martedì 27 luglio 2010 09:39 Età: 14 yrs

Urbe, futuro city airport, un incidente e le compatibilità ambientali

Categoria: Aeroporti, Aviation topics, Aviazione G., Elicotteri, Comitati , Std ICAO ENAC, Piani di rischio, Ambiente, Dossier, Archivio

 

L'aeroporto di Roma-Urbe è stato inaugurato nel 1928. Nell'arco di oltre ottanta anni sta passando da base per idrovolanti ad un city airport metropolitano.

La pista 16/34 ha una lunghezza di poco superiore a 1000 metri ma il potenziamento dello scalo ha previsto una dimensione ben maggiore. Probabilmente con una rotazione dell'orientamento della stessa. L'ansa del Tevere ed i palazzi e le abitazioni limitrofe non ne permettono il semplice prolungamento.

 

Con le politiche associate al nuovo sistema aeroportuale del Lazio, con i vincoli su Ciampino e l'apertura di Viterbo è sorta l'urgenza e la necessità di disporre una pista in città.

L'ENAC, nell'ambito del piano di finanziamento degli aeroporti minori ha appena stanziato 4.5 milioni di euro, altri sono stati programmati.  

 

L’ANSV ha intanto avviato  una investigazione a seguito di un  incidente avvenuto il 24 luglio (verso le 12.00) su un aeromobile PA-34-200T marche I-PGAD: in atterraggio touch and go per RWY 34 avrebbe toccato senza carrello. Nessun conseguenza per i piloti.

Urbe tuttavia non è solo un progetto City Airport. Sarà anche eliporto, ha previsto attività di elicotteri, aerotaxi, aeroclub e business aviation.

 

Uno studio di prefattibilità per il Piano di Sviluppo dell'Aeroporto dell'Urbe, con una pista 1.400 x 23 avrebbe verificato della stessa compatibilità ambientale (rumore e atmosferico?) e coesistenza con il territorio.

Sono interventi che sono indubbiamente utili ad incrementare il livello di sicurezza degli scali, ad ammodernizzare e mettere a norma gli standard infrastrutturali ICAO ed ENAC, a permettere infine l'incremento dei voli e dell'attività aerea in genere, ma potranno risolvere anche i vincoli del Piano di Rischio aeronautico?