mercoledì 13 luglio 2011 06:27 Età: 13 yrs

Dal N.I.M.B.Y. al perché non altrove, magari in qualche altra Regione?

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Malpensa, Brescia, Aerolinee, Comitati , Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Imp. acustico

 

Tra sindromi sociali/comportamentali all'urgenza di una pianificazione territoriale

A. Zantomio - Decollo da Malpensa rdl 320

Come chiamarla? Intelligenza ecologica? Una delle possibili soluzione al problema di dove piazzare una terza o quarta pista, se non una infrastruttura aeroportuale complessiva,  o rappresenta solo un atto pilatesco?

 

Certo quanto riportato lo sorso sabato 2 luglio dal Corriere di Novara appare una notizia del tutto contraddittoria. Il Covest avrebbe sostenuto che una alternativa a Malpensa ed all'ipotizzato sviluppo potrebbe essere rappresentato da Montichiari.

 

Certo il Comitato Cambiarotta di Carpenedolo e gli altri Comitati di Cittadini dell'intorno della pista di Montichiari Brescia non l'hanno, sicuramente, presa bene.

Stiamo forse passando dalla sindrome "not in my back yard" alla, più utilitaristica, mettetela - la terza pista e/o un nuovo aeroporto - nel cortile/giardino di un altro. Ma, comunque, lontano da qui!

 

Certo se dovesse prendere piede e magari rafforzarsi, in parallelo alla concorrenza tra scali, anche una  competizione tra Comitati di Cittadini saremmo - come qualcuno sostiene - alla frutta.

 

E' già problematico trovare un equilibrio tra le esigenze dei Comitati dei cittadini dell'est e/o dell'ovest di una pista. Tra i residenti che vivono sotto le traiettorie di decollo e quelli sopportano i velivoli in atterraggio. Tra quelli che si beccano i voli diurni e quelli che sono contro i voli notturni.

 

La spinosa e legittima contrapposizione tra i Comitati riflette le medesime riflessioni avanzate dagli amministratori locali (municipi e Comuni), ma tutto deriva dalla irrisolta politica e pianificazione degli aeroporti del BelPAese.

Il raddoppio dei voli previsto al 2030 non può essere assorbito dalla identificazione e classificazione descritta tra aeroporti strategici, primari e complementari.

 

Le attuali infrastrutture aeroportuali devono commisurarsi agli standard ICAO/ENAC, ai Piani d i Rischio, al rilievo degli impatti ambientali e sociali. La loro potenzialità deve essere verificata. Probabilmente, già ora, con gli odierni scenari di traffico sono al limite, forse addirittura oltre su alcuni scali, occorre intervenire, con scelte e politiche che non possono essere proposte e/o risolte dai Comitati dei Cittadini.