giovedì 21 agosto 2014 05:24 Età: 10 yrs

Dopo la chiusura di Gorizia ora tocca a Campoformido: si impone una bonifica!

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Ambiente, Piani di rischio, Comitati , Aviazione G., Flotta militare, Aviation topics

 

Campoformido e gli ordigni inesplosi ed i missili e la bonifica ex Esercito

E' una materia sui cui Aerohabitat ha spesso argomentato (vedi Aeroporti e ordigni bellici del 20 dicembre 2013 e Aeroporti, aerobasi, campi di volo e quelle bombe inesplose del 19 dicembre 2013) e che anche in questi giorni viene evidenziato sul secondo scalo aereo italiano: Malpensa.

Nello scalo lombardo negli scorsi giorni, infatti, durante i lavori iniziali di scavo per un prolungamento ferroviario, sono state scoperte ben 52 bombe del peso di 250 chili l'una sganciate in bombardamenti aerei nell'ultima guerra. Un ulteriore proiettile da 88 millimetri di diametro sarà disinnescato dagli artificieri mentre la pianificazione di sondaggi e bonifiche sistematiche dei sedimi si impone come una misura a salvaguardia e tutela dei cittadini e dello staff aeroportuale.

A riguardo l'informativa ENAC del 13 agosto recapitata ai soggetti destinatari dell'aeroporto Amedeo d'Aosta di Gorizia si legge "La scrivente direzione con la presente rende noto ...l'interdizione all'intero complesso aeroportuale ...il presente provvedimento è motivato da ragioni di pubblica incolumità, in vista di un organico pieno recupero e messa a norma delle infrastrutture".

La sintesi soprastante rimanda ad un testo più ampio di cui riportiamo uno stralcio significativo aggiuntivo relativo all'ordinanza ENAC 30/2014 del 18 agosto:

"visto che la Prefettura di Gorizia ...ha negato a maggio 2014 una manifestazione con lancio di paracadutisti e altre attività "causa mancata bonifica sistematica del sito aeroportuale da ordigni bellici; visto la richiesta della stessa Prefettura che richiede ad ENAC quali azioni intenda mettere in atto...al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica circa la presenza di ordigni bellici risalenti ai conflitti bellici"; considerata la discontinuità della recinzione aeroportuale...la fatiscenza, pericolo di crollo....presso edifici storici....mancanza di manutenzione....mancanza di qualche forma di verifica sugli accessi....l'area aeroportuale rimane permanentemente accessibile....a chiunque....

Ordina la temporanea chiusura....con interdizione dell'attività aerea e dell'ingresso di mezzi e persone nelle aree demaniali aeroportuali."

Il quadro dei riferimenti - con l'esclusione nelle note della Prefettura - non è forse assimilabile a quanto è registrabile sull'aeroporto di Campoformido di Udine?

In fondo le realtà descritta dall'ordinanza ENAC del 18 agosto 2014 non è, ad esempio, la stessa di 10anni e non 20anni addietro?

Per quale ragione quindi si ferma l'attività aerea all'Amedeo d'Aosta sono nel mese di agosto del 2014? E' intervenuto qualche riscontro sull'entità e pericolosità degli ordigni inesplosi?

Anche il sedime di Campoformido necessita una

"bonifica sistematica del sito aeroportuale da ordigni bellici"; la"recinzione aeroportuale " non è impenetrabile; "la fatiscenza, pericolo di crollo....presso edifici " la fatiscenza di edifici storici e le problematiche sulla manutenzione e le verifiche sugli accessi alla zona air side non accomuna l'aeroporto di Gorizia con quello di Campoformido?

Il quadro delle precarietà registrabili a Campoformido inoltre deve essere associato alle deliberazioni della Regione FVG sui 9 ettari - già occupati dall'Esercito con attività aerea degli elicotteri - assegnati come Parco del Volo ad attività museali, voli da diporto e scolastiche.

Ebbene non esiste una problematica aggiuntiva riguardante innanzi tutto l'agibilità e la messa in sicurezza di edificazione storiche precedenti alle normative antismiche, ma anche di bonifica del suolo e sottosuolo da eventuali sversamenti e presenza di amianto impiegato nelle flotte degli elicotteri operativi in quel periodo storico (vedi "Elicotteri e amianto: la sua rimozione, le malattie e la necessità di una bonifica delle aree interessate" 20 gennaio 2014).

Per quanto riguarda la presenza di "ordigni bellici inesplosi" a Campoformido è bene ricordare come la aerobase udinese ha sopportato bombardamenti e spezzonamenti ben superiori a quelli avvenuti a Gorizia e la probabilistica statistica non può non evidenziare un rischio perlomeno uguale se non superiore all'aerobase Isontina. Qualcuno ha forse mai pianificato un sondaggio una qualche prospezione del sottosuolo dell'intero sedime al fine di verificare l'effettiva pericolosità?

Ma quello che rende del tutto distintivo Campoformido è la bonifica delle postazioni dei missili Nike come Aerohabitat ha più volte segnalato (Campoformido, dai missili Nike alla bonifica complessiva del 4 luglio 2014 e "Servitù militari, una svolta? E le ex aerobasi e le postazioni NIKE e i silos da bonificare?" del 24 giugno 2014).

La svolta imposta con Gorizia dalla dott.ssa Roberta Carli Direttore ENAC del Nordest (ha giurisdizione sugli aeroporti delle regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige) e che ha sostituto da qualche mese l'Ing. Valerio Bonato, determinerà un impulso alla sistematica pianificazione di misure a salvaguardia ed alla incolumità dei cittadini e dello staff con la bonifica complessiva (messa in sicurezza, security, ordigni inesplosi, amianto e postazioni missilistiche) dei sedimi aeroportuali del Nordest?