Lo scalo ha presentato un resoconto e un bilancio con dati e stime ottimistiche: traffico in aumento, maggior redditività della società di gestione e intensificazione nelle opere del polo intermodale e stazione ferroviaria. Le prospettive e la ricerca di un partner industriale sarebbe diventato il traguardo da perseguire, in tempi brevissimi. Nella conferenza stampa della scorsa settimana la presidente della Regione Debora Serracchiani e il Presidente Antonio Marano hanno riferito sul risanamento societario e l’intenzione di cedere una quota di minoranza. Magari una alleanza con un aeroporto del Nord Est italiano e magari Fraport la scoietà che controlla Francoforte e Lubiana.
Quello che ora sarebbe diventato e identificato come Trieste Airport dovrà gestire una partita decisiva. Non solo per il rifacimento della pista di volo e altro con almeno 12 milioni di euro. Il ruolo delle società di gestione, quelle delle aerolinee che operano e – magari pretendono accordi speciali di co-marketing sempre più esosi – la necessità di polarizzare voli e destinazioni per attrarre un sempre maggior numero di passeggeri.
In competizione con scali aeroportuali geograficamente collocati-posizionati negli stessi bacini di traffico.
I costi e le controversie - non ancora del tutto emerse-evidenziate – conseguenti ai lavori del Polo intermodale – costo stimato 17 milioni, 10 il primo lotto e 7 il secondo – e alla localizzazione associato al Piano di Rischio aeroportuale e al Rischio Terzi-Risk assessment, propongono l’indispensabilità di una opera infrastrutturale che deve risolvere preventivamente i vincoli posti dall’Art. 707 e 715 del CdN.
L’azienda aeroportuale di Ronchi dei Legionari ha presentato un utile di 2,8 milioni e un record passeggeri di Luglio con + 25,4% e stime di fine anno superiori a 800 mila viaggiatori/anno.
Sulla questione aeroporto, tuttavia, è indispensabile proporre una delle frequenti note che l’ex assessore ai Trasporti del FVG Lodovico Sonego, per questo scalo come per tantissimi altri.
Sul Messaggero Veneto del 11 Agosto 2017, infatti, un breve commento titolato “Stilettata di Sonego su Ronchi “Imbottito di denaro pubblico”, tra l’altro riporta “Ricordo intanto ai trionfalismi della Regione e del management, che lo scalo continua ad essere imbottito di soldi pubblici come nessun aeroporto del Nord Italia e come fanno solo in Meridione. Rammento che solo qualche settimana fa la Regione ha versato in assestamento 5 milioni alla società”.