martedì 12 luglio 2011 06:01 Età: 13 yrs

Sharàzàd al Salario

Categoria: ATC Batter, Aviation topics, Std ICAO ENAC, Human factor, Convegni, Ambiente, Dossier, Archivio

 

by ATC Batter

Safety: Bolla nazionale estiva o possibile contagio benefico?

Finalmente una ”voce” Nazionale. Della nostra Italia. E non solo per “salvarsi”. Ma per “salvare”. Pare proprio che la “safety” possa ritornare protagonista ed occupare il posto che le spetta. Prima dei costi. Prima della “capacity”. Prima dell’ambiente. Prima, comunque, in assoluto nel complesso contesto organizzativo del “Cielo Unico Europeo” che sta via via prendendo corpo.

La perplessità manifestata in proposito dall’amministratore delegato dell’ENAV Guido Pugliesi, intervenendo alla presentazione del Rapporto 2010 dell’ENAC, rappresenta in modo inequivocabile che le spinte impresse dall’Unione Europea per la riorganizzazione degli spazi aerei privilegiano in modo eccessivo la valenza economica (costi) e la produttività (capacity) senza dare, e riconoscere, la giusta importanza al fattore “safety”.

E’ un richiamo autorevole. Sarà ascoltato?

I rappresentanti nazionali delle varie realtà operative, tecniche e giuridiche impegnate nella progettazione e implementazione di questo importante progetto Europeo avranno la forza e la convinzione di contrastare un’eccessiva forzatura del tornaconto economico e del rendimento di un servizio essenziale, in termini di unità servite, relegando il fattore “sicurezza” ad una semplice necessità formale? Certamente nessuno nega il valore rivestito dalla “safety”. Ma oggi ciò che appaga di più è ridurre i costi, ridurre i tempi di volo e ridurre le separazioni per soddisfare una maggiore domanda e un maggiore rendimento economico. E poi, per il resto, c’è tempo. E c’è sempre la possibilità di rivalersi su chi avrebbe avuto il dovere di conoscere le criticità del sistema, disegnato su queste fondamenta, chiamandolo a rispondere in solido. Sentenze imperniate sulla “Posizione di garanzia” e sul “Profilo di responsabilità” hanno già fatto capolino, di recente. E in modo non poco eclatante.

Parlare di “sicurezza” e reclamarne la priorità equivale a giocare con il fuoco. E’ facile scottarsi. Ma se sai “giocare” riesci a dominarlo e domarlo. Prima dell’intervento dei pompieri. Certamente utili. Ma quando intervengono il danno è già stato provocato.

E’ auspicabile che l’autorevole citata sollecitazione alla “safety” non sia derubricata dai “tecnici” come semplice manifestazione proveniente da un “amministratore”. Ma, in questo caso, amministratore attento. Accorto. Come poche volte si è visto da noi.