mercoledì 26 febbraio 2014 09:20 Età: 10 yrs

Aeroporto di Verona Catullo, non solo la discarica Siberie ecco anche la Pro-in

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La società di gestione, tuttavia, valuta aziende per attività antivolatili

La vicinanza tra piste di volo e discarica innesca inevitabili problematiche di coesistenza. E' una questione stranota e adeguatamente regolamentata. Riguarda la totalità degli scali aerei mondiali ma diventa un alert primario in determinati contesti ambientali.

La "Manifestazione di interesse" che la società GardaAeroporti ha recentemente emanato per "il servizio annuale di allontanamento di fauna e avifauna sul sedime aeroportuale degli Aeroporti Valerio Catullo di Verona Villafranca e Gabriele d'Annunzio di Brescia Montichiari" registra la volontà di perseguire le migliori tecniche e procedure funzionali a tale scopo.

Oggetto del servizio richiesto elenca le attività disposte dalla circolare ENAC per le iniziative di Bird Control Unit. Dalla predisposizione dello studio naturalistico, al censimento, frequenza annuale alla relazione alla formazione del personale per l'operato quotidiano antivolatili entro il sedime aeroportuale.

Tutto bene quindi.

Ma l'adozione del team di intervento con le adeguate tecniche e attrezzature deve accompagnarsi, talvolta e in particolare in taluni aeroporti, con una task force straordinaria determinata dalla presenza di specifiche discariche localizzate in prossimità delle piste di volo.

Il caso Catullo (ma anche Montichiari) con la discarica Siberie a cui occorre aggiungere la Pro-in evidenzia quindi necessità ed urgenze aggiuntive quanto straordinarie.

Il Ricorso al TAR del Veneto promosso dal Comune di Villafranca contro la Discarica Siberie, altro ricorso al TAR contro la Discarica PRO-IN, anche questa ubicata nel Comune di Sommacampagna - di cui da nota il sito di Beniamino Sandrini vivi-caselle.blogspot.it e www.vivicaselle.eu - contestualizza una situazione di massima priorità.

La necessità di ridefinire una mappatura/casistica del rischio volatili nei pressi degli aeroporti gestiti dalla società GardaAeroporti sembrerebbe quindi confermata.

A tale proposito Aerohabitat ripropone lo stralcio della relazione ENAC BSCI birdstrike (impatto volatili) del 2012 relativa al Catullo di Verona. Nel 2012 ha registrato 30.370 movimenti con 37 impatti con volatili ed 5 impatti con altra fauna selvatica

"L’analisi del trend del BRI2 per l’anno 2012 (0.16) confrontata all'anno 2011 (0.08) è negativa. Questo incremento del BRI2 - prosegue la relazione 2012 - è da imputare al numero di impatti che è aumentato notevolmente con particolare aumento di impatti con rondini e con lepri. L’aeroporto di Verona Villafranca è geograficamente individuato nella porzione occidentale della provincia, nella cosiddetta Alta Pianura Veronese. Nella parte più settentrionale della pianura l'Adige scorre in alveo e, nonostante alcuni meandri, a Verona il suo corso è ancora ben definito. Il mosaico ambientale di contorno all'aeroporto ha in sè elementi paesaggistici ed ecologici, capaci di mantenere nella area aeroportuale una comunità ornitica molto differente e quantitativamente rilevante."

...Oltre alla ricerca di tipo naturalistico il gestore ha prodotto a un elaborato con il quale si identificano le attrattive per i volatili e si propone un programma delle azioni sull’habitat in essere o previste per la riduzione del rischio bird/wildlife strike".


Files:
Verona_Catullo_manifestazione_di_interesse.pdf