lunedì 10 febbraio 2014 06:33 Età: 10 yrs

Genova Sestri, una colonia di gabbiani blocca numerosi voli

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Genova, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Incidenti aerei, Impatto volatili, Piani di rischio

 

E' accaduto il 5 febbraio ma il ricordo dell'impatto del 1989 è ancora vivo!

Erano numerosissimi e hanno bloccato - nel pomeriggio - la regolarità del flusso degli aerei in atterraggio ed in decollo dal Cristoforo Colombo di Genova. Il binomio volatili e la pista di Sestri - nonostante i dati della Relazione BSCI 2012 risultino confortanti - sembra appartenere alla storia dell'impatto volatili nel Belpaese. Dopo il birdstrike e l'esito investigativo e processuale che aveva riguardato l'uccisone di almeno 200 gabbiani contro un quadrimotore Ba146. Con due motori fuori uso il volo e i due restanti spentisi subito dopo l'atterraggio - nel 19898 - era sorto un contenzioso che è rimasto nella storia di questa tipologia di eventi incidentali.

La scogliera e la discarica di Scarpino costituiscono un habitat straordinario per i gabbiani ed il controllo e le procedure di eliminazioni dei volatili - probabilmente migliaia di esemplari - costituiscono obiettivo davvero arduo. Quanto avvenuto il 5 febbraio quindi rappresenta una situazione complicata e difficile ma in un quadro di eventi compatibili con il contesto operativo di Genova Sestri. La presenza dei gabbiani ha costretto a cancellare il volo per Bari della Ryanair. Anche le partenze per Catania e Roma hanno subito la stessa sorte. Sarebbero stati dirottati invece quelli in arrivo da Roma, Monaco, Parigi. L'allarme sarebbe scattato dopo che - nel pomeriggio - il volo per Bari aveva risucchiato almeno un gabbiano.

Qualche testimone avrebbe sostenuto che lo stormo avrebbe potuto contare anche un migliaio di gabbiani. L'ipotesi che lo stormo avesse scambiato la pista come luogo per passare la notte è uno scenario plausibile? La Relazione BSCI 2012 segnala comunque - a fronte di 24.941 movimenti - solamente 13 impatti con volatili e nessuno con altra fauna selvatica.

" Dai dati relativi agli eventi di wildlife strike, emerge un leggero aumento dei casi di wildlife strike accertati nel 2012 rispetto all’anno precedente (13 eventi nel 2012 contro 10 nel 2011). Va in ogni caso rilevato che oltre il 38% degli eventi di wildlife strike registrati nel 2012 è avvenuto con i rondoni, una specie di piccole dimensioni e di scarsissima rilevanza per quanto riguarda il rischio per la navigazione aerea. Allo stesso tempo nel 2012 è stato rilevato un marcato calo nelle presenze di volatili.

L’indice di rischio complessivo nel 2012 è calato rispetto all’anno precedente, arrivando per la prima volta negli ultimi quattro anni ad essere inferiore alla soglia di attenzione e proseguendo in un trend decisamente favorevole. Ai fini degli indicatori identificati dalla norma pertanto l’aeroporto di Genova rientra pienamente negli standard di sicurezza relativamente alla problematica wildlife strike. Nonostante la brillante performance raggiunta nel 2012 non può essere dimenticato che l’aeroporto si trova in una condizione territoriale particolarmente delicata, e che nonostante gli sforzi profusi dal gestore aeroportuale la minaccia del wildlife strike è sempre presente. Per questo AdG ha intrapreso una politica di miglioramento continuo e di affinazione della strategia antivolatili e antifauna selvatica. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli interventi migliorativi ai fini della mitigazione del rischio di wildlife strike che il gestore ha già incominciato a mettere in opera vanno citati, tra gli altri:

• Implementazione del primo step nella sostituzione e nell’adeguamento dei mezzi di dissuasione presenti, con la sostituzione di quattro cannoncini antivolatili con altrettanti apparati radio controllati;

• Identificazione e formazione di nuova squadra BCU operante secondo nuova procedura antivolatili redatta appositamente in adeguamento a quanto richiesto dalla circolare ENAC APT-01B del dicembre 2011;

• Implementazione di specifico database elettronico dedicato e di tablet elettronico per la raccolta, lo stoccaggio e l’analisi dei dati di monitoraggio wildlife;

• Consulenza di esperti specialisti del settore wildlife strike;

• Proseguimento dell’opera di coordinamento e collaborazione con i soggetti responsabili delle aree confinanti e/o autorità amministrative competenti per il territorio."

Ma quale è la realtà? Quella rappresentata dalla Relazione BSCI 2012 o quella incombente del 5 febbraio 2014?