mercoledì 08 novembre 2017 05:04 Età: 6 yrs

Aeroporti e imposte, 2 euro: ma pagano solo i passeggeri

Categoria: Aeroporti, Firenze, Altri scali, Bologna, Archivio, Dossier, Convegni, Comitati , Aerolinee

 

Scansata l’IRESA per aerolinee, scatta invece la tassa pagata dai passeggeri

Come fanno i Comuni Aeroportuali a finanziare i sistemi di monitoraggio acustico, il disinquinamento acustico e l'indennizzo delle popolazioni residenti nell’intorno aeroportuale se non possono usufruire dell’IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili), nonostante sia stata istituita con l’art . 90, comma 4 , della legge 21 novembre 2000 n . 342 e dall’art.8 del Decreto Legislativo n. 68 del 6 maggio 2011? La situazione Italiana è complicata e l’iniziativa delle Regioni è stata bloccata e questi Comuni Aeroportuali non sono in grado di incassare alcunchè. Avrebbero sicuramente potuto forzare il blocco attivata da AGCM e dalla Corte Costituzionale, promuovere iniziative regionali e parlamentari per aggirare tali ostacoli. Anche perché tali imposte sono in vigore in numerosi aeroporti del mondo occidentale e non.

Ma il sistema aeroporti ha fatto scattare un provvedimento voluto in sede ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, perciò con i Comuni aeroportuali inclusi, che approfitta dell’attività dei voli civili-commerciali per finanziare gli stessi Comuni per altre finalità. Per interventi ed opere disgiunte dal sistema aeroportuale in genere, anche quando sono i passeggeri transitati per l’aeroporto a pagare.

La nota apparsa sul web ANCI del 6 Novembre 2017, sostiene a riguardo:

CITTÀ METROPOLITANE - FIRENZE E BOLOGNA PER AUTONOMIA FISCALE NARDELLA E MEROLA: “TASSA DI SCOPO PER CHI USA NOSTRI AEROPORTI”

"Autonomia fiscale per le città metropolitane", e l'ipotesi di istituire, in questo ambito, una "tassa di scopo" per gli aeroporti di Firenze e Bologna: è l'idea, con relativa applicazione pratica, lanciata oggi a Firenze dai sindaci dei capoluoghi di regione toscano ed emiliano Dario Nardella e Virginio Merola, durante la cerimonia di firma di un patto di intesa su vari temi, come turismo, cultura, ambiente e condivisione sui piani strategici tra le due città metropolitane. L'intesa, unica nel suo genere, riguarda, è stato spiegato, le uniche due città metropolitane italiane con territori confinanti.

Nel documento, ha spiegato Nardella, "c'è un punto chiave, quello dell'autonomia fiscale. Come città metropolitane oggi viviamo di trasferimento dello stato centrale: crediamo invece che ci siano molti spazi per affermare il principio sacrosanto dell'autonomia fiscale, che ci consentirebbe di tracciare una linea di sviluppo economico in modo indipendente dallo Stato. Firenze e Bologna su questo tema si pongono come testa d'ariete".

Parole condivise dal collega di Bologna Merola: "Noi non vogliamo chiedere più soldi - ha detto - né vogliamo una tassa aggiuntiva per i cittadini, e nemmeno maggiori trasferimenti. Vogliamo che sia affrontato il problema dell'autonomia fiscale delle città metropolitane, perché qui si gioca il futuro del nostro paese. Queste due città metropolitane non si aggiungeranno al coro dei lamenti: cerchiamo al contrario di indicare vie operative". Tra le ipotesi concrete sul piatto, in quest'ambito, ha proseguito Nardella, "una tassa di scopo sui nostri aeroporti, 2 euro: un'imposta che potrebbe anche essere ai porti, molto simile a quella di soggiorno. In questo senso Anci nazionale ha già formalizzato una richiesta, ed esiste già una norma al riguardo che consentirebbe questa possibilità. Alla firma, che si è tenuta in Palazzo Medici Riccardi, sede della città metropolitana di Firenze, ha preso parte anche Daniele Manca, sindaco di Imola.