martedì 21 agosto 2018 04:28 Età: 6 yrs

Aeroporti, piano ostacoli, piano di rischio e rischio terzi : stato dei lavori

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Tra masterplan aeroportuali ed esigenze del territorio! La compatibilità urbanistica

Tra gli scenari di incremento dei voli, di movimenti aerei, di numero di passeggeri e di bilanci delle società di gestione aeroportuali, al 2030-2040-2050 e le “imposizioni” correlate all'art. 707 e 715, comma 1°, del Codice della Navigazione e dal Regolamento per la Costruzione e l'Esercizio degli Aeroporti, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile-ENAC deve coerentemente e costantemente verificare la reale corrispondenza, tra vincoli e prescrizioni varie, delle aree limitrofe alle piste di volo. Una questione che in Italia sembrerebbe riguardare gli aeroporti civili-commerciali escludendo quelli militari italiani e/o USA-NATO! Perché innanzitutto tale discriminazione e anomalia?

Una sorta di identificazione tra cittadini di serie A e serie B? Con quale motivazioni?

Ma ENAC individuando le limitazioni relative agli ostacoli ed ai potenziali pericoli, al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, conformemente alla normativa tecnica internazionale sembrerebbe dover svolgere un ruolo basilare quanto essenziale ed elementare.

Compito dei Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio, U.O. Pianificazione Urbanistica Generale di ogni comune aeroportuale inoltre è indispensabile predisporre documenti e relazioni specifiche: per ogni pista di volo e/o aviosuperficie.

Le mappe dei vincoli aeroportuali dovrebbero costituire lo strumento operativo essenziale per il governo del territorio e, determinando anche ogni punto elevazione o l'altezza massima raggiungibile da una costruzione nelle aree limitrofe agli aeroporti. Magari identificando e mappando anche le “realtà” edificatorie e naturali pre-esistenti alle variazioni del Codice di Navigazione registrate nel 2005.

Quale la “realtà” pre-esistenti e autorizzata comunque perché in deroga? Quale il livello di compatibiità urbanistica - in ogni Comune - precedente al 2005 e quella edificata (autorizzata o meno) posteriore a tale data?

ENAC ha forse catalogato ostacoli e altezze in deroga alle normative e standard ENAC-EASA-ICAO in materia? Ha, forse, in corso tale indispensabile “operazione” di messa in sicurezza del sistema degli aeroporti del Belpaese?

Inoltre, in aggiunta ai vincoli derivanti dal rispetto delle superfici di delimitazione degli ostacoli, le aree limitrofe all'aeroporto sono sottoposte a limitazioni anche in relazione ad alcune tipologie di attività o di costruzione, che possono costituire un potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione aerea.

Quali le planimetrie catastali con Superficie di Inviluppo, quali le planimetrie catastali con indicazione dei pericoli alla Navigazione Aerea .

Edificazioni e attività o costruzione da sottoporre a limitazione, ecco una tipologia:

-Itticolture;

-Discariche;

-Altre fonti attrattive di fauna selvatica nell'intorno aeroportuale;

-Manufatti con finiture esterne riflettenti e campi fotovoltaici;

-Luci pericolose e fuorvianti;

-Ciminiere con emissione di fumi;

-Antenne ed apparati radiolettrici irradianti;

-Sorgenti Laser e Proiettori ad alta intensità;

-Impianti eolici.

L'analisi dell'extra sedime aeroportuale e delle sottostanti traiettorie di decollo e atterraggio deve essere sottoposto innanzi tutto come descritto nella normativa vigente e in particolare:

• artt. 707 e 715 del Decreto Legislativo n°96 del 9 maggio 2005 – Nuovo Codice della Navigazione, Revisione della Parte Aeronautica, poi modificato ed integrato dal Decreto legislativo n. 151 del 15 marzo 2006;

•ENAC – Circolare APT-33 “Piani di rischio previsti dall’art. 707 del Codice della Navigazione” del 30/08/2010;

•ENAC – Policy di attuazione dell’art. 715 del Codice della Navigazione;

•ENAC – “Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti”, Cap. 9 – Par. 6, aggiornato all’emendamento 8 del 21/12/2011;

•ICAO – Annesso 14 alla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale stipulata a Chicago il 7 dicembre 1944, Vol. I “Aerodrome Design and Operations”, 5a ed., luglio 2009.

Le amministrazioni Comunali e i Comitati dei Cittadini interessati alla materia dovrebbero avere una conoscenza diretta ed esaustiva di tale contesto “operativo”, uno strumento indispensabile: riferimento conoscitivo, normativo e tecnico operativo mediante il quale analizzare e valutare le aree circostanti il

sedime aeroportuale maggiormente esposte, a livello probabilistico, ad un incidente aereo. Un contesto operativo che ENAC dovrebbe aver dettagliato in ogni singola specificità “aeronautica e urbanistica”.