venerdì 05 luglio 2013 05:57 Età: 11 yrs

Aeroporti e concorrenza: la Commissione UE verso nuove regole per aiuti di stato e co-marketing

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Pubblicazioni, Archivio, Low cost, Convegni, Comitati , Aerolinee

 

La competizione dei vettori e scali si manifesta, prevalentemente, solo negli accordi sottoscritti localmente

Ancora e sempre l'oggetto sono gli aiuti di stato alle aerolinee. Sono tanti, troppi, anni che la questione si protrae senza trovare una vera soluzione. Certo le procedure di infrazione comunitaria completate e quelle in corso sono ancora e sempre numerose.,

In questi giorni il commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia ha proposto una nuova regolamentazione sui cosiddetti "aiuti di stato" che saranno in vigore dal 2014.

 

La materia, tuttavia, si allarga. Non riguarderebbe solo il sostegno alle aerolinee e/o a determinati collegamenti aerei, ma anche al supporto finanziamento alle infrastrutture aeroportuali e, infine, alla loro gestione. Interessati sarebbero gli scali aerei con almeno 250mila passeggeri/anno.

 

Le sovvenzioni, tuttavia, dovrebbero riguardare archi temporali limitati.

Gli scali del Belpaese sottoposti all'analisi per infrazione comunitaria sarebbero Verona, Reggio Calabria, Trapani, Cagliari ed Alghero.

Le investigazioni concerno vettori low cost e, probabilmente, anche altre aerolinee "tradizionaliste".

 

La maggiore low cost europea e primo vettore operante nel Belpaese è, intanto, intenzionata ad aprire altre cinque nuove basi. Saranno comunque anche aumentate le frequenze e varati nuovi collegamenti e destinazioni dagli attuali aeroporti operativi.

 

Ryanair opera nella Penisola su ben 59 destinazioni  nazionali con partenza dai seguenti 22 scali: Alghero, Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Ciampino, Comiso, Cuneo, Genova, Lamezia, Orio al Serio, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Pisa,  Torino, Trapani, Treviso, Trieste.  Ryanair ha consolidato una flotta di oltre 300 velivoli e ha ordinato altri 175 esemplari.

 

La sensazione che il contesto operativo-competitivo di numerosi scali aerei, così come il loro potenziamento, l'apertura di nuove rotte e le vertiginose crescite dei passeggeri trasportati (e supposto incremento turistico) non riflettano strategie e policy manageriali d'avanguardia ma siano il risultato esclusivo di cospicui e pluriennali finanziamenti/aiuti di stato, probabilmente, è anche nell'ipotesi investigativa degli analisti di Strasburgo. Con un rapporto costi/benefici tutto da dimostrare e verificare.