venerdì 17 novembre 2017 05:38 Età: 6 yrs

Aeroporto di Trapani, il co-marketing e la guerra dei Sindaci

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Dossier, Low cost, Convegni, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Traffico aereo, la concorrenza e gli interrogativi sul sostegno “pubblico”

Ma quando uno scalo aereo non è oggetto d’attenzione, di interesse commerciale per una qualsivoglia aerolinea e/o compagnia area cosa significa? Quando un territorio, una comunità sollecita finanziamenti “pubblici” e sostegni per assicurare e garantire voli e collegamenti aerei con un aeroporto di riferimento che cosa significa? Quando il Piano Nazionale Aeroporti, nel quadro delle regolamentazioni Europee, della distanza e centralità tra infrastrutture aeroportuali limitrofe, di prossimità tra le Province in determinate Regioni del Belpaese, ha designato l’importanza e l’essenzialità e il primato di alcuni scali aerei, quale significato assume? Le politiche e le strategie di rete operativa tra gli scali aerei e le reti di comunicazione viaria e ferroviaria in relazione alla localizzazione degli aeroporti non dovrebbe, forse, aver già delineato l’eventualità e congruenza del sostegno ai voli e degli accordi di co-marketing con le aerolinee? Definito modalità, costi e temporalità di tali, eventuali, operazioni?

L’aeroporto di Trapani, comunque, con un emendamento ad un decreto fiscale in commissione Trasporti del Senato, come compenso alle conseguenze alle ricadute negative “subite” dallo scalo nel 2011, sono stati stanziati circa 5 milioni/euro – per danni economici subiti da Airgest, società di gestione dell'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani-Birgi, per le operazioni militari della Nato in Libia. Circostanze che avrebbero penalizzato l’attività civile-commerciale dello scalo. La somma trasferita per "compensare il debito verso l’Erario, dovuto al mancato versamento all’entrata del bilancio dello Stato di 4.815.995,10 Euro dei diritti previsti dalla legge n.324/1976”.

Le prospettive dello scalo, in aggiunta a questo risarcimento, sono determinate dalla rete e frequenza dei collegamenti aerei realizzabile solo dopo un finanziamento a vettore low cost. All’attivazione di un bando di gara “a carico dei Sindaci del circondario dello scalo”. Una iniziativa non condivisa dai commissari dei Comuni di Castelvetrano e Trapani.

Gli altri Sindaci avrebbero sottoscritto e divulgato il seguente documento:

 

“Non esistono ruoli politici diversi da quelli che si traducano in impegno reale per il bene comune, per le comunità che si amministrano, per i cittadini, per il territorio.

La politica orienta e fornisce direttive alla burocrazia, non viceversa.

L’intero territorio della provincia si trova a dover affrontare l’emergenza legata all’attività dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi per scelte che non rientrano nelle responsabilità dei Sindaci. Ma questi hanno il dovere ed il diritto di occuparsene anche perché viene richiesto loro dalla Regione, proprietaria al 99 per cento della società di gestione dell'aeroporto, dalle associazioni sindacali e non, dagli operatori, dai cittadini. Negli anni si è dato vita al co-marketing come forma di investimento per sviluppare quei flussi di viaggiatori che, con la loro presenza, hanno dimostrato di alimentare in modo significativo, diretto ed indiretto, l'economia di tutto il territorio, per non parlare della crescita sociale e culturale, della possibilità data ai pendolari, agli studenti, agli ammalati, di viaggiare a bassi costi. Oggi tutto questo non si può perdere per volontà di qualcuno, ed è per questo che, come Sindaci dei Comuni aderenti all'attuale accordo, intendiamo ribadire, rivendicando il ruolo e la preminenza della politica, che le esigenze economiche, di crescita generale e di sviluppo complessivo di tutto il comprensorio, non possono retrocedere o trovare ostacoli rappresentati dalla pur ‘legittima astensione’ di chi, svolgendo il ruolo politico di sindaco o di commissario, vi si oppone o si astiene per non rischiare potenziali o future responsabilità. Nel rivendicare il percorso intrapreso già qualche anno fa, facendo appello al buon senso ed al ruolo di ciascuno, crediamo sia il momento di mettere in campo tutta la disponibilità ad ogni eventuale suggerimento, integrazione o critica, così da perfezionare, se serve, entro pochi giorni, l'azione per salvare e salvaguardare il nostro aeroporto, ed in tal senso chiediamo ad Airgest di fare presto. Questo consegnerà soprattutto alle nostre comunità maggiore serenità, dando speranza e voglia di futuro piuttosto che consegnarci come servi sciocchi ad altri territori o ad altri interessi. Lo sviluppo del nostro territorio tramite questa azione deve interessare tutti i Sindaci, così come la certezza e la necessità di adottare atti assolutamente legittimi e trasparenti; in tal senso va fatto un ulteriore sforzo affinché tutti facciano la loro parte, e se serve, modificare o approfondire qualcosa col contributo di tutti. Ribadiamo che non possono esistere due fronti: uno fatto da chi come noi si assume ogni responsabilità, quasi portato a subire le altrui condizioni, e quello degli altri, 'detentori della legalità'.

Oltre all'appello, sottolineiamo, quindi, e chiederemo ad Airgest e Camera di Commercio, alla luce anche della norma regionale che assegna le risorse ai Comuni impegnati negli accordi, che i territori che non aderiranno all'accordo non siano destinatari di nessuna azione o controprestazione collegata agli accordi stessi e sulla quale, fin da adesso, siamo impegnati a monitorare per dare conto del nostro impegno, ai nostri cittadini e alle nostre comunità.”