martedì 14 novembre 2017 05:49 Età: 6 yrs

Aeroporto Peretola e il nuovo Stadio e il Rischio Terzi

Categoria: Aeroporti, Firenze, Altri scali, Aerobasi, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Human factor

 

Un futuro? Probabilmente solo con velivoli a decollo verticale

L’ipotesi paradossale è quella di una partita di calcio in corso nel prossimo nuovo stadio della Fiorentina Calcio, del campionato italiano di serie A e/o di Coppe Europee e/o della squadra dell’Italia contro una squadra di altro Paese e una opzione tra le due seguenti:

-Senza pubblico pagante per mantenere il “rischio terzi” entro il carico antropico massimo ammissibile;

-Con pubblico ma con un NOTAM destinato ai piloti per di divieto di sorvolo dello stadio di calcio nelle fasi di decollo, atterraggio e/o riattaccata per il periodo della partita di calcio.

L’area della localizzazione del nuovo stadio di calcio della Fiorentina è quella di Mercafir

Il progetto dovrebbe copiare quello del Bordeaux Calcio degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron — hanno realizzato anche Allianz Arena di Monaco di Baviera e del «Nido di Uccello» di Pechino — con una capienza intorno a 40 mila spettatori.

La costruzione dello stadio è un obiettivo quasi fatto per alcuni, impraticabile per altri.

Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella ci sono novantacinque possibilità su cento.

Con l'adozione della variante per il piano urbanistico di Castello la realizzazione del nuovo stadio e di tutte le strutture connesse non ci sarebbero altri ostacoli.

Cosa ne pensa ENAC a riguardo?

Trascurando le procedure di VIA e VAS relative al masterplan al 2030-2044 della nuova pista di Peretola quali valutazioni hanno/stanno analizzando i tecnici di ENAC in relazione agli articoli 707, 711 e 715 del Codice di Navigazione?

Quali verifiche di compatibilità esistono con il piano di Rischio e Rischio Terzi-Risk Assessment dopo aver, soprattutto incrociato il SARA (Sapienza Airport Risk Analysis) e il BRI (Birdstrike Risk Index ) utilizzati da ENAC negli aeroporti italiani?

Il calcolo del rischio individuale e collettivo nelle zone a rischio, delle cosiddette PSZ Public Safety Zones, devono essere valutati con il BRI (Birdstrike Risk Index), sviluppato in collaborazione con il Dipartimento Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nella sua versione 2.0 e il SARA elaborato dall’università La Sapienza di Roma.

Dopo le sentenze del TAR Lazio nn. 5696/15, 5500/15 e 5515/15' era stato abrogato l'Emendamento 7 del Regolamento per la Costruzione e l'Esercizio degli Aeroporti relativo alla nuova configurazione delle fasce di tutela, zone laterali C e D. ENAC aveva presentato appello al Consiglio di Stato e la sentenza n. 1360 del 0610412016 ricorsi riuniti RG nn. 5965 e 6199/2015 è diventata cruciale la valutazione relativa al carico antropico previsto nell'area interessata dall'impronta del piano di rischio e della conseguente modifica degli strumenti urbanistici vigenti, con specifiche raccomandazioni.

Il Comune competente ad insediamenti come il nuovo Stadio della Fiorentina Calcio dovrebbe limitare l'incremento del carico antropico in zona di tutela, consentire l'insediamento solo di attività a basso affollamento. Qualora esistessero volumetrie dismesse in zona di tutela indipendentemente dalla tipologia di attività precedentemente insediata. In tale ambito, inoltre, talune attività potranno essere esercitate e dovranno comportare una permanenza discontinua di un numero limitato di persone.

Ma se l’elaborazione delle Curve di Isorischio, che dovranno integrare SARA e BRI e/o utilizzare un modello di rischio consolidato e approvato in sede ICAO e/o EASA, rappresentano graficamente i risultati derivati dal modello di valutazione del rischio utilizzato e riferiscono alla probabilità che un individuo, residente permanentemente nei dintorni di un aeroporto, ha di rimanere coinvolto dalle conseguenze di un incidente aereo; la tutela del territorio ricadente all'interno delle curve di isorischio si configura attraverso la limitazione del carico antropico e l'individuazione delle attività non compatibili con il livello di rischio associato all'attività di volo che si svolge sull'aeroporto. L’interrogativo da porre e da risolvere rimanda a come viene inquadrato e valutato da ENAC e con quale metodologia di calcolo anche “il rischio collettivo”.