mercoledì 04 novembre 2015 05:48 Età: 9 yrs

Aeroporti, zonizzazioni acustiche e insonorizzazione: il punto!

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Ambiente, Imp. acustico, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Tra imposte acustiche non riscosse e fondi inesistenti

Quanti sono gli aeroporti del Belpaese altrettante dovrebbero essere le zonizzazioni acustiche collegati con le piste di volo. Le aerobasi militari, probabilmente, non hanno invece una normativa specifica di tutela dall'impatto acustico con relativi piani di mitigazione e insonorizzazioni degli edifici pubblici investiti da decibel in eccesso dai limiti.

Questi stessi piani di mitigazione dalle emissioni sonore a terra e in basso sorvolo riguardano gli scali aerei civili, grandi e piccoli senza escludere le piste minori delle aviosuperfici sparse lungo la Penisola.

A che punto siamo? Quanti edificazioni pubbliche (asili, ospedali, scuole a altro) e quanti caseggiati privati (condomini pluriappartamenti e case isolate) sono stati interessati in questi anni (decenni?)

da concreti programmi d’insonorizzazione? Trascurando in questa nota la reperibilità e disponibilità di risorse e fondi da investire in queste opere, rinviando ad altre analisi la questione delle tariffe aeroportuali correlate al rumore aereo, (noise charges o surcharges - “tassa ambientale” noise tax- IRESA) delle imposte pro-capite per ogni passeggero imbarcato e delle quote del bilancio (il 7% degli importi previsti per le attività di manutenzione e potenziamento) da destinare da parte delle società di gestione aeroportuale alle "insonorizzazioni" è, comunque, indispensabile inquadrare e delineare gli interventi realizzati in Italia.

A fronte delle tassazione sul rumore generato dagli aeromobili disposta da specifiche leggi appare utile che ENAC e i gestori aeroportuali divulghino elencando gli interventi pianificati, realizzati e in corso d'opera riguardanti non solo l'isolamento fra il sedime aeroportuale e le zone esterne. Non solo delle eventuale insediamento di barriere vegetali e barriere semiartificiali e artificiali, ma anche ad esempio gli interventi principali di isolamento acustico quali:

-paratie-elementi antivibranti, che garantiscono un isolamento di 3-4 dB;

-pareti divisorie costituite da due strati di laterizio separate strati di lana di roccia;

-dispostivi e tramezze per contenere fenomeni di vibrazione;

-rivestimento di pareti con materiale fono isolante (fibre di legno);

-rivestimenti con materiale fono isolante di ponti acustici fra esterno ed interno;

-adeguamento avvolgibili dei serramenti;

-installazione finestre con battente a ribalta costituite da vetri a strato multiplo e spessori diversificati;

-installazione di strumenti di protezione passiva (alberazioni, barriere acustiche, dune in terra e murature).

E', comunque, difficile anche auspicare risposte in tal senso, anche se, talvolta - nonostante queste note e la loro reiterazione in queste news - è inevitabile porsi una domanda: ma queste argomentazioni interessano a qualcuno? Gli stessi abitanti dell'intorno aeroportuale e delle aerobasi della Penisola sono coinvolti dalle "mitigazioni e insonorizzazioni" che in numerosi Paesi europei sono una realtà consolidata e quotidianamente adeguata?