martedì 21 novembre 2017 05:16 Età: 6 yrs

Aeroporti e ambiente, ancora una interrogazione della Spessotto (M5S)

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Imp. acustico, Imp. gassoso

 

Sulle implicazioni negative dell’impatto acustico e gassoso

Constatazioni, analisi e domande su inquinamento ambientale nei pressi di alcuni aeroporti italiani (Ciampino, Treviso-Canova, Venezia-Tessera, Pisa San Giusto, Bergamo-Orio al Serio e altri) presentata dall'onorevole Arianna Spessotto (M5S)

 

"Al ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al ministro della Salute, al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

Per sapere, premesso che:

l'inquinamento ambientale di origine aeroportuale, acustico ed atmosferico, rappresenta un fattore di rischio che, come comprovato da numerosi studi scientifici ed epidemiologici, può avere gravi ripercussioni sulla salute delle persone esposte, in particolare su quelle residenti nelle zone limitrofe agli aeroporti;

dal punto di vista della qualità dell'aria, le attività aeroportuali possono determinare l'emissione in atmosfera di sostanze inquinanti, originate principalmente dalla combustione di combustibili fossili, quali SO2, NOx, CO e materiale particolato PM10 e PM2,5, caratterizzati da una dispersione spaziale significativamente più elevata rispetto a quella tipica del traffico auto veicolare;

per quanto riguarda invece le conseguenze dell'inquinamento acustico sulla salute, un recente Studio sugli effetti del rumore aeroportuale ('Sera') (disponibile al sito www.ccm-network.it) ha evidenziato, valutando gli effetti del rumore e dell'inquinamento atmosferico tra i residenti nei pressi degli aeroporti di Torino-Caselle, Pisa-San Giusto, Venezia-Tessera, Milano-Linate, Milano-Malpensa e Roma-Ciampino, una associazione tra rumore di origine aeroportuale ed aumento della pressione arteriosa, dell’annoyance e di disturbi del sonno, in accordo con quanto riportato nella letteratura internazionale;

in particolare, studi di laboratorio indicano che il rumore può avere un impatto sulle funzioni fisiologiche nell'uomo, tra cui alterazione del sistema nervoso autonomo e del sistema ormonale, irritabilità, stanchezza, mal di testa, alterazione della qualità del sonno, calo di performance ed in generale di un'alterazione psicofisica. Nei bambini è stata inoltre documentata una riduzione delle capacità di apprendimento e delle capacità cognitive;

come evidenziato dall'Ispra, il progressivo aumento del traffico aeroportuale degli ultimi anni si è associato ad una crescente tendenza all'incremento dell'inquinamento acustico ed ambientale e delle emissioni di scarico generate dal traffico stradale, tipicamente associato alla presenza di impianti aeroportuali;

gli interventi di potenziamento delle maggiori infrastrutture aeroportuali nazionali, previsti dal piano nazionale aeroporti e dai relativi masterplan, determineranno poi, con ogni probabilità, nei prossimi anni, un forte aumento del traffico aereo nei suddetti scali, anche per effetto dell'incremento dei voli low-cost;

per quanto riguarda lo scalo 'G.B.Pastine' di Ciampino, che rimane uno dei comuni con l'inquinamento atmosferico più elevato della Regione Lazio, è stato dimostrato un aumento considerevole del numero di prescrizioni di farmaci legati a malattie respiratorie e di medicine antidepressive ed un'associazione tra rumore aeroportuale, ipertensione e fastidio generato da rumore;

anche il piano di sviluppo dell'aeroporto 'Canova' di Treviso pone numerose criticità in relazione ai rischi di un ulteriore aumento dell'inquinamento acustico ed ambientale, conseguenza del previsto incremento del numero di movimentazioni annue nel prossimo masterplan, senza che si sia peraltro ancora concluso l’iter della procedura di valutazione di impatto ambientale;

lo stesso discorso vale anche per l'aeroporto di Bergamo, in continua espansione, in relazione al quale il superamento dei limiti emissivi acustici ed atmosferici previsti per legge sta creando seri problemi ai cittadini;

per quanto riguarda lo scalo 'Marco Polo' di Venezia, da anni i monitoraggi dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (ArpaV) riscontrano il superamento costante del limite acustico comunale, specie notturno, dovuto al traffico aereo;

anche all'aeroporto di Pisa, Arpat ha rilevato un aumento del rumore causato dagli aerei in fase di decollo ed ha certificato 'l'esistenza di una porzione dell'abitato di Pisa in cui le emissioni aeroportuali superano i limiti previsti',

alla luce della pressione ambientale esercitata dagli scali di cui in premessa, se il Governo intenda avviare, per quanto di competenza ed anche attraverso il supporto delle aziende sanitarie locali, le opportune analisi ed i necessari controlli atti a rinvenire l'eventuale tossicità degli inquinanti derivanti dalle attività degli scali aeroportuali o ad essa connessi, sia dal punto di vista acustico che ambientale".