giovedì 26 aprile 2012 15:24 Età: 12 yrs

Staff e vettori low cost, la UE garante della loro sicurezza sociale

Categoria: Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Std ICAO ENAC, Aerolinee

 

Hostess, steward e piloti saranno sottoposti alle norme nel Paese in cui operano

Anche nello scorso febbraio 2012 Aerohabitat nella news "Ryanair e lo staff assunto in Irlanda e contributi INPS" aveva rilanciato questa anomalia. Solo in Lombardia la Ryanair avrebbe dovuto pagare 12milioni di euro per 650 dipendenti nella sola Lombardia. Ma quanti contratti di lavoro equivalenti erano stati sottoscritti da cittadini italiani nelle altre Regioni Italiane nelle quali erano e sono localizzate le basi della stessa aerolinea.

 

In qualche altro Paesi europei simili normative erano state impedite.

Ryanair opera da ben dieci minibasi e/o scali interni, collegando un totale di 22 aeroporti.

E infine è la UE stessa a prescrivere una normativa che regola i contratti di lavoro del personale di volo impiegato in talune aerolinee. La decisione dovrebbe risolvere i rapporti sanitari, la previdenza sociale del personale di volo occupato in queste compagnie aeree.

 

La normativa relativa alla cosiddetta "social security" sarebbero risolte adottando la base operativa prevalente, la "base di servizio" dei voli nella quale sono impiegati piloti, steward e hostess a identificare la localizzazione dei contratti.

Qualora la base operativa ad esempio fosse Bergamo - Orio al Serio il contratto di lavoro del suddetto personale dovrà ottemperare alle normative del Belpaese. Non più quelle irlandesi o di Paesi equivalenti.

 

Era ora. L’operatore aereo a questo punto dovrà mettere in regola il singolo dipendente.

Ma cosa accade per il pregresso?

Le quote di pensione, ovvero i versamenti al Fondo Volo del Belpaese per gli anni trascorsi come potranno essere allineati? Qualche aircrew opera anche da oltre 10anni nella stessa compagnia aerea.

Il provvedimento, nel frattempo, con l'avvento della nuova normativa determinerà una sorta di perequazione, rendendo competitivo il mercato unico europeo. Senza queste tipologia di favoritismi e discriminazioni. Ne esistono altre.