lunedì 25 luglio 2011 06:04 Età: 13 yrs

A Linate l'impatto acustico, nonostante il calo dei voli, persiste e il Tribunale sentenzia per 750mila euro

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Ma il danno "aereo" non riguarda forse anche altri scali?

Una nota apparsa su la "Repubblica" di venerdì 22 luglio riporta in primo piano le problematiche acustiche generate dai decolli di Linate: " Troppo rumore, Linate condannato 750mila euro agli abitanti di Segrate" alla quali rimandiamo gli interessati. Il giudice ha sentenziato il risarcimento di 750mila euro per 27 cittadini ricorrenti, abitanti nella frazione di Redecesio di Segrate.

 

Lo stress sopportato, il disagio, il sonno interrotto, l'urgenza di insonorizzare parti murarie e serramenti sono stati oggetto della sentenza che condanna Enac, Ministero dei Trasporti e Sea .

 

Il giudice identifica nella "lesione dell’integrità psicofisica degli attori" e, in tal modo, ne ha riconosciuto il "danno non patrimoniale". La sentenza appare storica e pone una panoramica di considerazione riguardante non solo i cittadini sottoposti  al "rumore aereo" dei decolli, ma anche quelli che sopportano gli atterraggi. Che spesso registrano un impatto acustico superiore. Un rumore che somma quello dei propulsori a quello, crescente, anche nelle flotte aeree di quarta generazioni, del rumore aerodinamico.

 

Quest'ultimo prevalente nelle fasi di avvicinamento ed atterraggio.

 

L'impatto acustico prodotto dagli aeromobili e questa prima sentenza devono tuttavia  essere valutati anche sui tanti aeroporti del BelPAese nei quali i cittadini non hanno la possibilità di disporre dati acustici validati da reti di monitoraggio. Su dati periodici, rigorosi e sui quali è possibile avviare esposti e denunce per lo sforamento sonoro superiore a 60 e 65 Lva.