giovedì 08 dicembre 2011 14:04 Età: 12 yrs

Voli low cost, co- marketing e volumi di traffico alterato

Categoria: Aeroporti, Low cost, Convegni, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Da Lussemburgo ad Amsterdam, via Venezia, costa meno del treno diretto

E' assurdo, è inconcepibile ma sopratutto è costoso. Sono costi sostenuti/finanziati dalle Regioni del BelPaese. Sono il risultato degli accordi di co - marketing sottoscritti con vettori low cost. Recentemente anche con talune aerolinee regolari.

Un fatto recente serve ad esemplificare quello che avviene quotidianamente e che sta narcotizzando il sistema aviazione del BelPaese. Che ha determinato in tempi brevissimi l'esplosione dei volumi di traffico di alcuni aeroporti periferici e marginali, ma anche di scali strategici.

 

Una coppia di passeggeri con una tariffa procapite di circa 35 euro per un volo andata ritorno Venezia Lussemburgo. Da questa località, dopo alcuni giorni dovevano prendere il treno per una visita di 24ore ad Amsterdam, ma il costo di 125 euro andata/ritorno ha favorito una scelta di minor costo per lo coppia. Sono tornati a Venezia e con un biglietto low cost sono volati ad Amsterdam.

 

Risultato?

Hanno risparmiato e lo scalo di Venezia ha aggiunto altri quattro passeggeri al computo del traffico annuale.

Quanti sono i passeggeri che volano up and down dall'Europa all'Italia per aggirare voli o viaggi via treno est ovest tra scali aerei del vecchio Continente? Non siamo forse dinnanzi a volumi di traffico artificiosi? Gonfiati da politiche dei voli alterato da un sistema di incentivi di marketing controproducente?“ Magari tarato e funzionale al numero dei voli quotidiani e dei volumi di passeggeri movimentati?

 

Ma chi sostiene, localmente questi costi di marketing? Sono procedure e accordi trasparenti ed alla luce del sole?

Quali sono i soggetti "regionali", le società partecipate che attivano questi accordi con i vettori aerei.

Certo quando  i dati periodici dei volumi di traffico complessivi e per singolo aeroporti registrano, come nel mese di ottobre 2011, 13.160.604, con un incremento del 3,4% sullo stesso mese del 2010, quale sintesi dovremmo trarre?

 

Essere soddisfatti, senza se e senza ma, o interrogarsi sulla realtà di questi dati di traffico prefigurando un costo sociale insostenibile dalla finanze del BelPaese, nonostante le basse tariffe pagate dall'utente?