lunedì 25 gennaio 2016 05:24 Età: 8 yrs

Come troppa fiducia nell’automazione può causare incidenti secondo l’O. I. G. USA

Categoria: Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Incidenti aerei, Human factor, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Aerolinee

 

Presentazione del Com.te Renzo Dentesano

La pubblicazione, avvenuta il 7 gennaio 2016 da parte dell’Office of Inspector General, di un Audit Report – nr. AV 2016-013 – titolo “Enhanced Faa Oversight could reduce Hazards associated with increased use of Flight Deck Automation”, ha finito di scatenare nel mondo del trasporto aereo una marea di polemiche in merito all’allarme generato dalla pubblicazione del Report in questione con il quale è stata messa sotto accusa la Federal Aviation Administration – FAA degli USA.

Con tale documento, scaturito da un audit tenutosi presso la FAA, l’Ispettorato Generale del Dipartimento dei Trasporti, ha criticato la esagerata dipendenza dei piloti di linea dall’automazione delle cabine di pilotaggio, accompagnata dalle critiche rivolta alla FAA in merito alla mancata sorveglianza sulle Compagnie aeree sia nell’uso esasperato dell’automazione, come pure in merito alla conseguente carenza di allenamento dei piloti al pilotaggio manuale. fin dalla pubblicazione del Report finale da parte del NTSB sul grave incidente avvenuto il 6 giugno 2013 a un Boeing B. 777 -200ER della Compagnia ASIANA in atterraggio sulla pista 28L dell’aeroporto di San Francisco, che ha causato la morte di 3 occupanti e il ferimento di altri 49 passeggeri, sul totale di 307 persone presenti a bordo. A poche miglia dall’atterraggio sulla pista 28L, volando dal mare, il pilota ai comandi (e l’istruttore che lo controllava) utilizzavano per la manovra di avvicinamento, un’errata impostazione delle funzioni dell’autopilota e dell’auto-manetta, in modo tale che l’aeromobile ha incominciato a ridurre pericolosamente la velocità e contemporaneamente a scendere troppo velocemente, tanto da finire con l’urtare con la parte posteriore della fusoliera un frangiflutti situato prima della pista e da farlo ricadere pesantemente sul treno di carrelli principali che si staccavano e scivolando sulla pancia incominciava a carambolare fino ad effettuare una completa rotazione rispetto alla direzione di atterraggio. Gli Investigatori del NTSB concludevano l’inchiesta attribuendo il disastro all’errore di eccessiva fiducia dell’equipaggio di condotta nell’automazione, non disgiunta dalla mancata sorveglianza del comportamento della funzione dell’automazione utilizzata.

Ritornando al Rapporto che ha scoperchiato questo vaso di Pandora, il Rapporto stesso vuol mettere in guardia in merito all’eccessiva fiducia riposta dai piloti sull’automazione e sprona la FAA ad esercitare maggior controllo sulle Compagnie aeree in tema di sorveglianza che i piloti devono esercitare quando utilizzano l’automazione e contemporaneamente di mantenere allenata la capacità di pilotaggio manuale, che diventa indispensabile quando, ahimè, l’automazione fa le bizze o subentra qualche grave avaria.

Nello stesso tempo il Rapporto sottolinea ancora che i piloti dei moderni aeromobili hanno poche occasioni di mantenere la loro abilità di pilotaggio manuale durante i loro voli di linea su aeroporti attrezzati con moderni sistemi elettronici adatti all’automazione. In tal modo l’abilità dei piloti diminuisce e può diventare fattore critico in quelle situazioni, appunto, nelle quali i piloti stessi diventano essenziali per riguadagnare e mantenere il controllo dell’aeromobile.

Anche se, bisogna notare, la pretesa che i piloti si possano auto-allenare durante i voli di linea appare scarsamente attuabile e perciò alquanto utopistica. Bisogna che l’addestramento al pilotaggio manuale possa venire attuato in qualche altro modo (o durante le sessioni di recurrent training, oppure con velivoli meno costosi di quelli dei voli di linea). Ma allora … altri costi che verrebbero avversati dalle Compagnie. Ma la sicurezza ha un costo !

In definitiva, la lezione da apprendere da quel disastro da parte di tutti (Autorità di certificazione, Costruttori, Compagnie aeree e Associazioni internazionali dei Piloti commerciali), a mio avviso è la seguente:-< Mentre una giusta dose di automazione delle cabine di pilotaggio e del suo uso è cosa utile (se ben compresa durante l’addestramento) e migliorativa delle operazioni di volo, ciò non significa che maggior automazione a bordo sia la soluzione migliore, salvo nel caso poco probabile che si pensi di togliere i piloti per passare ad aeromobili senza piloti a bordo, nel qual caso ritengo molto improbabile che si troveranno passeggeri paganti disposti a salire a bordo ed a rischiare la pelle, viste tutte le minacce che incombono sul trasporto aereo (meteorologiche, tecniche, terroristiche, hackeristiche, ecc.), in quanto l’automazione non ha la flessibilità della mente umana e tanto meno la sua duttilità, dimostrata dagli esseri umani nei casi di emergenza imprevedibili ed imprevisti dai progettisti, laddove solo l’esperienza aiuta a non sbagliare ! Insomma bisogna rendersi conto che utilizzare l’automazione per alleviare grossi carichi di lavoro dalle spalle dei piloti è benefico qualora i piloti non abbiano il tempo di rilassarsi troppo o di distrarsi, perché se la loro attenzione incomincia a decadere e allo stesso non praticano mai l’allenamento al pilotaggio manuale, allora la situazione diventa critica e foriera di disastri.>.