Da un lato l’aviosuperficie è operativa dal 1 Gennaio 1976, dall’altro i Grifoni insediati nella Riserva naturale del Cornino – Forgaria del Friuli esiste dal 1973, sostengono i sostenitori ambientalisti e non avrebbe mai rappresentato un pericolo. E’ tutto vero? Quali dati di impatto volatili e rischi assimilabili sono stati registrati in quasi mezzo secolo di attività di volo dei volatili con le ali e quelli con i motori ed equivalenti?
ENAC a riguardo è precisa. Sia con la Circolare APT-01B - Procedure per la prevenzione dei rischi di impatto con volatili ed altra fauna selvatica (wildlife strike) negli aeroporti, quanto con la nota - 9984/DIRGEN/GSV del 13 febbraio 2009 - Prevenzione dei rischi di impatto con volatili negli aeroporti - ricerca di tipo naturalistico-ambientale.
In realtà nelle casistiche ENAC le determinazione del Birdstrike Risk Index ver. 2 (BRI2), hanno individuati 17 gruppi funzionali (15 per uccelli e chirotteri e 2 per mammiferi) composti da specie non strettamente collegate tassonomicamente ma con comuni caratteristiche ecologiche, comportamentali e fisiche (una lista completa dell’avifauna italiana associata ai vari gruppi è disponibile sul sito internet dell’ENAC all’indirizzo www.enac.gov.it) e tra questi i Grifoni non sono direttamente segnalati:
1. svassi e strolaghe
2. cormorani, pellicani, cigni e oche
3. aironi, cicogne e fenicotteri
4. anatre, fagiani, quaglie e piccoli rallidi
5. rapaci diurni grandi
6. rapaci diurni piccoli
7. uccelli marini grandi
8. uccelli marini piccoli
9. limicoli e affini
10. colombi
11. gufi e civette
12. rondini e rondoni
13. corvidi
14. passeriformi solitari e affini, picchi, pipistrelli
15. passeriformi gregari e affini
16. mammiferi piccoli (lepri, nutrie, gatti, volpi, cani < 10kg)
17. mammiferi grandi (cani >10kg, daino, cervo, capriolo, cinghiale).
ENAC ha forse sottostimato la minaccia determinata nella zona dell’aviosuperficie di Rivoli di Osoppo dall’avvoltoio grifone: uno tra i più grandi e maestosi d’Europa?
In un nota apparsa su notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/grifoni-minacciati-enac/- Grifoni minacciati dall’Enac: “Colonia troppo vicina all’aeroporto” si legge anche:
“Rivoli di Osoppo è un vero paradiso per il volo a vela; inserito nel parco naturale del Tagliamento ed incuneato nell’incantevole anfiteatro delle Prealpi Carniche e Giulie, popolato dai veri dominatori del cielo: gli uccelli. Qui vivono l’aquila, il nibbio, il gheppio il falco ma soprattutto il grifone. A pochi chilometri dall’aviosuperfice infatti, vicino al lago del Cornino, è stato avviato ormai da un decennio un progetto per ripopolare le montagne adiacenti della pedemontana friulana con questo rapace. I grifoni sono abituati a volare in termica e in dinamica con gli alianti, ci considerano nostri amici ed il volare con loro è frequentissimo. Ci si aiuta vicendevolmente, segnalando con la presenza buone zone di veleggiamento, e le sensazioni che si provano volando insieme sono uniche.
La posizione geografica dell’aviosuperfice di Rivoli di Osoppo consente di impostare sia voli verso la pianura o la pedemontana che verso la catena delle Alpi spingendosi ad Est (Slovenia - Aeroporto di Bled - Karawanche), a Nord (Austria – Aeroporto di notsch e Lienz – Gaital - Grossklochner) ed Ovest (Dolomiti – Aeroporto di Dobbiaco e vipiteno – Val pusteria). I rilievi montuosi prossimi al campo, distanti 5-8 Km con altezze dai 1100 ai 1800 m (Monte Covria, Cuar, Quarnan e Chiampon), consentono ottimi allenamenti al volo in pendio, in una sorta di una palestra naturale propedeutica ai voli in montagna ben più impegnativi. Pertanto Rivoli è particolarmente indicata per chi vuole familiarizzare con il volo in pendio, non avendo questa possibilità sul campo di casa”.
La convivenza dovrà pertanto essere verificata, storicamente e in prospettiva.
La stessa ENAC in un Convegno del marzo 2017 riferisce come “piantagioni o l’esercizio delle attività che possono costituire richiamo per la fauna selvatica nelle zone da sottoporre a limitazione intorno agli aeroporti sulla base”.
Quando si legge nelle stesse note del “Wildlife Strike: un rischio trasversale” di CLAUDIO EMINENTE
VICE DIREZIONE CENTRALE VIGILANZA TECNICA – presentato il 7 marzo 2017 - che occorre valutare “la pericolosità delle opere, piantagioni o l’esercizio delle attività che possono costituire richiamo per la fauna selvatica entro i 13 km dall’aeroporto” e di valutare “utilizzo di criteri oggettivi di prossimità e di calcolo del rischio per le diverse tipologie di fonte attrattiva”.
In prospettiva il Comune di Osoppo sede della pista-aviosuperficie di Rivoli ha autorizzato l’asfaltatura della pista di atterraggio dell’Avro di Rivoli.
La materia è stata posta alle Autorità della Regione FVG. La pista in erba sarà allungata di almeno altri 200 metri ed asfaltata? Le ricadute in termini di Piano di Rischio aeronautico e di rischio impatto volatili diventano, comunque, immediatamente questioni fondamentali per l’attività di volo dei Grifoni e degli umani. Chi vincerà?