giovedì 24 novembre 2011 06:31 Età: 13 yrs

Linate 2001, l'anomala localizzazione del TOBOGA, il magazzino bagagli

Categoria: Aeroporti, Incidenti aerei, Linate, Archivio, Dossier, Ambiente, Piani di rischio, Std ICAO ENAC

 

Dopo 10 anni, un processo chiuso, le responsabilità civili, un Cold Case

D'accordo, il caso è chiuso? Ma la questione deve davvero ritenersi del tutto archiviata? Non dovrebbe invece essere riaperto? Rileggendo alcuni stralci della perizia del CTU Mario Pica sembrerebbero riemergere - Aerohabitat lo aveva analizzato e proposto in varie occasioni -  riscontri alquanto rilevanti. Ingombranti.

Com'è possibile che l'investigazione tecnica ed il dibattimento processuale, a suo tempo, non abbiamo adeguatamente sviluppato almeno una questione?

 

Nella Relazione Tecnica datata 23 Aprile 2002, N. 40021/01 R.G. Mod. 21, PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il TRIBUNALE DI MILANO riguardante l'incidente aeronautico COLLISIONE IN PISTA tra Boeing MD 87 (volo SAS 686) e Cessna CITATION 525A (D-IEVX) Aeroporto di Milano LINATE 08 Ottobre 2001 si legge:

"L’aeromobile proseguiva il volo con un solo motore per alcuni secondi atterrando di nuovo in pista a circa 120–150 metri dalla fine pista e continuando la sua corsa in leggera derapata a destra attraverso la residua lunghezza di pista, la zona erbosa a ridosso di questa e il raccordo Romeo 5, fino a schiantarsi con il suo fianco sinistro contro un capannone aeroportuale adibito allo smistamento dei bagagli e posto alla estremità occidentale dell’aerostazione passeggeri, a circa 20 metri a destra del prolungamento della pista 36R e a circa 460 metri oltre la fine della medesima pista".

 

 

Nelle pagine seguenti viene inoltre riportato:

 

"Il capannone di smistamento bagagli posto all’estremità occidentale del piazzale  Nord e sul quale si abbatteva il Boeing MD87 dopo la collisione in pista era una costruzione in elementi prefabbricati e pilastri in cemento armato realizzata su progetto debitamente autorizzato dalla Direzione Generale dell’Aviazione Civile e che non prevedeva di interessare la superficie di limitazione ostacoli prescritta dagli standards ICAO. La parte del capannone direttamente interessata all’impatto costituiva lapiù recente aggiunta al fabbricato rettangolare che chiude a Nord il piazzale di sosta degli aeromobili e comprende l’aerostazione passeggeri, i moli di imbarco e gli uffici aeroportuali.

 

In occasione del collaudo della cartografia dell’aeroporto da parte di ENAV, sei anni dopo, emergeva che il manufatto costituiva ostacolo alla navigazione superando in altezza per circa 1 metro il piano ostacoli tanto che veniva installata l’apposita segnaletica a luci rosse.

Certamente non esiste nesso eziologico tra il superamento della superficie di limitazione ostacoli e l’incidente ma la collocazione della costruzione, a soli 460 metri dalla fine fisica della pista 36 Destra e a circa 21 metri a destra del prolungamento del bordo pista, diventa elementodeterminante per l’arresto istantaneo dell’energia cinetica del Boeing MD87.

 

E subito alle spalle di questa costruzione insistono altri fabbricati, un parcheggio per taxi e, lungo l’unica strada di accesso all’aerostazione, un distributore di carburante per autotrazione.

Nessun altro aeroporto italiano aperto al traffico civile internazionale e/o provvisto di procedure strumentali presenta situazioni analoghe".

 

Uno stralcio di Relazione Tecnica che non sembrerebbe essere mai stata smentita da alcuno.

In nessuna sede. Almeno questo è quanto Aerohabitat ha potuto appurare.

Cosa concludere? Quale sintesi emerge dalla lettura di questo testo ufficiale, agli atti al Processo? E' uno scenario rimasto sullo sfondo?

Quali erano e sono, infatti, le responsabilità correlate al rilascio dell'autorizzazione che ha insediato il cosiddetto "magazzino bagagli" in prossimità della pista principale di Linate.

Ma anche, quali incombenze derivano dalla sua mancata demolizione.

Sopratutto dopo il recepimento dell'Annesso 14 Aerodrome ICAO e la promulgazione del Piano di Rischio per incidente aeronautico.

Altro invece riguarda le responsabilità civili correlate alla storica e attuale localizzazione del Toboga.