L’iter processuale si è concluso. Era da tempo risolta anche l’analisi investigativa dell’ANSV e della Procura oltre alle ricostruzioni espresse dai consulenti di parte.
Nessuno ha mai, o ancora, focalizzato lo scenario del contromano come l’ipotesi principale e scatenante della dinamica incidentale. Il contromano, una scelta operativa che poteva essere identificata come una prassi comportamentale per taluni aeromobili in movimento dal piazzale ovest – ATA, e decisiva nella mattinata del 8 ottobre 2001, non ha trovato spazio nella Relazione Finale dell’ANSV. Per quale ragione?
Per quale ragione la violazione deliberata di percorrere R 6 in contromano non è stato verificato? Ecco il punto chiave. La convinzione di Aerohabitat – derivata dalla scrupolosa ma semplice e meccanica analisi della documentazione disponibile ed agli atti - è quella più volte espressa. E’ stata una violazione consapevole dell’equipaggio del Cessna a innescare la catena degli eventi di quella mattinata di nebbia, inefficienze, carenze e tragedie. Nella documentazione “Linate 2001,un flop investigativo, una scomoda evidenza” on line su www.aerohabitat.org le evidenze sono state a lungo descritte.
Per concludere quanto abbiamo analizzato aggiungiamo una serie di interrogativi all’aria, messaggi all’aria che in aviation possono essere ricondotti al trasmitting blind. Una sorta di “messaggi in a bottle” nel vasto e profondo mare dell’informazione,delle notizie che galleggiano a lungo prima che qualcuno le possa recuperare e raccogliere.
Prima o poi.
E, infine, interpretarle.
1) Il contromano, come atto deliberato e consapevole, è stata valutato?
2) Se è stato verificato, per quale ragione non c’è traccia nella Relazione finale ANSV?
3) Come mai non sono stati verificati i tempi di rullaggio?
4) Chi ha deciso che le investigazioni non dovessero contemplare il contromano?
5) Per quale ragione le investigazioni non hanno contemplato l’analisi degli standard internazionali?