venerdì 08 settembre 2017 07:52 Età: 7 yrs

Aeroporto Napoli, altri voli con incremento di operazioni sulla pista 06

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Capodichino , Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Piani di rischio

 

Ryanair 2018, nove nuove rotte e altri 2 milioni di passeggeri/anno

Il riscontro ENAC dei primi sei mesi 2017 dell’aeroporto Napoli Capodichino ha registrato 28.740 movimenti (+14,8%) con un traffico di 3.578.502 di passeggeri (+20,5%) e il 2018, non solo grazie a Ryanair si annuncia ancora più vigoroso. Ma se le 9 nuove rotte per Bologna, Budapest, Bruxelles (Charleroi), Dublino, Cracovia, Malta, Porto, Salonicco e Breslavia, per un totale di 28 rotte, probabilmente, sono il risultato di mirate politiche di co-marketing finanziate da soggetti pubblici e parapubblici e partecipate, occorre analizzare e valutare la potenzialità dell’infrastruttura aeroportuale napoletana.

Quali livelli di ricettività, di voli, di movimenti per singola pista, di volumi di passeggeri sono compatibili?

La capacità aeroportuale dello scalo è in grado di sostenere le rinnovate politiche di incremento dei voli?

La prevalenza operativa di utilizzare la pista 06 per i decolli e della pista 24 per gli atterraggi e/o il sistematico incremento degli atterraggi sulla pista 06 rispetto alle statistiche storiche, in condizioni meteorologiche medie, agevolano le prospettive dei gestori aeroportuali?

La capacità oraria delle piste 06/24 sono inferiori a 20 movimenti/ora (decolli e atterraggi) e di 22 movimenti ora nelle ore di picco sarebbe stata ridotta a 13 movimenti l’ora con ripercussioni inevitabili su flussi operativi delle aerolinee. Quali riflessi comporterà, in questo contesto, l’incremento dei voli Ryanair per l’Estate 2018? Sono compatibili con i limiti di traffico conseguenti?

Ma per capire la materia occorre indagare sulla possibile causa/e e sulla ragione della “riduzione” dei voli medi orari sullo scalo napoletano. Sono limiti e vincoli derivati da problematiche di impatto acustico e/o atmosferico originato (air-noise e/o ground-noise) nel sedime aeroportuale e/o derivato dagli aeromobili in basso sorvolo (decollo e/o atterraggio) sui caseggiati a est e ovest della pista?

Esistono forse vincoli riconducibili all’Art. 707 e 715 del Codice di Navigazione e che inquadrano i riflessi del Piano di Rischio e Rischio Terzi nelle operazioni di volo di Capodichino? Quale evidenza tecnica e quali ripercussioni sono riconducibili e conformi alle direttive dell’ICAO (International Civil Aviation Organisation) e/o alle prescrizioni EASA? I Comuni aeroportuali di sedime, ovvero di Napoli, di Casoria, di Afragola, di Casalnuovo e di Casavatore, di concerto con ENAC, si presume, hanno avviato e risolto le valutazioni relative al carico antropico previsto nell'area interessata dall'impronta del piano di rischio e della conseguente modifica degli strumenti urbanistici vigenti, con le, correlate, raccomandazioni

Possibile che una irrisolta riduzione-limitazione dell'incremento del carico antropico nelle varie zone di tutela, con la verifica del livello di insediamento e la necessità di registrare un basso affollamento (nell’ambito delle volumetrie esistenti e/o stimate), possa raver determinato una situazione, un contesto critico correlato alla tipologia di attività autorizzate con la proposta di nuovi piani urbanistici?

La possibilità di autorizzare esclusivamente una permanenza discontinua di un numero limitato di persone potrebbe essere la causa prima, riconducibile alla limitazione del numero orario dei voli sulle singole piste 06/24, come sembrerebbe essere stato prescritto dalle attuali disposizioni operative su Napoli Capodichino.