mercoledì 06 gennaio 2016 05:21 Età: 8 yrs

Aeroporti di Puglia, dalla Regione uno stop al co-marketing della Ryanar

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Convegni, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Una svolta nelle policy e/o una correzione leguleia?

Dopo le incertezze sul rapporto tra la maggiore delle low cost europee e la Regione Sardegna ecco tornare con prepotenza sui media l'altro accordo "memorabile", la collaborazione storica tra la Regione Puglia, ovvero la società Aeroporti di Puglia, con la Ryanair.

Le vicende relative agli incentivi-finanziamenti che la Regiona Puglia ha trasferito alla società esercente degli scali pugliesi - qualcuno sostiene iniziati nel 2009 - sottoscritti con un contratto di marketing - promozione turistica - con l'azienda irlandese Airport Marketing Services Limited (AMS) - sono oggetto di una indagine della Procura con il sostituto Silvestris. L'accordo rientra nella normativa UE?

L'ipotesi che un contratto è di cinque anni e del relativo costo debba, inoltre, essere sottoposto ad una gara d'appalto - nonostante possa riguardare la continuazione di un co-marketing in essere anche se in scadenza, perciò una proroga - costituisce una seconda ipotesi di "irregolarità".

Che tale politica possa, inoltre, configurarsi come esempio di concorrenza sleale sia per altre aerolinee quanto per altri aeroporti di bacino di traffico.

La novità di questi giorni è rappresentata dal blocco di una delibera regionale: avrebbe finanziato con 13.8 milioni di euro una prima annata di proroga - destinati tuttavia inizialmente alla società Aeroporti di Puglia - dell'accordo co-marketing e/o equivalente con la società AMS - Airport Marketing Services Limited.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano avrebbe richiesto ad "esperti consulenti" di verificare-riesaminare la correttezza e congruità dell'accordo.

Una determinazione delibera dalla precedente giunta Regionale Vendola: la delibera trascorsa aveva previsto il finanziamento quinquennale, dal novembre 2014 all'ottobre 2019. Tale contratto era stato, comunque, confermato-ribadito dalla Regione nell’assemblea dei soci di Aeroporti.

Gli accordi di co-marketing con vettori aerei non è una novità. Da oltre 15 anni tali stipule sarebbero stati adottati anche quando le ricadute, il costo beneficio ha spesso trovato sostenitori contrapposti.

A coloro che ribadiscono ricadute vantaggiose per il territorio e l'economia regionale - ben 25 euro per ogni euro investito nell'incentivazione dei voli - ai critici che negano alcun riscontro commerciale-turistico.

La collocazione di scali aerei competitivi nelle incentivazioni ai voli e al sistema tariffario determina flussi di traffico passeggeri con mete/destinazioni diversificate. Anche extraregionali.

Lo stop della Regione Puglia rappresenta una svolta verso un mercato competitivo tra scali aerei e aerolinee o, viceversa, un momentaneo ripensamento per più vantaggioso accordo: in regola con le normative UE, meno oneroso con assunzione manageriali di responsabilità da parte degli esercenti di aziende parapubbliche e/o pubbliche?