martedì 28 giugno 2011 06:43 Età: 13 yrs

Dopo 9 mesi … ANSV ancora non ha … figliato !

Categoria: Aviation topics, Cpt Dentesano, "Cold Case" , Aerolinee, Std ICAO ENAC, Human factor, Incidenti aerei, Dossier, Archivio

 

Considerazioni del Com.te Renzo Dentesano

Nove mesi son trascorsi da quel 24 Settembre 2010 quando l’Airbus A. 319 di WindJet s’è schiantato al suolo, toccando terra ben prima della pista 07 dell’aeroporto di Palermo Punta Raisi, senza fortunosamente causare vittime, ma soltanto alcuni feriti e contusi tra i passeggeri ed i membri dell’equipaggio.

 

L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, quell’ente pubblico indipendente (ma con l’obbligo di riferire alla presidenza del Consiglio ed alle competenti Commissioni parlamentari) che dovrebbe, anche con le sue raccomandazioni di sicurezza, provvedere all’opera di prevenzione degli incidenti dell’Aviazione Civile nazionale attraverso il sollecito accertamento delle vere cause alla base di tale evento, ancora non ha pubblicato un doveroso rapporto provvisorio od intermedio sullo stato dei lavori.

 

Invero, a nove mesi dall’accaduto, non è dato di poter conoscere (e soprattutto di poter provvedere) alle necessarie azioni correttive in merito alle cause ed alle condizioni che hanno consentito o favorito un tale avvenimento, risoltosi senza perdita di vite umane solamente … per opera d’un fato benigno !

 

Intendo dire che fino a quando non saranno tecnicamente appurate le cause e le condizioni che hanno consentito lo svilupparsi di quella catena di concomitanze di diversi fattori negativi, che parrebbero esser stati determinanti nella produzione dell’evento, quello stesso caso o uno molto simile potrebbe ancora ripetersi su quell’aeroporto particolare o su altri aeroporti con un aeromobile simile o anche diverso. Né è dato sapere se sia stato quanto meno corretto quel disservizio (per fortuna non esiziale) che ha caratterizzato il mancato o tardivo intervento dei mezzi di soccorso e di salvataggio dell’aeroporto di Punta Raisi, così come denunciato da diversi occupanti di quel volo.

 

In effetti, se nulla è stato corretto finora, sia per quanto attiene l’organizzazione dell’Aviazione Civile, la gestione aeroportuale, la Compagnia Aerea dell’aeromobile incidentato, le assistenze tecniche al volo ogni-tempo necessarie su di un aeroporto dalle caratteristiche tecniche peculiari e così via dicendo, mi preoccupo di rimarcare che le investigazioni tecniche e le relative conclusioni dovrebbero essere molto più sollecite nel raccomandare quelle azioni correttive che sembrano chiaramente individuabili.

 

Infatti, non è sempre così agevole che il teatro d’un incidente sia così facilmente ispezionabile ed abbia conservato pressoché intatti tutti gli elementi esterni ed interni che hanno concorso all’accadimento del fatto, incluse le condizioni meteorologiche e le registrazioni ben documentate di tutti i parametri umani e tecnici che contraddistinguono questo incidente.

 

È dunque chiaro che più di qualcosa va corretto e che ciò andrebbe fatto nel più breve tempo possibile. Ed invece …

Invece, son trascorsi 9 mesi, il tempo impiegato da una gestante per dare alla luce un proprio figlio, e si prospetta, pressoché inevitabilmente (ferie estive !) che ne passeranno almeno altrettanti di mesi quanti sono la normale gestazione per la filiazione di un’asina (un anno !).

E poi, e poi speriamo che anche il tempo di svezzamento del “frutto dell’asina” non richieda altrettanto tempo (sei mesi !).