giovedì 10 gennaio 2013 07:02 Età: 11 yrs

Piano di Rischio aeroportuale, ENAC e centri commerciali e stadi e altro

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Verona, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Da Bolzano a Cagliari, da Verona a Campoformido e anche altrove.

www.vivicaselle.eu

Cosa succede quando i comuni di sedime aeroportuale devono applicare la normativa ENAC in materia? Sembrerebbe manifestarsi una certa insofferenza nell'aderire alla normativa ENAC nella progettazione urbanistica nell'intorno delle piste di volo del Belpaese.

Riguarda aeroporti maggiori e minori. Piste di 3-4mila metri e "pistine" in erba di 700 metri (e talvolta anche meno).

 

Il Piano di Rischio previsto dall’art. 707 del Codice della Navigazione è da tempo una norma del Belpaese ed ha varato una previsione normativa completamente nuova costituita dai piani di rischio, strumenti urbanistici finalizzati alla tutela del territorio dal rischio derivante dall’attività aeronautica. Tuttavia su numerosi scali l'applicazione di questa elementare misura sta determinando problematiche e contrapposizioni tra privati, tecnici ed amministratori locali.

 

E' una situazione del tutto anomala per una ragione semplice: la legge è chiara. E per una volta non ci sono equivoci. Ma non è così. In queste settimane, dopo il contenzioso per l'insediamento del nuovo stadio del calcio a Cagliari Elmas e a Bergamo, ecco altri due casi. A Verona Catullo e Bolzano.

 

Sul prolungamento della pista del Catullo sembrerebbe stato presentato, forse anche autorizzato in fase preliminare, una integrazione al P.A.T. del Comune di Sommacampagna con l'edificazione di un centro commerciale di 70 mila metriquadri, ed altro di 16mila.

A Bolzano è ancora la realizzazione di nuovo centro commerciale a promuovere una diffida tra il gruppo Aspiag e la Podini. Si sollecita, infatti, tra l'altro il dirigente Enac Roberto Vergari e la Provincia al rispetto del Piano di rischio adottato da Provincia e Comune.

 

L’articolo 6 del Piano vieta espressamente insediamenti ad alto affollamento e nuove concessioni edilizie non possono essere autorizzate. Le deroghe non sono ammesse.

L'opportunità e la concessioni dei deroghe sembrerebbe invocato e, probabilmente, questo appare il senso e al richiesta di intervento da parte dei dirigenti e funzionari ENAC.

 

Ma una situazione caotica emerge anche nella storica aerobase di Campoformido di Udine. Anche qui per fine gennaio sarebbero attesi tecnici ENAC per illustrare e/o dirimere le procedure di adozione del Piano di Rischio.

La realtà e del tutto trasparente e incontrovertibile, in sintesi, nelle zone vanno evitati comunque:

 

-insediamenti ad elevato affollamento;

-costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili;

-attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.