giovedì 23 ottobre 2008 12:24 Età: 16 yrs

Catullo, una ulteriore interrogazione sullo scalo

Categoria: Verona, Safety Security , Ambiente, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

 

Lo scalo di Verona Catullo è spesso in vetrina. Non solo per l’incremento del traffico aereo registrato negli anni recenti. Lo è anche per i piani di allargamento del sedime e per il potenziamento dell’infrastruttura dello scalo. E’ divenuto il secondo scalo del nordest dopo Venezia Tessera. Ma è anche in primopiano per le questioni territoriali proposte e spesso anticipate dal sito http://vivicaselle.blogspot.com/ .

 

Lo scalo ed i Comuni limitrofi (Sommacampagna, Villafranca e Verona) sarebbero inoltre interessati alla realizzazione e/o completamento delle tutele ambientali (V.I.A., V.A.S., le nuove rotte di decollo dalle piste di volo, la definizione delle zone destinazione d’uso A, B e C per l’impatto acustico e, non ultime, per le conformità infrastrutturali (Piano dei Rischio Terzi, ecc.) disposte da ENAC e dai competenti organismi internazionali (ICAO; EU, ecc.).

 

Questa nota, tuttavia, rimanda ad altro, ad una interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Paola Binetti e riguarda, da un lato, la sicurezza (non si inquadra tuttavia se il riferimento sia generalizzato o specifico su secutity e/o safety aeroportuale).

 

Dall’altro gli interrogativi posti concernono l’ipotesi di fusione con Montichiari e le sue conseguenze.

 

 

“Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 

Per sapere:

 

- se, nell'ambito della nuova organizzazione dell'aeroporto 'Valerio Catullo' di Verona, che è stata delineata dalla Dirigenza, con prospettiva di sviluppo delle attività di trasporto passeggeri e merci, saranno implementati e in quale forma i sistemi di sicurezza;

 

- se il delineato programma di sviluppo delle attività aeroportuali sarà attuato nel rispetto dei livelli occupazionali e della tutela dei diritti dei dipendenti e della dirigenza amministrativa e tecnica, alla quale si deve l'attuale, elevato grado di efficienza delle strutture considerato che preoccupa, infatti, il personale e la dirigenza l'ipotesi che, nell'ambito della preannunciata fusione di alcune attività tra gli aeroporti di Verona e di Brescia possano essere definite riduzioni di quadri e accorpamenti che porterebbero ad un dimensionamento di dirigenti di elevata professionalità che hanno studiato ed avviato le implementazioni delle attività aeroportuali, soprattutto nel settore della sicurezza, che sono parte essenziale nel nuovo progetto di sviluppo e che tale contraddizione è oggi causa di tensioni che potrebbero portare a un consistente contenzioso certamente con gli effetti negativi sull'immagine dell'azienda".