mercoledì 10 febbraio 2010 09:09 Età: 14 yrs

Orio al Serio, il vademecum del Comitato dei cittadini

Categoria: Bergamo, Aeroporti, Aerobasi, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Imp. acustico, Impatto volatili, Piani di rischio

 

I cittadini del Comitato Aeroporto di Bergamo Orio al Serio, lo scorso 4 febbraio 2010, sostenendo "siamo stanchi e non viviamo più. O le cose cambiano, e vengono applicate le leggi già esistenti, altrimenti procederemo con manifestazioni di protesta oltre a iniziative legali" hanno messo reso disponibile sul loro sito www.comitatoaeroportoorio.it .

 

La nota, che proponiamo riassume le iniziative adottate e le progettualità in cantiere, rappresenta in cinque punti una sorta di attività che potrebbe costituire un promemoria, un vademecum per i cittadini residenti nell'intorno di altri aeroporti, alle prese con le stesse problematiche.

 

 Punto 1: CHI SIAMO, PERCHE’ PROTESTIAMO

 

 

Siamo cittadini di alcune zone di Bergamo e Comuni limitrofi che si riconoscono nel Comitato aeroporto di Bergamo, associazione apolitica che da anni si batte contro lo sviluppo incontrollato dello scalo di Orio al Serio. Siamo esasperati e stanchi di vedere sistematicamente, da 20 anni a questa parte, conculcati i più elementari diritti alla salute, alla sicurezza e alla vivibilità del territorio in cui abitiamo.

 

Abbiamo profondo rispetto della legalità: osserviamo le leggi, siamo convinti che esse debbano essere rispettate da tutti e che coloro che ci amministrano debbano quindi garantirne l’osservanza. Riconosciamo l’importanza che l’aeroporto di Orio al Serio ha per l’economia locale, ma la sua dimensione deve essere compatibile con il territorio. E’ incontestabile che lo sviluppo dello scalo, fuori da ogni regola, permesso e sostenuto da tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi anni:

 

• viola palesemente prescrizioni regionali e prefettizie ed anche normative comunitarie;• ha incrementato illegalmente il traffico dei voli diurni ( da 45.548 voli nel 2003 a 64.390 nel 2008) non essendo state ottemperate le prescrizioni previste dal Decreto Ministeriale del 4-11-2003 n. 677 il quale subordina lo sviluppo dell’aeroporto, in particolare, alle seguenti condizioni:

 

• individuazione delle zone di rispetto aeroportuali A,B,C

 

• aggiornamento almeno biennale delle predette zone di rispetto aeroportuali

 

• in caso di abitazioni comprese nella zona di rispetto C, obbligo di fornire, gratuitamente, altra abitazione, in diversa area, di pari valore o superiore, che riscuota la piena soddisfazione dei proprietari interessati.

 

• per la abitazioni comprese nella zona di rispetto B, facoltà del proprietario dell’immobile di chiedere l’assegnazione gratuita di una nuova abitazione di pari valore o superiore in altra zona.

 

• per le zone di rispetto A e B obbligo, in ogni caso, di porre gratuitamente in opera infissi antirumore ed impianti per il condizionamento estivo in tutti gli edifici.

 

• agisce illegalmente per quanto riguarda i voli notturni, in quanto il DPR 576/1999 subordina l’attività notturna alla individuazione delle zone di rispetto aeroportuali.

 

• non opera in piena trasparenza sui dati relativi al rumore e all’inquinamento

 

• non adempie alle prescrizioni relative alla sicurezza in quanto non esiste il Piano di rischio esterno all’aeroporto né sono state effettuate Prove di simulazione della Protezione Civile che, come da prescrizione prefettizia avrebbero dovuto svolgersi nell’autunno del 2007.

 

Nonostante le dichiarazioni ufficiali dei politici locali, temiamo un ulteriore incremento del traffico perché sono stati stanziati da SACBO 60 milioni di euro per lo sviluppo della struttura aeroportuale, sono state rilasciate interviste da parte del management Sacbo nelle quali è inequivocabile l’intenzione di incrementare ulteriormente il traffico; Ryanair ha ufficialmente annunciato l’istituzione di nuove rotte; sembra che l’intera classe politica locale non voglia lasciarsi sfuggire le occasioni dell’Expo 2015 e della realizzazione del Polo del lusso, centro polifunzionale che dovrebbe portare a Bergamo consumatori da tutta Europa.

 

 

Punto 2: COSA E’ STATO FATTO FINORA

 

 

Abbiamo sottoposto il nostro problema all’attenzione delle Amministrazioni locali e della stampa.

 

Abbiamo avuto tre incontri: uno con il Prefetto e due con il Sindaco di Bergamo.Il Prefetto nella riunione del 15 dicembre 2009 ha convenuto che l’Aeroporto ha ormai raggiunto la piena saturazione e non ha più ulteriori possibilità di crescita; inoltre ha auspicato che il management SACBO cerchi nuove sinergie con altri scali con minori problematiche ambientali. Ha promesso infine di affrontare questa tematica con le Amministrazioni pubbliche e gli organismi interessati.

 

Il Sindaco di Bergamo, dopo una prima riunione interlocutoria nella quale si è impegnato ad acquisire elementi e dati, nell’incontro del 27 gennaio 2009 ha dichiarato che le problematiche ambientali e di sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio non possono essere ignorate. Pertanto si è impegnato a chiedere il blocco di ogni ulteriore allocazione di slot, fino a quando non saranno applicate le prescrizioni ministeriali previste dal VIA in ordine alla definizione delle zone di rispetto aeroportuali.

 

Il Sindaco ha inoltre dichiarato la propria volontà di discutere i vari aspetti del problema aeroporto in una riunione aperta alla partecipazione di tutti i soggetti istituzionali ed economici interessati, coordinata dal Prefetto di Bergamo.

 

Siamo in attesa di essere ricevuti dal Presidente della Provincia e dal Vescovo di Bergamo, sulla base dell’impegno verbale assunto dagli stessi in occasione degli Stati generali della Provincia del 29 novembre 2009.

 

La stampa locale ha riservato poco spazio alla nostra protesta, preferendo enfatizzare sviluppo ed importanza economica dell’aeroporto di Orio al Serio.

 

La stampa nazionale, non ha mai pubblicato le nostre lettere in cui si chiedeva di dare visibilità al grave problema di una parte consistente della città.

 

In questi mesi ci siamo resi conto di quanto sia difficile avere accesso agli organi di informazione e sostenere una battaglia in difesa di salute, sicurezza e legalità da parte di comuni cittadini.

 

 

Punto 3: I NOSTRI OBIETTIVI IRRINUNCIABILI

 

 

Per troppo tempo ci siamo accontentati di promesse puntualmente disattese; ora non ci bastano più le dichiarazioni di intenti, perché la vita nei nostri quartieri è diventata invivibile.Chiediamo all’intera classe politica certezze sul nostro futuro, scadenze precise per l’applicazione di leggi che già esistono e sono state finora disattese.

 

Alla luce di tutto questo, consideriamo irrinunciabili i seguenti punti:

 

° cessazione immediata dei voli notturni ad eccezione di quelli di Stato, di emergenza e sanitari° riduzione immediata dei voli diurni, stante l’inosservanza delle prescrizioni del Decreto Ministeriale del 4-11-2003 n. 677 nei limiti del traffico aereo del 2003 pari a 45.548 voli (decolli ed atterraggi).

 

• ridimensionamento del Piano di sviluppo aeroportuale, per renderlo compatibile con la vivibilità del territorio, in particolare delle aree residenziali;

 

• definizione delle curve isofoniche, indispensabili per i piani urbanistici;

 

• definizione degli intorni aeroportuali, realistica ed aggiornata;

 

• diversificazione delle rotte con l’utilizzo effettivo della testata preferenziale per i decolli in direzione Est;

 

• piano di rischio aeroportuale e scelte più attente alla sicurezza delle aree sorvolate;• efficace rete di monitoraggio per il rumore e la qualità dell’aria e divulgazione dei dati analitici rilevati;• studio epidemiologico sulla salute dei cittadini.

 

 

Punto 4: INIZIATIVE LEGALI

 

 

A livello legale, abbiamo deciso di procedere con:

 

- Diffida al Sindaco di Bergamo, quale responsabile della salute dei cittadini- Esposto alla Procura, perché accerti eventuali responsabilità perseguibili a termini di legge- Eventuali denunce ed esposti nei confronti di tutte le autorità ed organismi preposti all’attuazione delle prescrizioni di legge

 

- Ogni ulteriore azione giudiziale tesa a far rispettare le norme di legge violate dell’aeroporto di Orio al Serio ed a chiedere il risarcimento dei danni subiti dai cittadini

 

 

Punto 5: INIZIATIVE DI PROTESTA

 

 

A seguito dell’Assemblea svoltasi il 27 novembre 2009, in febbraio si convocherà una seconda RIUNIONE dei vari Comitati sorti sul territorio, per definire una strategia comune e le modalità di una MANIFESTAZIONE DI PROTESTA che avrà luogo ai primi di marzo.