mercoledì 10 agosto 2011 06:52 Età: 13 yrs

Master Plan aeroportuale di Malpensa, tra osservazioni a chili e analisi fondate

Categoria: Aeroporti, Malpensa, Altri scali, Aerobasi, Archivio, Dossier, Ambiente, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio

 

Servirebbe un salto di qualità nell'analisi e nel confronto

Come finirà? Certo, la maggior parte delle osservazioni presentate e inoltrate in riferimento alla richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi dell’art.26 del d.lgs. 152/06 e s.m.i. relativa al nuovo Master Plan dell’Aeroporto di Milano Malpensa presentato da ENAC/SEA, saranno allegate al documento conclusivo che autorizzerà o, in alternativa, chiederà aggiunte, precisazioni e chiarimenti. Ma potrà anche esprimere una valutazione, parere negativo all'intero progetto.

 

Quale incidenza potranno avere queste osservazioni? Quale autorevolezza e congruenza potranno assumere nel contraddittorio, nell'analisi comparata dei tanti ambiti elaborati dal suddetto MasterPlan?

 

Certo la scelta di allargare all'intera cittadinanza l'elaborazione di singole osservazioni, peraltro si suppone sottoposte ad un qualche filtro selettivo di opportunità, ad esempio, avrebbe consentito alle sole associazioni ambientaliste e dei cittadini l'inoltro di oltre 2600 osservazioni solo sui danni ambientali. E' senza dubbio una grande e vasta manifestazioni di confronto democratico e di intervento diretto di singoli cittadini, probabilmente interventi a 360°, ma quanto sono o saranno pertinenti al dibattimento in corso?

 

Aerohabitat ha potuto visionare ed analizzare numerose di queste osservazioni. Le attese sono state deluse. Spesso non inquadrano tecnicamente le questioni alle quali fanno direttamente riferimento.

 

Non sono pertinenti anche quando pretendono di evidenziarne le criticità e le inadeguatezze, Con risultati, secondo Aerohabitat, del tutto contraddittori. Anche quando trattano tematiche spinose e determinati quali la salvaguardia del territorio, dell'ambiente e la qualità/la salute dei cittadini. Anche quando pretendono di svelare la criticità acustica, atmosferica. Anche quando considerano e focalizzano l'incremento la questione delle questioni. L'allargamento del sedime aeroportuale e la costruzione della terza pista.

 

Ma perché il dibattimento sul MasterPlan non raggiunte il livello "tecnico", lasciando sullo sfondo demagogie e populismi di parte, una dimensione più appropriata e naturale?

 

Un scenario che prelude alla soluzione alla discriminazione e superamento delle criticità insorte e/o evidenziate? Aspre, frontali e rigorose. Se a London Heathrow sulla terza pista non si trova una soluzione o un compromesso si progetta uno nuovo scalo altrove. Magari ad est del Tamigi. Altre soluzioni sono trovate. Da Francoforte a Parigi a Vienna a Monaco di Baviera. Anche in aree sottoposte a vincoli naturalistici ed ambientali a denominazione EU.

 

Nel BelPaese un reale confronto tra le parti non si realizza anche per responsabilità dei proponenti. Nel caso i responsabili sono anche ENAC e SEA. Non hanno sviluppato una sensibilità, una cultura, una tradizione di piena trasparenza e confronto franco e chiaro con il territorio circostante alle piste di volo. Avviene anche in questo caso?

 

Lo ha evidenziato il documento e le osservazioni proposte dal Comune di Somma Lombardo.

Aerohabitat lo propone all'attenzione degli interessati, in attesa di approfondire ed intervenire ulteriormente sullo spinosissimo dilemma legato al futuro di Malpensa.

Comunque sia un crocevia del sistema della rete aeroportuale del sistema Italia.


Files:
Somma_Lombardo_-_OSSERVAZIONI_MasterPlan_MXP.pdf