Aeroporto Pisa, ENAC, la commissione acustica e l’AEDT

Una mappa acustica da rifare e un monitoraggio di centraline da perfezionare. Con il comunicato stampa n.84/17 ENAC ha formulato le intenzioni e gli impegni conseguenti alla riunione della Commissione Aeroportuale del 26 Ottobre 2017 in relazione alle denunce e segnalazioni ed esposti provenienti da cittadini residenti nei dintorni dello scalo, in particolare nel Comune San Giuliano, frazione Ghezzano, che rilevano un aumento del rumore causato dagli aerei in fase di decollo.

Niente di nuovo quindi, lo scenario è quello classico dei cittadini che protestano per il rumore aereo. Succede per le zone sorvolate in decollo – come in questo caso – per gli avvicinamenti e gli atterraggi, ma anche per gli abitanti delle aree prossime al sedime aeroportuale. Allo steccato, alla staccionata oltre la quale sono insediate e vivono comunità di cittadini.

La materia in discussione è sempre la stessa, la mappa acustica aeroportuale è corrispondente alle emissioni reali generale nelle fasi on-ground e in-flight delle flotte commerciali, di aviazione generale e della 46° Aerobrigata e/o aeronautica operativa sulla pista Pisana?

Anche la rete delle centraline, quante, come sono localizzate, sono realmente l’optium per analizzare le operazioni in volo ed identificare eventuali sforamenti “acustici”? La loro manutenzione è regolare come il loro funzionamento e sono periodici i riscontri di tale operatività? Purtroppo non si hanno dati puntuali e circostanziati. Sia sul data base della mappa acustica aeroportuale in LVA elaborata con l’arcaico modello matematico INM – di cui si ignorano il numero dei voli, la tipologia degli aeromobili coinvolti e, per finire, il tempo di emissioni sonore a terra elaborate e la loro modalità (uso reverse e altro).

Come è ben noto la mappa acustica in LVA dovrebbe essere aggiornata periodicamente (anche ogni anno se il numero dei voli aumenta e la tipologia dei velivoli cambia) e, dopo, l’acquisizione del Maggio 2015 del AEDT (Aviation Environmental Design Tool Version 2b) l’arcaico INM è, di fatto, inutile.

E’ stato soppiantato con AEDT il modello matematico operativo anche in fase di redazione di MasterPlan, di VIA e VAS aeroportuale, oltre che di Commissione Aeroportuale ­ come stabilito da specifici Decreti Ministeriali (DM) e Circolari ENAC ­indispensabile a stimare l'impatto acustico dei velivoli nei vari scali civili-commerciali­militari. Anche nel Belpaese, nonostante l’ENAC non lo abbia ancora acquisito. A tale scopo M5S ha da tempo presentato una interrogazione parlamentare sollecitando il Governo ad adottare una tecnica di modelizzazione dell’impatto acustico e atmosferico promossa anche in sede di Comunità Europea.

In questo quadro pertanto il comunicato con gli impegni assunti e conseguenti alla riunione della Commissione Aeroportuale acustica di ENAC del appaiono alquanto generici. Ipotizzare sanzioni alle aerolinee e/o piloti trasgressori e/o che violano limiti acustici prefissati appare un intento del tutto avulso ad una realtà “ambientale” che deve, necessariamente, preliminarmente verificata: a

ll’interno del sedime aeroportuale e lungo le traiettorie di decollo e di atterraggio.

 

COMUNICATO STAMPA N. 84/2017

RIUNIONE COMMISSIONE AEROPORTUALE DI PISA SU INQUINAMENTO ACUSTICO: IMPEGNO DI TUTTI I PARTECIPANTI A CERCARE SOLUZIONI PER MITIGARE RUMORE SU ALCUNI COMUNI INTORNO ALLO SCALO PISANO

Si è riunita oggi, 26 ottobre 2017, la Commissione Aeroportuale dell’Aeroporto di Pisa di cui fanno parte, tra gli altri, oltre agli amministratori dei Comuni dell’intorno aeroportuale interessati dal traffico dell’aeroporto e in particolare il Comune di Pisa e il Comune di San Giuliano Terme, anche i rappresentanti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Toscana, dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana (ARPAT), della 46a Aerobrigata, dei vettori che operano sullo scalo e del gestore Toscana Aeroporti.

La riunione è stata convocata dalla responsabile della Direzione Aeroportuale Toscana dell’ENAC, in qualità di Presidente della Commissione, al fine di analizzare alcune tematiche inerenti l’inquinamento acustico e ambientale a seguito di esposti e segnalazioni provenienti da cittadini residenti nei dintorni dello scalo, in particolare nel Comune San Giuliano, frazione Ghezzano, che rilevano un aumento del rumore causato dagli aerei in fase di decollo. La riunione si è svolta in un clima di collaborazione tra tutti i soggetti presenti che hanno concordato sulla volontà di trovare soluzioni idonee a ridurre i fattori evidenziati dai cittadini. Tra le ipotesi che verranno analizzate vi è anche l’eventuale introduzione di un sistema volto a verificare la possibilità da parte della Direzione Aeroportuale Toscana a comminare sanzioni ai vettori in caso di scostamento e violazione della procedura prevista in fase di decollo. 31 Ottobre 2017

Aeroporto di Pisa, arrivo dell’elicottero con il “mistero radioattivo” scomparso

Ancora domande sull’uranio impoverito. Le notizie sono state rilanciate a seguito dell’audizione del generale Nordio ascoltato dalla Commissione uranio impoverito. Il mistero conclusivo sarebbe, tuttavia, correlato con il trasferimento in volo il 24 agosto 2016 di -supposto – materiale radioattivo dal poligono dell’Esercito di Capo Teulada (Sardegna) al Cisam (Centro interforze studi per le applicazioni militari) di Pisa.

La materia era stata focalizzata nell’agosto 2016 dove ARPAS aveva rilevato come:

“Dentro il poligono di Teulada esiste un’area riservata dove è stato realizzato un deposito radioattivo riservato che contiene i residui dei missili Milan e dei materiali radioattivi utilizzati dentro la base. Non è dato sapere quantità e tipologia. Il Ministero della Difesa sino ad oggi ha negato alla Procura di Cagliari la tracciabilità dei missili al Torio e dei suoi residuati. Noi dell’Arpas con delega della Procura abbiamo chiesto la tracciabilità ma non ci sono mai stati forniti elementi sui quantitativi e sulle modalità dello smaltimento”.

La questione uranio impoverito al centro dell’analisi della specifica Commissione d’inchiesta era stata sostenuta per conto dell’Arpas Sardegna da Massimo Cappai. C’era davvero un deposito radioattivo a Teulada? L’ipotesi di tre zone, quali quelle di Seddas Crobeddu, Perda Rosa e Cogarittu dove l’Arpas avrebbe rinvenuto residuati radioattivi di missili Milan con la lunetta di lancio ancora radioattiva.

L’ipotesi di una rete di 1237 stazioni di rilevamento dei livelli di radioattività e registrate in tempo reale e trasmesse a un ufficio del ministero dell'Interno, e un archivio al Viminale che dispone di un database

delle possibili contaminazioni avvenute nel Belpaese quale rapporto hanno con l’ultima audizione?

Quali sono le implicazioni con il trasloco-trasporto con atterraggio – lo scorso 24 Agosto 2016 -come avrebbe confermato – ha riportato il Fatto Quotidiano il 22 Giugno - dal generale dell’Aeronautica Roberto Nordio (Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa), per ordine dello Stato Maggiore dell’Esercito?

L’articolo di Alessandro Mantovani riporta gli interrogativi relativi “all’urgenza di portar via in elicottero nella notte, quei fusti che si accumulavano lì da cinque sei anni”. Le domande insolute sono varie, ma intanto occorre formulare la prima, tra le tante, dopo l’atterraggio a Pisa, intanto, dove sono finiti? 24 Giugno 2017