lunedì 26 ottobre 2009 08:39 Età: 15 yrs

Sviluppo aeroportuale, pagano ancora i passeggeri

Categoria: Aeroporti, Aerolinee, Std ICAO ENAC, Comitati

 

E’ possibile sostenere che gli aeroporti italiani debbano pianificare il loro sviluppo e a investire su standard di servizio di livello europeo e che il finanziamento avvenga a carico dei passeggeri? Adusbef e Federconsumatori affermano, infatti, che sia stata annunciata una stangata tariffaria per i passeggeri.

Un costo capite di 40-50 euro l'anno per gli utenti dei grandi aeroporti.

 

Il criterio tariffario sarebbe pari ad un incremento base di un 1 euro a passeggero per gli aeroporti che hanno la concessione totale, di 2 euro per gli aeroporti che hanno un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri, di 3 euro per scali sopra i 10 milioni di passeggeri.

Assaeroporti è ovviamente favorevole al decreto ministeriale, rafforzando il discorso, sollecitando incrementi nel sistema tariffario dell’handling degli scali della Penisola.

Ritenuti di un quinto inferiore alla media degli aeroporti europei.

EasyJet, compagnia aerea di voli low cost, sull’altro fronte, uno tra i tanti vettori interessati agli aumenti di handling, ha manifestato la propria contrarietà all’aumento delle tariffe aeroportuali.

ASSAEREO, l’Associazione Nazionale Vettori e Operatori del Trasporto Aereo ha, anch’essa espresso preoccupazione per il generalizzato aumento delle tariffe aeroportuali previsto dal Decreto firmato dal Ministro dei Trasporti ed attualmente allo studio del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

Ecco quindi che all’incremento delle tariffe pagate dai viaggiatori si associano quelle a carico delle aerolinee.

In un periodo di crisi, potrebbero, infatti, compromettere da un lato il recupero dei passeggeri persi nella recessione e, dall’altro, di rilancio del traffico aereo, sostengono i diretti interessati (rappresentanti dei consumatori/passeggeri e delle aerolinee).

Altri interrogativi, comunque, riguardano il piano di investimenti aeroportuali: non potranno essere avviati prima di due e tre anni, quindi le extra tariffe del 2010 e 2011 sarebbero incassate senza produrre alcun risultato immediato e diretto.