mercoledì 08 febbraio 2012 05:11 Età: 12 yrs

Aeroporti 2012, dati di traffico e costi co - marketing

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Pubblicazioni, Archivio, Low cost, Aerolinee, Comitati , Aviation topics

 

I volumi di traffico crescono, le guerre di campanile anche, i bilanci sono in rosso

Certo il caso Catullo appare davvero senza fondo. Sono mesi che articoli di stampa e i media danno conto delle vicende dello scalo di Verona, così come della parallela pista di Montichiari. I bilanci sarebbero disastrosi anche se il Verona Catullo nel 2011 ha messo a segno il record di voli e di passeggeri. E' infatti, questo il dato contradditorio.

 

Aumentano i voli ed i passeggeri ma i conti sono in rosso. Anche nel più ampio panorama degli aeroporti del Belpaese.

Nel consuntivo 2011 dei dati di traffico i passeggeri sono aumentati del + 6,4% rispetto al 2010, sfiorando la quota di 149 milioni di passeggeri . Sono stati trasportati  altri 9 milioni per un totale 1.584.956 movimenti (+0,9% rispetto al 2010).

 

La nota di Assaeroporti a riguardo è precisa:

 

"L’anno appena concluso registra risultati positivi in termini di traffico passeggeri per tutte le categorie di aeroporti. Si rileva infatti un + 3,0% per la classe di aeroporti con traffico superiore a 10 MLN, un + 10,6% per gli scali con traffico tra 5 e 10 MLN, un + 6,5% per gli aeroporti con traffico tra 1 e 5 MLN e infine un + 9,6% per quelli con traffico inferiore a 1 MLN.

 

In particolare, negli aeroporti che movimentano un traffico superiore a 10 MLN di passeggeri, si è assistito ad una crescita pari al 3,6% per il Leonardo da Vinci di Roma con 37.651.700 e a una crescita dell’1,8% per l’aeroporto di Milano Malpensa con 19.303.131 passeggeri.

 

Nell’ambito degli aeroporti intercontinentali va sottolineato l’incremento di passeggeri avuto dall’aeroporto di Venezia che, con un traffico di 8.584.651 passeggeri, si attesta a +25,0%. A tale risultato ha contribuito la chiusura nel secondo semestre del 2011 del vicino aeroporto di Treviso.

 

Particolarmente dinamici si sono dimostrati anche gli altri aeroporti che movimentano dai 5 ai 10 MLN di passeggeri l’anno tra cui si evidenziano il +9,7% di Bergamo Orio al Serio con 8.419.948 passeggeri e il +9,2% di Milano Linate con 9.128.522 passeggeri.

 

Crescita sostenuta inoltre per i 15 aeroporti che gestiscono un traffico da 1 a 5 MLN di passeggeri. Tra questi, gli aeroporti di Brindisi +28,1%, di Lamezia Terme +20,1%, di Palermo +14,3%, di Verona +12% e di Pisa +11,3%.

 

A incidere maggiormente sulla crescita degli aeroporti che accolgono meno di 1 MLN di passeggeri sono stati infine gli scali di Rimini, +66,5%, Perugia, +54,9% e Cuneo, +24,7% (incrementi rispetto al 2010).

 

Nonostante il risultato complessivamente soddisfacente del traffico passeggeri registrato per i 37 aeroporti italiani nel corso del 2011, alcuni fattori endogeni, quali la crisi economica e l’instabilità dei paesi del nord Africa hanno determinato un rallentamento nella crescita del traffico, specialmente nel corso degli ultimi 3 mesi dell’anno. A riprova di questo, nel mese di dicembre 2011, i 37 aeroporti italiani monitorati hanno evidenziato un incremento del traffico del 2,7%, per un totale di 10.191.474 passeggeri. Alterni i risultati di traffico passeggeri nelle 4 categorie di aeroporti: -1,3% per gli aeroporti con traffico superiore ai 10 MLN; + 6,4% per gli scali con traffico tra 5 e 10 MLN; +4,9% per gli aeroporti con traffico tra 1 e 5 MLN; + 0,5% per gli scali con traffico inferiore a 1 MLN di passeggeri rispetto al valore registrato a dicembre 2010".

Il punto tuttavia è un'altro.

La crescita del traffico e dei passeggeri, sulla quasi totalità degli scali Italiani non è forse affidata, quasi esclusivamente a politiche di co-marketing?''

 

Quando su Bresciaoggi.it di ieri 6 febbraio si legge "Ryanair pagata da Verona per lasciare Montichiari" e, nel dettaglio si sottolinea come i "vertici del Catullo convincono Ryanair a spostarsi su Verona offrendo un super incentivo, come confermato dal consigliere di amministrazione Conta al quotidiano veronese «L'Arena»: da 9 euro per passeggero portato al Catullo a 16-17 euro. Con una perdita annuale di 2 milioni di euro", si evidenzia, inevitabilmente il male oscuro delle gestioni aeroportuali del Belpaese.

 

Quanti scali - o società Regionali - non hanno sottoscritto accordi di co-marketing ed equivalenti con i vettori aerei? Purtroppo il rischio che una concorrenza drogata, una competizione campanilistica stremata abbia generato, nonostante i numeri crescenti di traffico, una situazione caotica. Probabilmente fuori controllo.