Europa.

La stime di passeggeri trasportati dalla low cost irlandese in Italia dovrebbe passare da 24 a 27 milioni/anno. Confermando il primato di maggior aerolinea "italiana".

Lo scenario europeo della low cost raccoglie volumi di 103 milioni di utenti al 2014 e propone target di 1 60 milioni di passeggeri e 520 aeromobili entro il 2024.

L'apporto della base di Malpensa - in relazione alle iniziali rotte - dovrebbe raggiungere la quota di 450mila passeggeri/anno con l'insediamento di ulteriori 300 posti di lavoro tra personale di terra e di volo.

Tanti utili dettagli - forniti nel corso di una conferenza stampa di lancio del nuovo scalo varesino - tuttavia non hanno avuto una corrispettivo in trasparenza per illustrare l'accordo di co-marketing - che probabilmente è - associato alle nuove rotte.

Quali sono, infatti, i soggetti territoriali - privati e pubblici e partecipate - che hanno sottoscritto gli accordi di co-marketing per la publicizzazione e il sostegno ai voli localizzati al Terminal 1 di Malpensa con la Ryanair e/o con la controllata Airport Marketing Services? Quale durata e quali investimenti sono stati impegnati per il lancio di voli di una low cost concorrenziale alla storica Easyjet insediata al - più scomodo - Terminal 2?

Il nuovo accordo strategico comunque inquadra una ulteriore una sfida aeroportuale, interna e di mercato, tra le due maggiori low cost europee: è stata consapevolmente perseguita dal management dell'hub varesino? Che controlla e/o partecipa anche nella gestione dello scalo numero tre e quattro del Belpaese: Linate e Orio al Serio. 5 settembre 2015

Malpensa, dopo 16anni i Comuni si accordano sui decolli

E', forse, solo un escamotage per usufruire di fondi per la mitigazione acustica? Dopo anni di confronti e scontri i comuni dell'intorno del sedime aeroportuale di Malpensa hanno raggiunto un accordo sulle rotte di decollo: dalle piste 17 e dalle 35.

Le contrapposizioni sulle rotte di decollo, quelle che hanno diviso i Comuni dell'est con quelli dell'ovest delle due piste, da quelli che pretendevano di decollare dalla pista di sinistra ed atterrare sulla pista 35 destra.

Anche quando era stato proposto lo scenario di mitigazione in vigore da decenni allo scalo di Londra Heathrow, decolli alternati per fasce orarie, la discussione è stata paralizzata a lungo.

Alla fine lo scenario delle rotte di decollo, in sintesi, rappresenta una sorta di equa ripartizione dei voli, del rumore e, in sostanza, del disagio. Anche se il concetto conclusivo di "equa ripartizione" è risultato un'estenuante e annosa trattativa sulle percentuali dei voli/impatto acustico che non hanno, comunque, trovato la piena soddisfazione di numerosi cittadini. Dell'est quanto dell'ovest delle piste.

La soluzione finale, tuttavia, ha potuto trovare una soluzione solo in un contesto operativo di de-hubbing Alitalia ed Ethiad, oltre che alla rinuncia e/o sospensione del masterpaln per la costruzione della terza pista parallela.

Per qualche sindaco - in sede di Commissione aeroportuale - l'accordo sottoscritto rappresenterebbe solo un punto di partenza piuttosto che un traguardo. L'equa ripartizione dei voli, l'utilizzo alternato secco delle due piste - come avviene da sempre a Heathrow - rappresenta - incomprensibilmente - ancora un traguardo.

Nel recente passato (2011) lo scontro tra i Comuni si era acuito con Casorate Sempione che era rivolto al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) per contrastare i decolli sulla radiale 040°: con i sorvoli sarebbero, infatti, incrementati gli indici acustici sul paese.

Comunque con l'apertura di una nuova radiale inoltre - così è stato sostenuto - anche la popolazione impattata dalle emissioni sonore (ma a quali livelli di Lva?) dovrebbe essere diminuita. La pista 35L (di sinistra) potrebbe essere utilizzata 60 minuti in più di quella di destra ogni due giorni: un'opzione che avrebbe convinto e rassicurato i comuni di Casorate Sempione e Arsago Seprio.

L'accordo tra i Comuni aeroportuali di Malpensa - sostiene qualche esperto - potrebbe essere stato motivato esclusivamente da un calcolo "politico" più ampio.

La conclusione dei lavori della Commissione Aeroportuale, agevolato dal presente accordo, determina l'acquisizione della zonizzazione acustica comunale e di conseguenza "libera" la disponibilità del 7% sugli investimenti di SEA che la società di gestione deve accantonare e devolvere per opere di mitigazione dell'intorno aeroportuale.

Un'iniziativa che sblocca da un lato i piani, gli interventi d'insonorizzazione delle abitazioni e degli edifici sensibili investiti da 60 Lva e oltre e, in secondo luogo, accelera l'adozione dell'imposta regionale sul rumore aereo (IRESA). 28 febbraio 2015

Malpensa terzo scalo hub per Ethiad: e solo cargo!

Controverse prospettive per le due piste del varesotto. Il raffronto con il traffico cargo di Francoforte Main, Amsterdam Schiphol, Londra Heatrow e Parigi CDG non è al momento proponibile ma la svolta di attribuire allo scalo di Malpensa un ruolo hub garco da parte di Ethiad non può non sorprendere. D'accordo che l'aeroporto di Milano Malpensa è il primo aeroporto italiano per merce trasportata, con una quota di mercato pari a circa il 50%, ma prospettare uno svolta cargo appare del tutto inattesa. Dopo anni nei quali era stato certificato il ruolo hub non solo cargo-merci ma anche passeggeri del sistema aeroportuale italiano la nuova classificazione appare del tutto immotivata.

Certo la DHL Express, leader mondiale nel trasporto espresso internazionale ha inaugurato il proprio centro smistamento Hub Internazionale DHL Express. Con le odierne 12.000 spedizioni/day - pari al 20% delle merci movimentate quotidianamente in tutta Italia, DHL Express - rafforza l'attività merci-cargo dello scalo, ma arrivare a prospettare un futuro a prevalenza cargo è del tutto fuorviante.

In questi giorni la svolta "hub cargo" sembrerebbe confermata dalla dichiarazione de Governo: "L'aereoporto terzo hub mondiale di Etihad".

L'annuncio è stato formulato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi nel corso del'incontro "Tavolo competitività sviluppo" organizzato dalla Camera di commercio di Varese a Ville Ponti.

I primi due hub cargo sarebbero Abu Dhabi e Pechino. Il ruolo di Malpensa come terzo hub cargomondiale di Etihad è stato tuttavia registrato come una semplice operazione di marketing comunicativo: non corrispondente ai fatti. E comunque una riduzione rispetto alle aspettative di gateway internazionale con vocazione hub passeggeri del nordItalia e, magari, del'intero Paese.

La necessità di disporre di nuovi collegamenti intercontinentali, non solo cargo, e di un ruolo strategico reale ne network di raccolta e smistamento passeggeri nel contesto del - ancora atteso - Piano nazionale aeroporti.

L'equazione tra voli cargo ed una piattaforma logistica rimanda a un sistema di trasporto terrestre aviocamionato di TIR verso Malpensa con ricadute ambientali terrestri associate.

Il masterplan al 2044, la valutazione di impatto ambientale conseguente sono forse state parametrate su questo obiettivo?

Anche se una ulteriore considerazione aggiuntiva ai voli cargo rimanda all'ipotizzata riduzione del pagamento dell'addizionale sui diritti d'imbarco dei passeggeri ed ancora meno risorse finanziarie per i sindaco dell'intorno aeroportuale le preoccupazioni di un ruolo minore nel traffico passeggeri sembrerebbero confermate.

Il nuovo ruolo dell'altro scalo milanese di Linate nella strategia dell'alleanza con Ethiad e Air Berlin ed sistematico flusso di traffico passeggeri verso gli hub di Dusseldorf e Vienna e Zurigo è una realtà sconcertante per l'economia del trasporto civile-commerciale italiano. 20 febbraio 2015