venerdì 10 febbraio 2017 05:13 Età: 8 yrs

Aeroporto Ronchi-Trieste, polemica su co-marketing "FVG"

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Ma quale scalo italiano è esente?

Per sintetizzare e semplificare si potrebbe ricondurre ad operazioni "regionali" in atto non solo su scali aerei amministrati e/o gestiti da enti pubblici e/o partecipate ma a finalizzate operazioni "pubbliche" a supporto/sostegno esterno di gestioni aeroportuali private e liberalizzate.

Con l'articolo del Messaggero Veneto di giovedì 9 Gennaio dal titolo "Sonego smonta il nuovo corso - La società minaccia querele" (alla cui lettura rimandiamo) esplode una questione da tempo latente e spesso trascurata. In discussione è, ancora una volta, l'apporto di "europubblici" per il finanziamento, la gestione e le spese per il co-marketing al sostegno di voli low cost e meno.

Il senatore PD Lodovico Sonego, in passato consigliere e anche Assessore della Regione FVG (Energia ed alla Pianificazione Territoriale della Giunta Illy) è intervenuto non solo sui costi sostenuti nell'arco 2009-2015 ma anche sulla urgenza di privatizzazione della società aeroportuale al 100% Regionale. Da una verifica di quel periodo di bilanci dell'azienda di gestione dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari ora identificata come "Aeroporto FVG S.p.A." , la Regione come socio unico avrebbe investito 19,4 milioni di euro e nello stesso periodo con un costo di 18,8 milioni. Di questi "4,9 milioni per la ricapitalizzazione e 13,9 per sovvenzioni in conto esercizio".

Il masterplan e il piano di risanamento e rilancio contempla anche il parallelo finanziamento del Polo Intermodale: nella giornata dello scorso 22 dicembre 2016 è stato sottoscritto dal "Presidente della Società Aeroportuale e dal Sindaco di Ronchi dei Legionari, la convenzione per la concessione in diritto di superficie per la realizzazione del Polo Intermodale annesso al Trieste Airport".

L' aeroporto inoltre ha attivato il Business Plan 2016-2020 piano quadriennale che "prevede una crescita dei passeggeri del 42%, fino a superare il milione di passeggeri con un margine operativo lordo superiore ai sei milioni. Per ottenere gli obiettivi programmati saranno realizzate opere infrastrutturali per 38 milioni di euro - 18 milioni per la realizzazione del polo intermodale per fare di Ronchi lo snodo regionale dei trasporti su gomma, ferro e aria, 12 milioni per la pista di volo e 8 per la riqualificazione dell’aerostazione - finanziati per il 66% con fondi propri dell’azienda e il 34% con fondi comunitari e nazionali".

La rinnovata infrastruttura sarà competitiva e fruibile da qualche acquirente privato - sia esso italiano e internazionale - in grado di competere con la SAVE di Venezia (e Treviso) ad ovest e Lubiana ad est? E' uno scenario del tutto improbabile. Le spese per gli investimenti e quelli per l'apertura di nuovi voli (vedi accordo con Ryanair, ultimo il volo per Ciampino) con dedicati accordi di co-marketing potranno rilanciare questo scalo?

L'intervento dei Lodovico Sonego che pone interrogativi sul recente passato e sullo scenario futuro dell'Aeroporto FVG andrebbe, tuttavia, allargato, esteso ai tantissimi scali operativi, tutti identificati nel Piano nazionale Aeroporti, alla loro localizzazioni in bacini di traffico aereo sovrapposti e concorrenziali perche troppo ravvicinati e che fanno emergere una competizione alimentata da politiche di sovvenzioni di co-marketing a spese del settore pubblico. La liberalizzazione delle società aeroportuali e la presenza del privato, come si può verificare in tanti altri scali, non ha al momento, tuttavia, consentito di affrancarsi dagli accordi di co-marketing a carico degli enti e partecipate pubbliche.