Aeroporto Verona, ANAC indaga sulla vendita Catullo - SAVE

Altri incroci azionari tra società di gestione aeroportuali sono in corso. La notizia risale al 20 marzo 2017 quando l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), ha comunicato all'Osservatorio Trasporti - Onlit, l'apertura di una istruttoria riguardante la procedura di vendita di una parte della Catullo SpA a SAVE di Venezia. Lo scenario ipotizzato dagli analisti è quello di una operazione finanziaria non rispettosa della normativa sulla concorrenza e le partecipazioni pubbliche. In aggiunta, l'operazione non sarebbe stata valutata in una sorta di piano industriale condiviso del futuro dell’aeroporto.

Nel Belpaese oltre alla crisi e alle politiche di accorpamento tra aerolinee anche il settore aeroportuale non è, da tempo, immune a incorporazioni tra gestioni di scalo. Tra le amministrazioni dei 48 scali del Piano nazionale Aeroporti (PNA) le società coinvolte sono sempre di meno. Se in Toscana gli scali di Pisa (SAT) e di Firenze (AdF) sono diventate la "Toscana Aeroporti", in Lombardia, SACBO (Bergamo) e SEA (Linate e Malpensa) stanno completando una operazione di incorporazione.

E' in corso anche una iniziativa avvolgente di ADR (Ciampino e Fiumicino) sulla SAVE che controlla Venezia e Treviso oltre alla citata Catullo di Verona. Altri incroci azionari/proprietari cerano di ridurre il numero dei bacini aeroportuali in gestione.

La cessione della Catullo SPA e/o acquisizione da parte di SAVE e la relativa "istruttoria" ANAC è un caso isolato o, invece, anticipa ed evoca altrettante indagini sulla correttezza delle operazioni realizzate, quelle in corso e di quelle in prospettiva? L’Autorità Nazionale Anticorruzione, e l’Osservatorio Trasporti stanno vigilando e valutando se il processo di "liberalizzazione" realizzato e quello in corso possa - in taluni casi - costituire una operazioni finanziaria lesiva delle norme sulla concorrenza ...e ...in contrasto con le attuali leggi. 27 Marzo 2017