mercoledì 08 luglio 2009 09:06 Età: 15 yrs

ENAC, birdstrike e BCU aeroportuale

Categoria: Impatto volatili, Incidenti aerei, Piani di rischio, Aerolinee, Comitati , Aeroporti, Safety Security , Archivio, Dossier

 

Dopo l’autorevole sintesi sulle urgenze associate al birdstrike disponibili sul sito www.birdstrike.it, con le argomentazioni utili alla predisposizione della matrice risk assessment per fronteggiare l’impatto volatili:

 

-  “è però essenziale disporre sia di una banca dati aeroportuale, quanto più accurata possibile, sia di un database nazionale che raccolga dati sul lungo periodo (venti/trenta anni), sia di una politica di identificazione delle specie impattate. Questa è la ragione dell’enfasi posta dagli specialisti sulla necessità del reporting continuo di tutti gli impatti e sull’esatta identificazione delle specie coinvolte. Accurati ed aggiornati database, così come lo studio degli andamenti degli impatti, consentiranno inoltre di modificare, se necessario, i valori arbitrari posti a base della matrice.

 

- L’applicazione pratica di matrici di rischio in Italia è però resa difficoltosa dalla dimensione del database nazionale (la raccolta sistematica dei dati è iniziata nel 2002) e dalla mancanza, che si auspica possa essere presto colmata, di una normativa specifica in materia;

 

interviene anche ENAC.

 

Ecco ora, anche a seguito delle quattro Raccomandazioni emanate il 10 aprile dall’ANSV dopo la conclusione dell’inchiesta relativa al “bird strike” di Fiumicino del 7 luglio 2007 (Boeing 767-432ER), l’ENAC sostenere la necessità di insediare, almeno su taluni scali, una “BCU (Bird Control Unit, NdR) alla quale assegnare compiti esclusivi di controllo e di allontanamento volatili come peraltro già raccomandato dalla Circolare APT-01°”.

 

Una buona notizia quindi, anche se non è altro ché una delle disposizioni ENAC, già nota, anche se non del tutto operativa.

 

In aggiunta l’ENAC sostiene anche che “provvederà a sensibilizzare, attraverso il Bird Strike Committee Italy e le proprie strutture periferiche, gli operatori affinché gli equipaggi segnalino tempestivamente al fornitore del servizio traffico aereo attivo all’aeroporto la presenza di uccelli od altra fauna selvatica”.

 

L’ENAC con l’emanazione del” Follow-up Action on Occurrence Report - FACTOR n. 3/2009 Rev.0” ritiene lo status della questione “volatili” comunque ancora aperta.

La  pubblicazione costituisce la risposta ENAC – viene rilevato – “iniziale ad ogni Raccomandazione di sicurezza fatta dall’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo. Lo status “APERTO” o “CHIUSO” indica il completamento o meno di tutte le azioni ritenute necessarie dall’ENAC in risposta alla Raccomandazione”.

La questione “volatili” è quindi ancora aperta.

 

Aerohabitat, mentre rimanda gli interessati alla lettura delle risposte ENAC alla Raccomandazioni di Sicurezza ANSV, sottolinea comunque la necessità di risposte maggiormente concrete e dirette per fronteggiare quello che da tempo, soprattutto su alcuni scali del Paese, rappresenta un allerta permanente.

Una delle “aviation topics” della “Aerohabitat Safety Alert List”. 


Files:
ENAC_-_Factor_03_2009.pdf