sabato 03 ottobre 2015 10:08 Età: 9 yrs

Bergamo Orio al Serio: pista 28, procedure di decollo e sperimentazioni SID

Categoria: Aeroporti, Aerobasi, Altri scali, Pubblicazioni, Archivio, Ambiente, Convegni, Imp. acustico, Comitati , Aerolinee

 

Perché solo ICAO A e non ICAO B o IATA climb anche nelle altre piste?

Ma perché, a fronte di annose e legittime proteste da parte dei cittadini, dei comitati, di alcuni Comuni, non si predispone procedure di decollo a maggior gradiente di salita e initial climb che assicurano percorsi sul terreno a minor impatto acustico?

Possibile che in tanti anni di lavori della Commissione Aeroportuale nessuno dei tecnici "qualificati" in materia aeronautica non abbia ancora valutato l'ipotedi si adottare tecniche di decollo ICAO B e/o equivalenti IATA, ECAC .CEAC e/o procedure assimilabili? Forse non esistono ancora ricadute acustiche e/o proteste di cittadini tali da indurre a modifiche sostanziali di tali procedure?

Possibile che sulle pista del Belpaese le procedure "cosiddette" antirumore non venga adottata (o perlomeno verificato una sperimentazione) della tecnica - profilo di decollo ICAO B o equivalenti?

Possibile che la quasi totalità degli scali italiani continuino a proporre "rinnovate" procedure di contenimento del con profilo di salita degli aeromobili - talvolta ritenuto più ripido - ma che in realtà è sempre l'ICAO A?

Il D.M. 3 dicembre 1999 (1). Procedure antirumore e zone di rispetto negli aeroporti (2) a riguardo è preciso, alla nota £, infatti, sostiene:.

" Procedure antirumore.

1. Il vettore applica le procedure antirumore quando l'aeromobile manovra in aria.

2. Le procedure antirumore seguono i criteri generali di seguito riportati: a) ottimizzare le proiezioni al suolo delle rotte a tutela delle popolazioni esposte; b) disegnare le proiezioni al suolo delle rotte antirumore nelle fasi di decollo e di atterraggio, in accordo con quanto previsto nel decreto ministeriale 30 marzo 1998, n. 38-T da parte delle commissioni locali; c) disegnare, in accordo a quanto indicato nel decreto ministeriale 30 marzo 1998, n. 38- T e nelle regolamentazioni ICAO, le rotte di partenza e di arrivo in modo tale da essere percorse, fatte salve esigenze di sicurezza delle operazioni di volo, da tutti gli aeromobili in possesso di certificazione conforme al decreto ministeriale 3 dicembre 1983 e successive modificazioni; d) recepire integralmente e senza modificazioni i profili di atterraggio e decollo come definiti dalla normativa ICAO; e) utilizzare la spinta inversa superiore al minimo nei soli casi di necessità.

3. Per ogni aeroporto dovranno essere definite aree idonee alle prove motori, nelle quali devono essere osservati i seguenti criteri generali: a) i tempi di prova motore devono essere contenuti il più possibile e comunque le prove devono essere svolte in accordo con quanto previsto dai manuali tecnici; b) l'orientamento del velivolo deve ridurre al massimo possibile la generazione di rumore verso le zone abitate; c) adeguati schermi fonoassorbenti e/o fonoisolanti possono essere utilizzati per la riduzione del rumore immesso in corrispondenza di luoghi abitati.

4. Le procedure antirumore sono definite per ogni aeroporto aperto al traffico civile, secondo i criteri del presente decreto, dalle commissioni di cui all'art. 5, comma 2 del decreto ministeriale 31 ottobre 1997, ed adottate dal direttore della circoscrizione aeroportuale ai sensi dell'art. 5, comma 2 del decreto ministeriale 31 ottobre 1997".

Perché, in sostanza, la tecnica ICAO B e assimilabili IATA - con riduzione della potenza di decollo a 800 piedi e/o quote inferiori - non è stata ancora sperimentata e, magari, anche adottata?


Files:
Boeing_737mrg_noise_procedures.pdf