mercoledì 28 dicembre 2016 05:37 Età: 7 yrs

Aeroporto Bologna: rumore aereo, proibiti atterraggi notturni sulla città

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Bologna, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Imp. gassoso, Imp. acustico, Std ICAO ENAC

 

La mappa acustica dell'aeroporto, tuttavia, non è elaborata con AEDT!

Su quale riscontro oggettivo il Direttore ENAC dell'aeroporto di Bologna ha motivato l'Ordinanza n.11/2016 che impone - dal prossimo 10 gennaio dalle ore 23.00 alle ore 6.00 - che gli atterraggi avvengano obbligatoriamente per pista 12? Il provvedimento del Direttore ENAC sarebbe la logica conseguenza di quanto deliberato nella Commissione Aeroportuale sul Rumore ma su quali corrispondenze acustiche?

I componenti della Commissione, ovvero la società Aeroporto di Bologna, Enav, Comune di Bologna, Comune di Calderara, Arpa Emilia-Romagna, Ministero dell'Ambiente e AOC (la rappresentanza delle compagnie aeree), avrebbero, dopo aver verificato livelli sonori critici (ma quali ???) nel sorvolo notturno della città, formulato il divieto di acuire tale disagio sui cittadini e residenti.

Ma quali sono i supposti "riscontri" considerati oggettivi?

Il "modello analitico previsionale INM" che, ad esempio, il Rapporto annuo 2013 della società Aeroporto di Bologna (calcolo ex DM 31-10-1997), così come i "dati acustici desunti dalla rete di monitoraggio del rumore aeroportuale" come è ben noto agli esperti e consulenti materia, nonostante siano stati designati da specifici decreti e regolamenti sono superati dalla realtà procedurale adottata e dall'utilizzo di un modello matematico superato".

Ma se il divieto dovrebbe essere applicato sulla "pista 12", i restanti decolli e atterraggi notturni sulla "pista 30" non risolvono comunque la questione. Innanzitutto deve essere rifatta la mappa acustica aeroportuale utilizzando il modello analitico previsionale AEDT, ovvero il calcolo dell' impronta acustica aeroportuale Aviation Environmental Design Tool (AEDT) della stessa Federal Aviation Administration-USA. In sostanza l'adozione dell'AEDT che ha soppiantato e adeguato l'output Integrated Noise Model (INM). La mappa acustica e le curve sonore Lva della zona airside (volo) devono essere supportata da valori congrui di Lva landside con i tempi effettivi di messa in moto e rullaggio a terra degli aeromobili. Non solo una fotografia dei voli dell'anno corrente ma una prefigurazione dei movimenti del masterplan al 2020-2030 e/o quale sia la valutazione di impatto ambientale e/o strategico presentata in ENAC e al Ministero dell'Ambiente e Trasporti.

Come è ben noto senza una modelizzazione AEDT anche i report periodici della rete di monitoraggio delle centraline acustiche aeroportuali - riscontri percentuali dei soli aerei in volo con i tracciati radar - non identificano e non rappresentano, comunque, valori Lva adeguati a valutare l'impatto acustico dei cittadini sorvolati in atterraggio e in decollo.