lunedì 06 agosto 2012 08:37 Età: 12 yrs

Caso Catullo Ryanair: sta implodendo il co marketing?

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Verona, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Low cost, Std ICAO ENAC, Aerolinee

 

Contenzioso milionario con ENAC che blocca i voli Ryanair, ma si vedrà dal 13 settembre.

Improvvisamente tutto sembrerebbe chiarito. E' da oltre 14 anni che Aerohabitat denuncia le controverse politiche di co-marketing diffuse negli scali del Belpaese senza risposte? Ma ecco, un giorno d'estate 2012, improvvisamente e finalmente si vede un lampo di luce. Pur essendo una pratica nota e incontrastata ecco che i media rivelano come la Meridiana fly – Air Italy abbia deciso di ricorrere alla Commissione europea per le incentivazione concesse a Ryanair. Al Catullo di Verona.

 

Se Aerohabitat sottolineava i costi procapite varianti tra i 6 euro a passeggero dei voli dall'isola Sardegna a 14/15 di Verona Catullo per Ryanair ecco, a ciel sereno, un fulmine rivelatore. Al Catullo il sostegno unitario per Ryanair sarebbe addirittura di 24.7 euro a passeggero.

 

I media riportano tale costo procapite pari a un contributo di 24,7 euro, sommando 4.5 euro per l'esenzione della tassa comunale, 3.37 euro di minor carico di handling ed un incentivo pari 16,83 euro per ogni passeggero imbarcato.

 

Ora anche Assaero (Associazione confindustriale delle Compagnie aeree) solidarizza con Meridiana, "l’incredibile vantaggio competitivo di cui gode il vettore irlandese per l’effetto combinato dell’esenzione dalle addizionali comunali, di prezzi stracciati per i servizi di assistenza a terra e dei contributi commerciali per ciascun passeggero trasportato"

 

Non bastasse ecco ancora Assaero sostenere: "In tale contesto già di per se inquietante, il paradosso è che tali agevolazioni sono finanziate dagli enti pubblici azionisti delle società di gestione e quindi, in ultima istanza, dai cittadini contribuenti. Ci domandiamo, tanto più in questo periodo di Spending Review, quale sia l’utilità di continuare a destinare decine di milioni di euro dei contribuenti per finanziare le attività di un singolo operatore irlandese che grazie a quei soldi costringe i vettori italiani (e i loro lavoratori) a cessare le operazioni".

 

Ma non è finita. E' solo l'inizio.

Il ricorso al TAR di Ryanair ha ottenuto la sospensione della richiesta di ENAC che richiedeva l'immediato blocco dei 70 voli settimanali Ryanair da Verona per una ragione precisa. La low cost irlandese sarebbe in arretrato per il pagamento di circa un milione di euro. La Ryanair sostiene dal suo punto di vista invece d'essere in arretrato per due milioni di euro di contributi e per tale ragione avrebbe sospeso il pagamento delle tasse.

 

L'ennesimo contenzioso si aggiunge alla denuncia di Meridiana e l'eventuale blocco attera dei voli della low cost per mancato pagamento dei diritti aeroportuali, è stato rinviato al 13 settembre. Sarà una data storica, si svolgerà una udienza di merito. Che potrebbe manifestarsi anche sulle 10 aerobasi Ryanair e 23 scali operativi nel Belpaese.

 

Uno scontro frontale tra società aeroportuale e il colosso irlandese del low cost è aperto anche a Torino Caselle. Su quello scalo la Ryanair ha posto un ultimatum" di Ryanair:

 

"Pagate o addio voli", con questo sottotitolo: "L'aut aut alla Regione: se non saldate la rata di aprile cancelleremo i collegamenti della neve. La difesa: non ci sono ritardi, dobbiamo ancora approvare il bilancio consolidato".

 

Come andrà a finire?

Ricordiamo come il virus del co-marketing si sia nel frattempo allargato. Investendo anche l'operato di aerolinee tradizionali.

In sostanza una consistente volumi di voli nel Belpaese è incentivato dalle amministratori locali. Alla faccia della spending review sancito dal Commissario Governativo Enrico Bondi che ha rilevato extraspese annuali di Comuni, Provincie e Regioni di circa 10 miliardi/anno. Quanti di questi costi si sono riversati negli ultimi 13-14 anni innescando dinamiche laceranti per l'assetto territoriale delle catchment area, alimentando una concorrenza sleale, alterando i flussi e le dinamiche dei bacini di traffico?

 

Quanti di questi servono per finanziari i voli dei tanti/troppi scali del Belpaese?

Quale scenario di traffico aereo emergerebbe da un sistema aeroportuale italiano senza le incentivazioni di co marketing? Un sistema de co-marketingzzato?