giovedì 09 aprile 2015 05:22 Età: 9 yrs

Tre scali in 150 km, tre co-marketing per finanziare i voli

Categoria: Aeroporti, Firenze, Altri scali, Pisa, Bologna, Forli, Pubblicazioni, Dossier, Low cost, Convegni

 

Da Forlì a Rimini sono circa 50km, da Rimini ad Ancona - ancora sulla stessa autostrada A 14 - altri 100 km.

Se lungo l'A4 da Torino a Trieste gli aeroporti sono ben nove, lungo l'A14 - dorsale Adriatica - dopo Parma e Bologna, ecco Forlì, Rimini, Ancona ecco Pescara. In pochissimi chilometri in due regioni confinanti quali Emilia Romagna e Marche gli scali di Parma, Bologna, Forlì, Rimini e Ancona rappresentano una realtà precaria per i gestori aeroportuali: come competere?

Il Piano Nazionale Aeroporti tuttavia, nonostante le premesse, non ha risolto la proliferazione campanilistica e l'esistenza di un solo bacino di traffico dove pescare i passeggeri rappresenta una criticità del sistema

Sono comunque tre scali del bacino di traffico del bacino di traffico del Centro Nord. Dove in prevalenza il traffico passeggeri si sviluppa su tre aeroporti di Bologna, Pisa e Firenze con circa 14 milioni di passeggeri con stime di crescita al 2030 a 22 milioni.

Come fronteggiare con le infrastrutture delle tre regioni dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana i volumi di traffico attesi? Ma quanto preminti sono gli scali di Bologna, Pisa e Firenze?

Quale ruolo devono quindi svolgere i tre scali di Forlì, Rimini e Ancona?

Il posizionamento e il ruolo dell’aeroporto di Bologna, baricentrico rispetto al bacino di traffico del Centro Nord in aggiunta a quelli di Firenze-Peretola (con qualunque pista il traffico risulterà comunque secondario), e di Pisa sono fattori determinanti nel porre al margine il ruolo dei tre scali posizionati lungo l'A14.

Se, inoltre, l’aeroporto di Parma svolgerà nel medio-lungo termine, un compito del tutto integrativo all'asse Bologna-Firenze-Pisa quale potenzialità e quali costi potranno essere assegnati ai tre scali posizionati lungo quei 150 km dell'A 14?

Trascurando - almeno in quest'analisi le rispettive criticità infrastrutturali e standard aeronautici, al solo scalo di Rimini il Piano Nazionale Aeroporti assegna una funzione" complementare destinata al traffico turistico e business nel bacino di riferimento, anche quale scalo di accesso alla Repubblica di S. Marino, sulla base di accordi recentemente sottoscritti".

Quale potere di attrazione possono avere i tre scali di Forlì, Rimini e Ancona, se i flussi di traffico sono convogliati su Bologna, Pisa, Firenze e Parma?

In attesa di capire le dinamiche imprenditoriali, il business plan e le risorse finanziarie delle tre società aeroportuali di Airiminum, Aerodorica e Halcombe, che si appresta a far rilanciare il Ridolfi di Forlì, è - al solito - indispensabile capire quali saranno i soggetti, gli interlocutori chiamati a ratificare i prossimi accordi di co-marketing con i vettori low cost.