Aeroporto di Verona e la discarica Siberie, stop per rischio volatili

Ma lo dice il TAR Veneto, non l'ENAC, nonostante il raddoppio degli impatti. La relazione ENAC BSCI birdstrike (impatto volatili) del 2012 è ben circostanziata nel fotografare il rischio volatili al Catullo di Verona. Nel 2012 ha registrato 30.370 movimenti con 37 impatti con volatili ed 5 impatti con altra fauna selvatica

"L’analisi del trend del BRI2 per l’anno 2012 (0.16) confrontata all'anno 2011 (0.08) è negativa. Questo incremento del BRI2 - prosegue la relazione 2012 - è da imputare al numero di impatti che è aumentato notevolmente con particolare aumento di impatti con rondini e con lepri. L’aeroporto di Verona Villafranca è geograficamente individuato nella porzione occidentale della provincia, nella cosiddetta Alta Pianura Veronese. Nella parte più settentrionale della pianura l'Adige scorre in alveo e, nonostante alcuni meandri, a Verona il suo corso è ancora ben definito. Il mosaico ambientale di contorno all'aeroporto ha in sè elementi paesaggistici ed ecologici, capaci di mantenere nella area aeroportuale una comunità ornitica molto differente e quantitativamente rilevante."

...Oltre alla ricerca di tipo naturalistico il gestore ha prodotto a un elaborato con il quale si identificano le attrattive per i volatili e si propone un programma delle azioni sull’habitat in essere o previste per la riduzione del rischio bird/wildlife strike".

Una di queste "attrattive" per i volatili non potrebbe essere costituita dalla limitrofa discarica Siberie?

Esatto, propria quella discarica sulla quale ha sanzionato il TAR del Veneto. Il ricorso al TAR inoltrato dal Comune di Villafranca, infatti, ha ottenuto una conseguenza logica e coerente.

La sospensione della delibera della Giunta della Regione Veneto che autorizza la riclassificazione della discarica di cava Siberie, nel Comune di Sommacampagna, da "rifiuti non pericolosi" a "rifiuti inorganici, a basso contenuto organico o biodegradabile".

Da quando era in vigore la delibera della Regione Veneto? ENAC era stato informato?

Queste tipologie aggiuntiva di rifiuti potrebbe essere la causa prima del raddoppio del rischio rilevato? La discussa discarica Siberie è localizzata a circa 2700 metri dalla pista del Catullo.

Le vicissitudini della discarica Siberie chiama in causa chi ha voluto quella localizzazione e chi ha autorizzato, probabilmente anche inizialmente, e quindi riclassificato il suo utlizzo: la Regione Veneto.

Potrebbe essere discussa anche la ricerca di tipo naturalistico sull'habitat per i volatili, sulle fonti attrattive svolta dal gestore aeroportuale. Certo il ruolo di ENAC ed i suoi compiti di vigilanza delle operazioni aeroportuali in presenza di volatili avrebbe, probabilmente, dovuto far emergere per tempo quello che il TAR del Veneto ha, legittimamente, solo ora sentenziato.

E' una vicenda nella quale non può mancare un interrogativo con inevitabili ripercussioni. Nell'arco temporale del rischio volatili derivato dall'autorizzazione ai rifiuti inorganici a basso contenuto organico e biodegradabile sono stati, forse, registrati impatti volatili con danni a velivoli o propulsori che hanno comportato costi aggiuntivi per ritardi al volo e dispendiose riparazioni all'aeromobile?

In questa malaugurata coincidenza chi dovrebbe averne la responsabilità oggettiva? 23 dicembre 2013

Verona Catullo, manca la VIA, lo sostiene anche la Procura?

Nel Veneto dopo il Treviso Canova, il Verona Catullo, manca Venezia Tessera. Possibile? E' davvero arrivata a destinazione il Procedimento Penale n° 11/4246, susseguente ad un esposto presentato da Beniamino Sandrini. L'oggetto della contesa è ancora e sempre la Valutazione di Impatto Ambientale: doveva essere adottata in occasione del prolungamento della pista di volo, all'allargamento dei piazzali di sosta aeromobili ed anche altro.

Le notizie sono, tuttavia, ancora scarse. Non sono note le conseguenze dell'iniziativa: avrà ripercussione, sarà archiviata,  sarà inquadrata in una prossima valutazione di impatto ambientale correlata al potenziamento dei voli, o il procedimento cadrà in prescrizione?

L'inchiesta sarebbe stata avviata dal PM Francesco Rombaldoni.

Cosa accadrà con le autorizzazioni ai lavori rilasciate da ENAC?

In attesa di informative specifiche sul secondo scale aereo del Veneto, sulla possibilità che la V.I.A. possa finalmente trovare reale efficacia, dopo quanto sta avvenendo sul terzo scalo regionale (Treviso Canova ed il limite di 16.300 anno),  all'appuntamento manca una piena trasparenza su quanto avviene intorno alla Valutazione di Impatto Ambientale dello scalo di Venezia Tessera.

Nel frattempo occorre ringraziare l'ostinazione, la sapienza e la perseveranza di tal Beniamino Sandrini. 28 novembre 2013

Aeroporto di Verona, il Comune di Villafranca, la Regione e una discarica

Ma l'ENAC cosa pensa, cosa dice? La novità emerge all'improvviso anche se la questione avrebbe dovuto essere risolta preliminarmente.  La localizzazione delle discariche nei pressi di una pista di volo, infatti, è regolamentata da precise disposizioni e circolari ENAC.

Senza la autorizzazione e certificazione dell'ENAC appare davvero improbabile esercire una qualsivoglia discarica.

Il Comune di Villafranca di Verona, comune di sedime aeroportuale, nella Deliberazione di Giunta N° 156/ 2013 del 31 ottobre ha presentato "RICORSO AVANTI AL TAR VENETO AVVERSO DELIBERA G.R.V. N. 1251 DEL 16.07.2013 - DISCARICA SIBERIE".

La Giunta Comunale di Villafranca prende posizione sulla "delibera n. 1251 del 16.07.2013, pubblicata sul BURV n. 67 del 06.08.2013, la Giunta Regionale del Veneto, prendendo atto del parere favorevole con prescrizioni della Commissione Regionale V.I.A. n. 409/13, ha autorizzato, su istanza della Geonova S.p.A., la riclassificazione della discarica per rifiuti non pericolosi, sita in loc. Siberie in Comune di Sommacampagna (intervento approvato con DGRV 996/09) in discarica per rifiuti inorganici a basso contenuto organico o biodegradabile, nonché la deroga per l’innalzamento dei limiti di concentrazione nell’eluato, per i primi due lotti realizzati, nonché per i futuri lotti 3, 4, e 5 previo rispetto di determinati valori di permeabilità;

Considerato che il Comune di Villafranca di Verona non è stato individuato quale Ente interessato nel predetto procedimento, e che l’avv. Avanzi con nota del 28.10.2013 ha evidenziato, per tale motivo, la censurabilità del suddetto provvedimento regionale, in quanto essendo presente sul proprio territorio l’aeroporto Valerio Catullo, la suddetta riclassificazione, comportando un prevedibile incremento di avifauna, è idonea ad accrescere i rischi per la navigazione aerea, con conseguente maggior pericolo per il territorio e la popolazione;

Ritenuto, pertanto, di promuovere ricorso al TAR Veneto avverso la citata deliberazione della Giunta Regione Veneto n. 1251/13, con richiesta di sospensione della stessa..."

L'oggetto della contesa è la discarica localizzata nel Comune di Sommacampagna di Siberie, altro municipio di sedime dell'aeroporto Catullo di Verona.

Aerohabitat ha da tempo sottolineato l'urgenza di verificare l'effettivo impatto della discarica Siberie, l'attrazione costituita per i volatili con relativo rischio per le flotte aeree civili/commerciali e militari che operano sullo scalo veronese.

E' perciò rilevante riproporre quanto enfatizzato dalla delibera del Comune di Villafranca:

 in Comune di Sommacampagna

"la censurabilità del suddetto provvedimento regionale, in quanto essendo presente sul proprio territorio l’aeroporto Valerio Catullo, la suddetta riclassificazione, comportando un prevedibile incremento di avifauna, è idonea ad accrescere i rischi per la navigazione aerea, con conseguente maggior pericolo per il territorio e la popolazione".

Cosa risponde la Regione Veneto, ma sopratutto quale è la posizione ufficiale di ENAC? 13 novembre 2013

Aeroporti e prove motori, il caso Verona Catullo

"La notte ha cambiato rumore" non è solo il romanzo di Maria Duenas ma per i cittadini di Caselle è anche altro. Qualche sera addietro, tra giovedì otto e la mattina del nove agosto in 15 minuti l'eventuale lettore della "Notte ha cambiato rumore", ha, probabilmente solo occasionalmente, percepito il frastuono proveniente dal sedime aeroportuale del Catullo.

 

In una notte estiva, magari con le finestre aperte per agevolare una corrente con l'aria più fresca esterna, di botto ecco il rumore persistente di un propulsore aereo. Era, probabilmente una prova motori di un velivolo con qualche inconveniente che, dopo una riparazione e/o sostituzione di un pezzo e/o una manutenzione non ordinaria abbisognava di un classico controllo. Di un check prima della ripresa di un volo mattutino. Sono cose che succedono, E' una normale procedura che quando deve venir espletata, almeno negli scali aerei sensibili (e attrezzati) alla tutela dei cittadini residenti nell'intorno del recinto, in zone/aree idonee. Perciò al chiuso, al riparo o in spazi che non propagano e/o moltiplicano le emissioni sonore, fastidiosissime perché il propulsore deve essere testato anche ad elevati regimi. In special modo quando il test avviene durante le ore notturne-

 

Ma Il Verona - Catullo è attrezzato per mitigare il rumore aereo notturno dei velivoli? Esiste una zona prova motori apposita? Magari al coperto e con frangiflusso o silenziatori?

 

AIP Italia AIRAC che illustra le caratteristiche infrastrutturali, operative e procedurali di Verona Villafranca nell'aggiornamento del 10 gennaio 2013 a pagina 10 della 14 pagine AD2 LIPX relativa alla informazioni per i piloti che operano sullo scalo LIPX di Verona Villafranca. Il dato che prevale è, purtroppo, che non esiste alcuna procedura per mitigare e/o ridurre le emissioni sonore in determinati ambiti operativi: NIL, ovvero Not in log: niente registrato o da segnalare.

Nella sezione 21 - Procedure antirumore Generalità NIL

 

Uso delle piste

partenze NIL

arrivi NIL

Restrizioni notturne  NIL

Restrizioni al suolo

Spinta inversa NIL

APU NIL

Prove motori NIL

Attività addestrattiva NIL.

 

Le considerazioni che si possono fare a questo punto rimandano alla cultura, alla sensibilità ed alla predisposizione di misure per contenere l'impatto acustico sul territorio circostante. Possibile che, anche in sede di Commissione Aeroportuale (DM 31 ottobre 1997) nessuno abbia avanzato richieste in tal senso. In fondo sono numerosi gli scali aerei, anche nel Belpaese, nei quali gli esercenti aeroportuali, gestore, ENAC ed altri, ma anche i rappresentanti dei Comuni di sedime e limitrofi, hanno sollecitato ed ottenuto determinate procedure ed anche restrizioni per  alleviare il livello acustico percepito dai cittadini residenti nei pressi delle piste di volo e dei piazzali. Possibile che al Catullo di Verona nessuno abbia mai posto questa esigenza? Nell'arco notturno del 8 agosto "La notte ha cambiato rumore", il romanzo di Maria Duenas, anche il sonnambulo di Caselle, probabilmente, non avrebbe potuto leggerlo, ma solo percepirlo. 10 agosto 2013

Verona Catullo, sulla discarica Siberie i volatili e la sua autorizzazione ENAC

Attenzione al Gheppio: è il più frequente: 72% dei casi. Perché i gabbiani non sono nella statistica? La relazione birdstrike BSCI ENAC ultima disponibile è quella del 2011 e perciò i riferimenti allo scalo di Verona Catullo non possono ancora essere aggiornati.

Certo, le problematiche associate all'insediamento della discarica Siberie, posizionata ad una distanza di circa 2700 metri, lateralmente alla pista devono essere analizzate. Monitorate giorno dopo giorno, in funzione della dispiegata attività di raccolta dei rifiuti. Ma se Beniamino Sandrini con il suo sito www.vivicaselle.eu ci racconta costantemente e dettagliatamente gli accadimenti operativi, autorizzativi e di ricadute sul territorio non altrettanta trasparenza sembrerebbe riguardare la relazione tra la discarica, la presenza di volatili e il rischio impatto volatili per i voli sul Catullo.

 

Con le annotazioni di oggi 1 agosto http://vivi-caselle.blogspot.it/2013/08/enac-ed1-17122008-valutazione-della.html illustra, fotografa e documenta una realtà nella quale la presenza di volatili appare persistente e poco rassicurante per le operazioni di volo da un lato e per la salvaguardia dei cittadini residenti nell'intorno dello scalo veronese.

 

Ma se qualcun'altro deve verificare se le autorizzazioni ENAC relative alla localizzazione della discarica Siberie, se i vincoli connessi al Piano di Rischio per incidenti aereo sono state e sono (con i video e le foto esposte su www.vivicaselle.eu, sono prove documentali incontrovertibili di quanto accade) del tutto conformi al regolamento ENAC, Aerohabitat riflette sul database dell'impatto volatili riportato sulla relazione Birdstrike BSCI ENAC 2011.

 

Ecco uno stralcio di quanto riportato alle pagine 87, 88 e 89:

L'aeroporto di Verona-Villafranca (codice ICAO LIPX), dista 12 Km dal centro della città di Verona. La struttura occupa un sedime di 340 ha ed è dotato di una sola pista lunga 2657 m e larga 45. Nel 2011 ha registrato 41.060 movimenti con 24 impatti con volatili ed 1 impatto con una lepre.

 

ANALISI

 

L'aeroporto di Verona nel 2011 ha registrato 41060 movimenti con n.24 impatti con volatili ed un 1 impatto con altra fauna selvatica. Il numero degli impatti, rapportato al volume di traffico, all'abbondanza dei volatili e di altra fauna,agli effetti sul volo, consente di stimare, secondo i parametri menzionati su Circolare ENAC APT-01B, un Bird Risk Indicator (BRI) pari a 0.08.

 

L‟analisi del trend del BRI per l‟anno 2011 (0.08) è negativa se confrontata all'anno 2010 (0.07) e 2009 (0.05). Questo incremento del BRI è comunque da imputare al numero di abbondanza delle specie, generata dal differente metodo di monitoraggio introdotto dal Gestore in data 1/7/2011.

 

L‟assegnazione dei monitoraggi e degli allontanamenti dei volatili da parte del Gestore alla Bird Control Italy srl, ha portato un incremento dei monitoraggi e un repentino aumento dell‟abbondanza dei volatili censiti che da 32223 soggetti avvistati nel 2010 è salita a 148282 soggetti avvistati nel 2011. Il numero dei bird strike invece è passato da n.22 del 2010 a n.25 del 2011. Altre analisi: i bird strike segnalati con bsrf All.1a sono sei e tutti in atterraggio. Il gheppio è la specie più pericolosa per lo scalo di Verona, su 25 impatti 18 sono avvenuti con questa specie e in luglio/agosto sono stati contati n.11 impatti con gheppio. Sono diminuiti, confronto agli anni precedenti, gli impatti con la lepre e con la rondine.

 

INDIVIDUAZIONE POSSIBILI CAUSE

 

L‟aeroporto di Verona Villafranca è geograficamente individuato nella porzione occidentale della provincia, nella cosiddetta Alta Pianura Veronese. L'Alta Pianura Veronese è quella porzione più elevata (da cui il nome) e più settentrionale della pianura veronese (di carattere alluvionale e solcata dal fiume Adige) che è delimitata a nord dai sistemi collinari prealpini, ad ovest delle cerchie moreniche rissiane del lago di Garda, a sud e ad est dal sistema di risorgive. Nella parte più settentrionale della pianura l'Adige scorre in alveo e, nonostante alcuni meandri, a Verona il suo corso è ancora ben definito. Il mosaico ambientale di contorno all'aeroporto ha in se elementi paesaggistico ecologici, capaci di mantenere nell'area aeroportuale una comunità ornitica molto differente e quantitativamente rilevante. Secondo la valutazione del rischio fatta anche dalla recente ricerca naturalistica ambientale, tra le specie più pericolose presenti in aeroporto ci sono: colombo, gabbiano comune, storno, cornacchia grigia, airone guardabuoi, gabbiano reale, gazza, colombaccio, tortora dal collare, airone cenerino, gheppio, albanella minore. Questa classifica è stata redatta tenendo conto della pericolosità della specie, dell'abbondanza e dei luoghi frequentati. Risalta la posizione del gheppio che nonostante i frequenti impatti durante l‟anno 2011 è solo 14° in graduatoria. La spiegazione viene proprio dalla pericolosità e dall'abbondanza del gheppio che essendo di massa ridotta e non essendo gregario non genera un rischio bird strike elevato, quindi risulta bassa. La costante presenza è dovuta all'elezione dell'aeroporto, da parte di questa specie come luogo di nidificazione.

 

AZIONI CORRETTIVE

 

Il gestore per prevenire i rischi d'impatto fra i gheppi e gli aerei ha avviato una campagna collaborativa con l'Aeronautica Militare che ha consentito l'accesso in aree sterili alla locale BCU.

 

Questo consentirà al gestore di monitorare i luoghi di nidificazione del gheppio presso la base militare e intervenire immediatamente per ridurre la possibilità che questa specie costruisca il nido e deponga le uova negli hangar militari. Particolare attenzione è stata data dal Gestore, dall'ENAC e dall'Aeronautica Militare ai monitoraggi preventivi in condizioni di low visibilità, autorizzando ogni 60‟ l‟ingresso in area di manovra alla BCU per ispezioni. Alla prevenzione del rischio Runa Incursione, è stata data particolare attenzione, attraverso incontri e valutazioni comportamentali del personale a terra dedicato alla BCU. Particolare attenzione è stata data alla FONIA e alla standardizzazione delle comunicazioni in modo da aiutare chi ascolta a interpretare velocemente situazioni “normali” o “straordinarie”. Oltre alla ricerca di tipo naturalistico il gestore ha prodotto a un elaborato con il quale si identificano le attrattive per i volatili e si propone un crono programma delle azioni sull'habitat in essere o previste per la riduzione del rischio biro/wildlife strike. 1 agosto 2013

Verona Catullo, un cortocircuito tra ATC in ENAV e le esigenze della V.I.A.?

Una interrogazione per passare da 14 voli/ora a 28, ma senza alcun riscontro sulla V.I.A. Sono ancora aperti i fascicoli aperti sulla Valutazione Impatto Ambientale riguardante l'aeroporto di Verona Catullo? Uno alla UE ed uno in Procura? I riscontri dei media riferiscono tuttavia, come a fronte di queste imprescindibili procedure al fine di verificare - preliminarmente - la compatibilità e sostenibilità del territorio e dell'ambiente al potenziamento dei voli (mai interrotto nonostante la mancanza della VIA) sia invece puntuale ed incessante la mobilitazione per aumentare i voli.

Tanta alacrità per raddoppiare i voli non dovrebbe almeno confrontarsi con una sensibilità ambientale?

 

Ma era già avvenuto. Con l'interpellanza urgente 2 - 01772 presentata da Alessandro Montagnoli martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728 . Lo spazio aereo CTR Verona sarebbe stata trasferita ad Enav, con il passaggio della torre di controllo dell'aeroporto Valerio Catullo di Verona dall'aeronautica militare ad ENAV solo a partire dai gennaio 2013, con un servizio di torre di controllo sarà disponibile solamente per 12 ore giornaliere contro le 24 precedenti. Ma ancora oggi la questione non sembrerebbe risolta se con l'interrogazione a risposta scritta 4-01375 presentato da D'Arienzo Vincenzo, 23 luglio 2013, seduta n. 58 si sostiene:

 

Al Ministro della difesa. — Per sapere –

 

premesso che:

nel corso dell'audizione in Commissione Difesa del generale di squadra aerea, Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare avvenuta il 26 giugno 2013, è emerso che l'Aeronautica militare sta completando il passaggio all'ENAV del servizio di navigazione aerea di Verona, aeroporto Valerio Catullo; il tema della torre di controllo in questione è determinante per lo sviluppo futuro dello scalo. Infatti, l'attuale controllo «militare» consente solo 14 voli/ora, mentre con il personale di ENAV si potrebbe raddoppiare il traffico/ora e, così, aumentare il traffico aereo;

nel recentissimo piano industriale presentato dalla società di gestione, non risultano passaggi significativi su questo tema, se non l'obiettivo, ovviamente condivisibile, di determinare un aeroporto completamente nuovo con 6 milioni di passeggeri. Non sfugge come la criticità in questione potrebbe seriamente limitare la meta auspicata –: quali siano lo stato attuale del rapporto tra l'ENAV e l'aeronautica militare relativo al trasferimento del controllo della navigazione aerea dell'aeroporto Catullo di Verona dall'Aeronautica militare all'ENAV, nonché gli eventuali interventi di armonizzazione tecnica tra i diversi strumenti di controllo nonché i presunti costi.

 

 

Nel frattempo, a fronte di un quadro di tutele ambientali ed ai cittadini che tardano a realizzarsi (VIA, VAS, Piano di Rischio, Rischio terzi e isorischio) i media riportano le operazioni in corso, da parte del fondo F2i di Vito Gamberale e della Save di Enrico Marchi di allargare il controllo su altri scali. tra cui anche il Verona Catullo. Le difficoltà nel rifinanziare i voli e di ricapitalizzare le perdite dei gestori aeroportuali partecipati dalle amministrazione pubbliche, in epoca di spending review, rende particolarmente attraenti.

Probabilmente anche, o sopratutto, con Valutazione di Impatto Ambientale in corso d'opera ed imminente raddoppio orario della capacità/pista. 26 luglio 2013