martedì 12 settembre 2017 04:29 Età: 7 yrs

Ancora un drone (stavolta russo) su San Pietro, 13 giorni dopo uno USA

Categoria: Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Human factor, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati , Aviazione G.

 

Quanto pesavano? Ma sotto i 300 grammi sono ritenuti inoffensivi?

Questo secondo caso di sorvolo “identificato” e denunciato di un drone su San Pietro è riportato dai media Domenica 10 Settembre. Sarebbero stati i carabinieri a sequestrare e denunciare per il proprietario che volava – riportano i media – sopra la Basilica di San Pietro. Un turista russo di 42 anni è la persona identificata e, sarebbe stato, sorpreso nella nottata precedente nella zona di piazza Pio XII. Il drone è stato identificato come APR (acronimo di Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi.

Per quale ragione invece non sia stato classificato come SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un sistema costituito da un mezzo aereo (aeromobile a pilotaggio remoto) senza persone a bordo, utilizzato per fini diversi da quelli ricreativi e sportivi, e dai relativi componenti necessari per il controllo e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto) e quale fosse il peso del drone non è ancora possibile saperlo. Il drone “russo”, comunque, stava sicuramente volando su una no-fly-zone.

In materia di droni, di autorizzazioni al volo, di qualificazione “dei piloti” è, tuttavia, indispensabili riferirsi al sitoweb ufficiale di ENAV che ha reso fruibili le seguenti FAQ domande/risposte:

-Informazioni generali

-Normativa

-Operatori professionali

-Piloti professionali

-Operazioni professionali

-Uso ricreativo dell'APR

-Controlli e Sanzioni

-Assicurazione

-Privacy

-Contatti.

Confidando nella “curiosità” degli interessati alle problematiche di secuirty e safety connesse a tali operazioni di volo, anticipiamo alcuni stralci:

Un APR/SAPR per definizione non è utilizzato per scopi ricreativi o sportivi. In caso di tali attività l'APR/SAPR è considerato nella classificazione degli aeromodelli e come tale può essere utilizzato in vista fuori delle aree urbane ad altezza massima di 70 m e nel raggio di 200 m. Per quanto riguarda lo spazio aereo non deve interessare le CTR, le ATZ e ad almeno 5 km da un aeroporto.

Un SAPR può essere utilizzato senza alcun corso, senza attestato di pilota e per soli fini ricreativi?

Un SAPR per definizione non è utilizzato per fini ricreativi. I mezzi utilizzati per fini ricreativi rientrano nella definizione di aeromodelli e come tali non necessitano di attestato.

Quanto può essere grande un aeromodello?

Il Regolamento ENAC non fissa una dimensione massima. Oltre i 25 kg oppure per potenza totale di motori superiore a 15 kW sono previsti requisiti molto stringenti contenuti nell'art. 35 del Regolamento stesso. Un aeromodello superiore a 300 grammi con velocità che normalmente arriva a 60 km/h può essere considerato, per le energie in gioco, inoffensivo.

Oltre i 2 kg un eventuale impatto può sicuramente provocare lesioni alle persone. Una condotta responsabile impone quindi di non pilotare aeromodelli sopra un certo peso senza un'adeguata capacità di pilotaggio, che può essere acquisita o tramite un allenamento con un aeromodello inoffensivo o, meglio, presso un Centro di Addestramento, dove un istruttore con doppio comando può insegnare all'allievo le norme per effettuare un volo in sicurezza.

In occasione di matrimoni è possibile riprendere la cerimonia con un aeromodello munito di videocamera all'esterno della chiesa ed effettuare le riprese? Inoltre Si può volare nel giardino del ristorante e riprendere il banchetto?

No, per motivi hobbistici non è consentito volare in area popolata.

Uso ricreativo dell'APR

È possibile far volare un APR sulla spiaggia?

No, se sulla spiaggia sono presenti persone.

È possibile far volare un SAPR/APR nel giardino/terrazzo della propria abitazione?

No, se il giardino/terrazzo è in ambito zona urbanizzata.

Dove si può volare con gli aeromodelli?

Gli aeromodelli vengono utilizzati per motivi ricreativi, possono essere fatti volare di giorno in contatto visivo diretto al massimo a 200 m (per avere una idea un campo di calcio è lungo circa 100 m) di distanza e a un'altezza massima di 70 m (circa un palazzo di 15 piani) e quindi senza utilizzare eventuali automatismi di volo su percorsi fuori dalla vista del pilota.

Si possono utilizzare tali aeromodelli in aree non popolate e quindi sono da escludere i centri urbani e i parchi pubblici in essi contenuti. Inoltre bisogna sincerarsi che non si sia più vicini di 5 km da un aeroporto oppure in un'area dove sia esplicitamente proibito volare in assoluto (ad es. centro di Roma). Sono altresì vietati i voli negli spazi aerei ATZ e CTR, tali informazioni sono reperibili sul sito dell'ENAV (https://www.enav.it/

A cosa bisogna fare attenzione quando si sceglie un posto dove volare?

Oltre a quanto sancito dal Regolamento ENAC e riassunto sopra, bisogna seguire le regole di buonsenso: scegliere spazi aperti senza alberi, distanti da persone e strade, evitare di volare vicino a spazi recintati in quanto un'eventuale recupero potrebbe essere problematico, non volare quando ci sono raffiche di vento per evitare che l'APR si allontani dalla vista. Evitare inoltre delle zone dove ci sono grossi ripetitori TV, dove le interferenze potrebbero farci perdere il controllo del nostro mezzo.

A cosa bisogna fare attenzione quando si sceglie un posto dove volare?

Oltre a quanto sancito dal Regolamento ENAC e riassunto sopra, bisogna seguire le regole di buonsenso: scegliere spazi aperti senza alberi, distanti da persone e strade, evitare di volare vicino a spazi recintati in quanto un'eventuale recupero potrebbe essere problematico, non volare quando ci sono raffiche di vento per evitare che l'APR si allontani dalla vista. Evitare inoltre delle zone dove ci sono grossi ripetitori TV, dove le interferenze potrebbero farci perdere il controllo del nostro mezzo.

Operazioni professionali

Per decollare con un APR del peso inferiore a 2 kg ci vuole un permesso?

Secondo quanto stabilito dal Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto, l'operatore di tale tipologia di APR deve presentare dichiarazione come da art. 9 per le operazioni non critiche, oppure richiedere un'autorizzazione come da art. 10 per operazioni critiche. Nel caso il progetto e la costruzione siano stati riconosciuti preventivamente dall'ENAC come aventi caratteristiche di "inoffensività" (ad es. materiali che assorbono gli urti, rotori protetti, limitata energia di impatto, ecc.) è sufficiente che il pilota sia in possesso di attestato (rilasciato da Centro di Addestramento riconosciuto dall'ENAC) e certificato medico LAPL (rilasciato da medico autorizzato AME) e presenti la dichiarazione (che è sostanzialmente un'autocertificazione). Inoltre nel caso di APR di peso inferiore a 0,3 kg e velocità massima 60 km/ora non è richiesto l'attestato.

Nel caso in cui il progetto e la costruzione non abbiano caratteristiche di "inoffensività" si rientra nei casi generici sotto i 25 kg. L'autorizzazione è rilasciata dall'ENAC.

La richiesta per effettuare operazioni con un APR inferiore a 2 kg può avvenire online?

No.

Nel caso il costruttore sia interessato al riconoscimento di "inoffensività" potrà inviare via pec la richiesta all'ENAC che verificherà questo aspetto.

Le autorizzazioni per operazioni specializzate critiche per APR non "inoffensivi" devono essere spedite alla pec ENAC protocollo@pec.enac.gov.it.

Le dichiarazioni per operazioni specializzate non critiche per APR non "inoffensivi" devono essere inviate alla casella pec dell'ENAC dedicata: servizionline@pec.enac.gov.it

L‘attestato deve essere conseguito presso uno dei Centri di Addestramento riconosciuti dall'ENAC.

Quali sono i tempi di risposta per le dichiarazioni e per le autorizzazioni?

Le dichiarazioni inviate alla casella pec dell'ENAC dedicata servizionline@pec.enac.gov.it vengono pubblicate nella lista delle dichiarazioni entro dieci giorni lavorativi.

Le autorizzazioni dipendono dallo scenario richiesto (volo su persone o meno). Nel primo caso dovendo assolvere accertamenti riguardanti un oggetto non palesemente "inoffensivo" e quindi potenzialmente letale, gli accertamenti dipendono dal livello di adeguatezza della documentazione presentata dall'utente riguardo il progetto e la costruzione dell'APR.

Nel caso venga richiesto uno scenario standard la richiesta viene evasa entro venti giorni.

Quanto dura l'autorizzazione?

L'autorizzazione rimane valida salvo revoca dovuta a inadempienze agli obblighi derivanti dai disposti del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto rilevate attraverso l'attività di sorveglianza secondo metodologie previste dall'ENAC, oppure in caso di incidenti, o all'evidenza di operazioni condotte in maniera non conforme al Regolamento stesso.

L'autorizzazione o la dichiarazione servono anche in caso di volo in aree private aperte?