venerdì 24 marzo 2017 05:39 Età: 7 yrs

Aeroporto di Firenze, ancora una Interrogazione sulla nuova pista

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Firenze, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Imp. acustico, Piani di rischio

 

Sulle criticità ambientali, di safety e altro!

Ancora sulla Valutazione di impatto ambientale sull’aeroporto Vespucci di Firenze e la mancata trasparenza degli atti e dei documenti non pervenuti ai Comuni di sedime. La tante criticità, ambientali, di rischio terzi, finanziarie hanno bisogno di risposte inequivocabili e l'interrogazione presentata dalla senatrice Alessia Petraglia (Si-Sel) chiede, per l'appunto responsi conclusivi.

Al ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare

Premesso che:

da informazioni a mezzo stampa risulterebbe terminato il procedimento, avviato circa 2 anni fa, di valutazione di impatto ambientale del progetto denominato "'Aeroporto Amerigo Vespucci' di Firenze-Master Plan aeroportuale 2014-2029", avente come proponente l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), in merito al progetto della Società Toscana aeroporti SpA, relativo alla riqualificazione dell'o scalo di Firenze, mediante la realizzazione della nuova pista di volo, dei piazzali aerei, del nuovo terminal passeggeri, della viabilità di accesso e dei parcheggi, dell'area cargo e del terminal di aviazione generale e sul relativo studio ambientale;

ad oggi non risulta pubblicato alcun decreto di Via (Valutazione impatto ambientale) in merito;

considerato che:

risulta ancora senza risposta l'interrogazione 4-06431, pubblicata il 29 settembre 2016, in merito alle numerose criticità giudiziarie, procedurali, economiche e soprattutto ambientali e paesaggistiche;

già il 2 dicembre 2016 il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, dopo aver parlato con il ministro in indirizzo, Gianluca Galletti, annunciava a mezzo stampa la conclusione della procedura ('Il Tirreno', edizione di Prato del 2 dicembre 2016, articolo dal titolo "Aeroporto di Firenze, sì all'ampliamento della pista");

visto che, a quanto risulta agli interroganti:

i contenuti del parere della commissione Via sono stati già diffusi pubblicamente anche dai mass media locali e nazionali e le criticità emerse rispetto al progetto sarebbero numerose e sostanziali;

alle amministrazioni locali direttamente interessate dal master plan non sarebbe ancora giunta alcuna documentazione ufficiale;

nei giorni scorsi ci sono stati interventi di protesta rispetto all'atteggiamento opaco con cui sarebbe stata gestita tale vicenda ed in particolare sul fatto che, nonostante i contenuti del parere della commissione Via siano stati diffusi, gli enti locali sarebbero tenuti all'oscuro di tutto;

solo il 3 marzo 2017, a seguito delle proteste, il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, con una nota ufficiale, ha spiegato che il prolungarsi dell'iter per l'ampliamento dell'aeroporto 'Vespucci' sarebbe dovuto a nuove richieste di verifica di Enac, spiegando che quest'ultimo 'ha chiesto formalmente alla Commissione Via un chiarimento su tre punti delle prescrizioni indicate nel parere, in particolare sulla valutazione del rischio aeroportuale, sul tema del birdstrike e sui compiti dell''Osservatorio ambientale'' e che il ministero sta svolgendo di conseguenza 'attività tecniche di verifica aggiuntive', poste in essere sulla base della richiesta pervenuta dall'Enac,

si chiede di sapere:

quando il ministro in indirizzo intenda rispondere all'interrogazione 4-06431 pubblicata il 29 settembre 2016, in merito alle numerose criticità giudiziarie, procedurali, economiche e soprattutto ambientali e paesaggistiche della vicenda descritta;

per quale ragione, nonostante siano passati ben 3 mesi dalla comunicazione da parte del viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, solo adesso sia stata pubblicamente comunicata la richiesta di Enac;

in che cosa consistano le 'attività tecniche di verifica aggiuntive' che il ministero sta svolgendo a seguito della richiesta dell'Enac e se queste attività possano provocare rettifiche, modifiche o integrazioni ai pareri espressi o al decreto di VIA;

per quale motivo Enac sia venuto a conoscenza del parere espresso dalla commissione ministeriale, mentre tutti gli altri soggetti coinvolti nella procedura, amministrazioni comunali in primis, non hanno potuto avere accesso a questa documentazione e quindi non hanno potuto chiedere ulteriori chiarimenti".