martedì 22 novembre 2016 05:45 Età: 7 yrs

Milano Linate e il "rischio terzi": una coerenza da verificare

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Linate, Archivio, Dossier, Convegni, Piani di rischio, Std ICAO ENAC

 

A quale traffico e a quali rotte di decollo rimandano le curve di isorischio?

La DIREZIONE CENTRALE SVILUPPO DEL TERRITORIO, Settore Pianificazione Urbanistica Generale - Servizio Gestione Pianificazione Generale del Comune di Milano in data Luglio 2012 ha reso disponibile - anche on-line - la Relazione illustrativa e relative Norme Tecniche di Attuazione di tutela delle aree comprese nelle curve di isorischio, è allegato il seguente elaborato cartografico: con la Tav. 01 “Valutazione i rischio delle attività aeroportuali – individuazione delle curve di valutazione del rischio conto terzi derivanti da incidente aereo in attuazione dell’art. 715 del Codice della Navigazione.

Anche quello che all'epoca era il terzo scalo del Belpaese (ora superato da Bergamo Orio Al Serio)

aveva perciò adottato "il decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96, come modificato ed integrato con il decreto legislativo 15 marzo 2006 n. 151, ha rivisto la disciplina della parte aeronautica del Codice della Navigazione. Il nuovo Codice, al Capo III – “Vincoli della proprietà privata”, ha introdotto una nuova normativa che regola l’utilizzo e la gestione delle aree limitrofe agli aeroporti, imponendo servitù e limitazioni sui territori limitrofi agli aeroporti con vincoli non più legati alla configurazione del sedime aeroportuale, ma che tengono maggiormente conto della tipologia e delle caratteristiche delle operazioni di volo che hanno luogo sull’aeroporto considerato. Tali modifiche al Codice della Navigazione consentono di preservare la capacità di sviluppo degli aeroporti presenti sul territorio italiano, con l’intento di tutelare l’interesse primario dello Stato di garantire la mobilità dei cittadini e la crescita economica del Paese attraverso lo sviluppo delle

infrastrutture aeroportuali, e al contempo garantire i più elevati livelli di sicurezza al territorio".

L'obiettivo dell'analisi e dell'adozione è finalizzata alla riduzione del" l rischio derivante dalle attività aeronautiche alle comunità presenti sul territorio limitrofo agli aeroporti, l’ENAC individua gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione dell’impatto di rischio”.

Inoltre, l’art. 715 prevede che “nell’esercizio delle proprie funzioni di pianificazione e gestione del territorio, i comuni interessati tengono conto della valutazione di cui al primo comma”.

In attuazione di queste nuove prescrizioni del Codice della Navigazione, l’ENAC ha predisposto la

“Policy di Attuazione dell’art. 715 del Codice della Navigazione - Definizione della metodologia e della Policy di Attuazione del Risk Assessment”.

Tutto bene quindi? Non è così!

In questi giorni tuttavia, anche a seguito del via libera concesso dalla Commissione europea (Ce) relativo alle misure previste dal nuovo decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, relativo alla maggiore liberalizzazione del traffico sull’aeroporto di Linate. Nuove destinazioni e frequenze e fruizione dei voli nel contesto europeo, pur nei parametri operativi-capacità di pista (air e land side) dell'infrastruttura aeroportuale.

Le determinazioni relative alla definizione del Piano di Rischio per incidente aereo e al Rischio Terzi, alla loro formulazione e talora alla riservatezza con cui ad esempio sono state identificate le curve di isorischio (ai parametri, in genere, utilizzati)pongono con urgenza e inderogabilità considerazioni essenziali per lo scalo “Enrico Forlanini” di Linate, localizzato a 8 km da centro della città metropolitana di Milano e limitrofa ai Comuni di Segrate, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese. "L'aeroporto dispone di un unico terminal e di due piste di diversa dimensione, una principale commerciale (pista RWY 18/36 dim. 2.440 m x 60 – codice 4) ed una per l'aviazione generale (pista RWY 17/35 dim. 600 m x 22 m – codice 1). Le estremità della pista di volo, definite in gergo “testata”, sono indicate con particolare numerazione (es.: RWY 18/36) che permettono di distinguere le testate poste a nord e a sud. Il Comune di Milano è interessato dai vincoli indotti per l’aeroporto di Milano - Linate relativi alle testate n. 17/35 della pista per l’aviazione generale e n. 18/36 della pista principale commerciale."

Perchè quindi, le curve di isorischio sono solo in asse pista quando, ad esempio, la prevalenza dei decolli esegue una - quasi immediata - virata a destra e quindi il "rischio terzi" essendo sottostante alla traiettorie di decollo è altro rispetto a quello rappresentato nel documento del "Comune di Milano"? Un testo, probabilmente, ratificato da ENAC e dai suoi tecnici?


Files:
LIN__Isorischio_Approvazione_Enac.pdf