A quanto ammonta e dove è destinata e in quale percentuale?
Sono stati registrati altri aumenti? Con un decreto interministeriale Lavoro-Economia-Trasporti datato 29 ottobre 2015 – voli nazionali e internazionali ? – ad ogni imbarco si paga una tassa da 9 euro a biglietto, che sale a 10 euro nel caso in cui si parta da uno scalo Laziale (Ciampino o Fiumicino). Un tributo aumentato di 2,5 euro nel 2016, destinata a salire di 2,14 euro nel 2017 e 2,34 euro nel 2018. Era, forse, stata sospesa, soppressa e/o in parte congelata? E’ stato bloccato l’aumento? Quale? Improbabile. Nel frattempo ecco l’ennesima Interrogazione a risposta scritta 4-16559 presentato da SENALDI Angelo lo scorso 11 maggio 2017, seduta n. 794.
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Per sapere – premesso che:
con l'articolo 2, comma 11, lettera a) della legge 24 dicembre 2003 n. 350, è istituita l'addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili;
la ripartizione degli introiti prevede che questi siano destinati all'Enav per migliorare la sicurezza impiantistica e operativa, a misure per la prevenzione e il contrasto della criminalità, al fondo di sostegno per i lavoratori del trasporto aereo e ai «comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti»;
i comuni dei sedimi aeroportuali sopportano disagi e spesso soffrono serie problematiche ambientali (traffico veicolare per il trasporto di passeggeri e merci da e verso le aerostazioni, aumento dell'inquinamento acustico), e dell'inquinamento atmosferico mentre al contempo forniscono servizi agli aeroporti;
l'addizionale comunale pari a 1,00 euro per ogni passeggero nel 2004 è aumentata fino a 6,50 euro per passeggero;
solo 40 centesimi per ogni imbarco vengono assegnati agli enti locali e solo 10 risultano, allo stato, effettivamente erogati;
nel complesso i comuni aeroportuali italiani lamentano arretrati nella corresponsione delle risorse provenienti dall'addizionale comunale per circa 92 milioni di euro;
i sette comuni del sedime aeroportuale di Malpensa (Ferno, Somma Lombardo, Samarate, Casorate Sempione, Lonate Pozzolo, Cardano al Campo e Vizzola Ticino) vantano un credito di oltre 15 milioni di euro;
nel caso dell'aeroporto di Malpensa e del territorio circostante, le mancate entrate si inseriscono in un Contesto economico, occupazionale e sociale che ha risentito del cosiddetto « de-hubbing» operato da Alitalia nel 2008, con la cancellazione di circa il 70 per cento dei voli settimanali –:
se siano variati i criteri di attribuzione delle risorse derivanti dall'addizionale comunale;
se si intendano assumere iniziative per provvedere a una congrua integrazione e corrispondere le somme dovute per gli anni passati;
se si intendano assumere iniziative per adeguare proporzionalmente i ristorni dovuti ai comuni aeroportuali. 18 Maggio 2017