mercoledì 18 agosto 2010 08:40 Età: 14 yrs

Catullo, Villafranca avvia il Piano di Rischio, ma non basta

Categoria: Verona, Std ICAO ENAC, Piani di rischio, Comitati , Aviation topics

 

I primi passi verso il Piano di Rischio Comune sono stati avviati anche a Villafranca di Verona.

Il quotidiano "l'Arena" ed il solito puntuale sito di Vivicaselle ovvero http://vivi-caselle.blogspot.com/  hanno commentato sull'adozione, nel piano urbanistico comunale della normativa che dovrebbe vincolare le aree prospicienti alle piste di volo.

Limitare il rischio in caso di incidenti aerei, che in oltre l'80% degli eventi avvengono presso le piste - sono i fuoripista identificati come veeroff, undershoot e overrun - prima o poi diventerà anche in Italia una misura preliminare e fondamentale per l'attività aerea e la coesistenza con la comunità ed il territorio circostante.

 

L'individuazione delle tre aree, qualificate come A, B e C, localizzate tra Caluri e la zona industriale della città, tuttavia riguardano solo la fase di atterraggio per la pista 04 e per i decolli dalla pista 22. Quindi lungo la procedura ILS di avvicinamento alla 04 e sottostante ai decolli dalle 22 (con relativa virata).

Secondo quanto sostenuto dal quotidiano l'Arena il 12 agosto 2010, "il Piano di rischio aeroportuale per la testata sud del Catullo, in territorio di Villafranca, è stato approvato dalla giunta, dopo quattro mesi di lavoro, e trasmesso dai tecnici del Comune ai funzionari dell'Ente nazionale aviazione civile (Enac)".

 

Toccherà ora ai Comuni di Sommacampagna e Verona completare l'opera del Piano di Rischio della pista per la parte nord della pista.

Rimangono tuttavia aperte le questioni correlate alla piena esecutività dei vincoli edificatori.

Quanti caseggiati saranno interessati ad eventuali restrizioni e demolizioni?

 

L’esposizione al rischio aeronautico, com'è noto, è legato alla tipologia delle operazioni di volo, alla tipologia di aeromobili, alle caratteristiche tecniche-operative della pista di volo, alla tipologia del traffico aeroportuale, ma è solo l’art. 715, con la valutazione di rischio delle attività aeronautiche a rendere attuativo il Piano di Rischio.

Ebbene, ecco l'interrogativo, il volume di traffico del Catullo, secondo le disposizioni ENAC,  determina l'integrale adozione del Piano di Rischio a tutela del territorio e della comunità limitrofa?