sabato 14 luglio 2012 06:31 Età: 12 yrs

Frecce Tricolori, un costo forse non ancora sostenibile

Categoria: Aerobasi, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Comitati , Flotta militare

 

Privatizzare la PAN? Ma quanto costa l'orgoglio nazionale? Quanto può spendere il Belpaese?

Dopo quanto ebbe a sostenere la senatrice  Lidia Menapace: le Frecce Tricolori sono «inutili, rumorose e inquinanti», alla richiesta d Falco Accame di "sospensione dell’attività e successiva privatizzazione delle Frecce Tricolori, perché non sono di alcuna utilità operativa", ecco ora porsi considerazione intorno al costo degli Aermacchi 339 ed alla sostenibilità finanziaria per il Belpaese.

 

In un'epoca di spending review con la progressione dei tagli al Bilancio della Difesa. Con una riduzione del numero delle esibizioni della Pan e l'identificazione dei costi relativi  del solo carburante e manutenzione, senza contare il costo dello staff (piloti, meccanici e assistenza varia) oltre alla gestione dell'aerobase di Rivolto. Una infrastruttura aeroportuale militare ad esclusivo servizio della pattuglia nazionale.

 

Secondo gli informati la spesa sarebbe di circa  8 milioni annui, in rapporto a 2 mila ore di volo per 4mila euro di costo unitario. Che nel 2009 avrebbe inciso intorno all'1,2% del bilancio dell'Aeronautica Militare Italiana.

 

Ma, probabilmente, ci sono i costi di ogni Air show. I trasferimenti nella città delle manifestazioni. In Italia ed all'estero. Che fare quindi? Aspettare un imprenditore/benefattore italiano o un lungimirante finanziatore arabo/russo in grado di modernizzare una flotta di acrobatica ormai obsoleta. Gli Aermacchi 339 sono stati progettati negli anni '70. E' dal 1982 che la PAN vola MD 339 PAN. Probabilmente la flotta dovrebbe essere sostituita con i nuovi Aermacchi 346. Ma quanto costano, chi dispone di finanziamenti, anche distribuiti con piani di ammortamento decennali, per sottoscrivere un costo intorno 20 milioni di euro cadauno? Acquisendone almeno undici MB 346 con relativi ricambi con propulsori?

 

L'Aeronautica Militare avrebbe sottoscritto un ordine di 15 velivoli, un primo lotto di 15 Master,  ma da impiegare come addestratori avanzati. Non per l'acrobazia della PAN.

 

Traguardi di immagine per il Belpaese, di efficienza, di nuove tecnologie progettuali e del volo, di sostenibilità ambientale devono, necessariamente essere posti. Anche per le centinaia di migliaia di appassionati della pattuglia acrobatica nazionale. Ma per assicurare ancora, anche in futuro, una immagine, un simbolo di un Paese la PAN abbisogna di considerevoli finanziamenti.

 

E' una considerazione che deve essere posta da tutti. In prima fila, lo devono capire anche i sostenitori, i soci, i membri dei Club delle Frecce Tricolori sparsi in Italia e nel mondo.

 

A riguardo Aerohabitat propone la coinvolgente lettera inviata da Rino Romano per conto dell'Associazione delle Frecce Tricolori.

 

 

L'onorevole Falco Accame, attualmente presidente dell'Anavafaf (Ass.Naz.Assistenza Vittime arruolate nelle Ff.Aa. e famiglie dei caduti) propone al Governo undici proposte per la riduzioni delle spese militari, una delle quali è la "Sospensione dell’attività e successiva privatizzazione delle Frecce Tricolori, perchè non sono di alcuna utilità operativa". Una proposta alquanto bizzarra da parte di un militare come l'ammiraglio Accame che peraltro gode anche del vitalizio per la sua attività di parlamentare che fu anche presidente della difesa e che quindi conosce bene l'attività operativa delle Frecce Tricolori e dell'impegno di questo Gruppo vanto e prestigio della Nazione. Noi dell'associazione Club Frecce Tricolori "spaventati" che proposte assurde possano far breccia nel Parlamento abbiamo riunito le forze e scritto al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Generale Sa Giuseppe Bernardis che fu anche Comandante delle Frecce Tricolori dal 1983 al 1986 la seguente lettera confivisa da tutti i Club Frecce Tricolori d'Italia.

«È a nome di tutti i Club “Frecce Tricolori” e di quanti considerano l'Aeronautica Militare patrimonio del nostro Paese, che Le chiediamo cortesemente di dedicarci pochi minuti del Suo tempo per leggere queste righe scritte a cuore aperto. Senza retorica riteniamo che, in tempi particolarmente difficili come quelli che stiamo vivendo, sia di fondamentale importanza avere dei valori condivisi e punti di riferimento positivi, come la nostra amata Pattuglia Acrobatica Nazionale. In un momento di crisi globale, dove il taglio ai costi della pubblica amministrazione è sì doveroso ma non necessariamente sistematico, o peggio ancora indiscriminato, vorremmo richiamare un’affermazione del Presidente della Repubblica Napolitano: "I simboli di una Nazione non possono essere considerati uno spreco". La Pan è ambasciatrice dell’Italia nel mondo quanto a tecnologia e capacità, è l’emblema di una tradizione cinquantennale intrisa di impegno, sacrificio e altissima professionalità che non dovrebbe essere messa in discussione da un’interpellanza parlamentare. Come noto, gli Emirati Arabi hanno chiesto alla nostra Pattuglia di essere affiancati per l'apprendistato della fase addestrativa al volo acrobatico collettivo favorendo, nel contempo, un concreto indotto economico all’industria aeronautica italiana; nel 2005 la Pan ha ricevuto il premio "The King Hussein Memorial Sword" per l'eccellenza nel volo acrobatico; nel 2008 è stata insignita del Premio Leonardo, destinato a coloro che si sono distinti nella valorizzazione dell’eccellenza italiana nel mondo; nel 2010 il Ministro degli Esteri Frattini ha consegnato loro il "Winning Italy Award" 2010 con la stessa motivazione. Si tratta di riconoscimenti importanti e meritati che testimoniano il raggiungimento di competenze e professionalità di assoluto livello. Per questo motivo, e per tanti altri che però abbiamo sottaciuto per non abusare della Sua disponibilità, ci rivolgiamo a Lei, Comandante, quale massimo esponente dell’Arma Azzurra, perché le Frecce Tricolori continuino a disegnare il nostro Tricolore nei cieli di tutto il mondo, perché continuino ad emozionare e ad emozionarci, perché i nostri figli possano sognare come noi abbiamo fatto prima di loro, perché ci possa ancora essere una lacrima di commozione negli occhi di coloro che credono che il nostro Paese meriti un futuro migliore. Non sappiamo se siamo stati capaci di manifestare adeguatamente i nostri sentimenti, ma sappiamo con certezza che era nostro vivo desiderio darLe un segno tangibile della nostra solidarietà e vicinanza. La ringraziamo di cuore per l’attenzione che ha voluto riservarci e con l’occasione desideriamo augurare a Lei e all’Aeronautica Militare sempre maggiori fortune e successi». I Club Frecce Tricolori d’Italia *Presidente Club 77 di Monfalcone.