sabato 11 agosto 2018 04:34 Età: 6 yrs

Aeroporto Orio al Serio e quel Boeing 737, 520metri oltre: l'inchiesta ANSV

Categoria: Aeroporti, Bergamo, Safety Security , Archivio, Dossier, Human factor, Piani di rischio, Incidenti aerei, Comitati , Aviation topics

 

Tra “human factor on board” e la viabilità SP 116 e SP591bis “outboard”!

Quali Raccomandazioni di Sicurezza dovrebbero riguardare la localizzazione della pista a ridosso di un sistema stradale, parcheggi e tanto altro, dovrebbe concludere l'inchiesta relativa all’incidente occorso il giorno 5 agosto 2016, intorno alle ore 04.00, sull’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, al Boeing 737-400 marche HA-FAX della Airlines Hungary Kft, operante un volo cargo per conto della compagnia DHL.? Dopo un atterraggio, in “condizioni meteorologiche avverse, sorvolava la pista a pochi metri di altezza, atterrando a circa 2/3 della sua lunghezza. Non riuscendo a decelerare, il B737 usciva dal sedime aeroportuale lungo il prolungamento dell’asse pista, fermandosi dopo circa 520 metri dal termine della stessa. Il bireattore, a seguito del contatto con il terreno e con gli ostacoli presenti esternamente al sedime aeroportuale, subiva consistenti danni strutturali. I due piloti, che costituivano le uniche persone presenti a bordo, uscivano autonomamente dall’aeromobile, azionando lo scivolo di emergenza della porta anteriore destra e venivano ricoverati in ospedale”.

Delle 103 pagine della Relazione d’inchiesta ANSV, appare indispensabile riportare lo stralcio riguardante la fase “fuoripista” del Boeing 737-400, mentre decelera la corsa incontrollata e, fortunosamente, data l'ora notturna non incontro veicoli di sorta lungo le due citate strade provinciale SP116, la porzione di parcheggio adiacente al sedime aeroportuale e la strada provinciale SP 591bis.

“Il luogo dell'incidente oltre il fine pista 28, oltre il sedime aeroportuale lo stop della corsa di atterraggio si è verificato nella strada provinciale SP116, una porzione di parcheggio adiacente al sedime aeroportuale e la strada provinciale SP 591bis.

Danni riportati dall'aeromobile

L'aeromobile subiva ingenti danni strutturali alla fusoliera, alla separazione di entrambi i motori e delle gambe del carrello di atterraggio, il cedimento di una parte del timone di profondità (foto 2,3 e 4).

Altri danni

L'aeromobile, durante la corsa di decelerazione ed arresto, ha prodotto danni ad ifrastrutture sia interne sia esterne al sedime aeroportuale, nonché ad automobili in sosta ne parcheggio adiacente (figura 1). In particolare, sono stati segnalati dalla società di gestione aeroportuale di Orio al Serio (SACBO) i seguenti danni:

la demolizione di circa 38.5 m di recinzione doganale;

l'abbattimento di n. 4 fuochi sopraelevati SALS con giunto di rottura;

l'abbattimento di n. 1 palo di sostegno SALS;

il danneggiamento del muro di contenimento area esterna autonoleggi, con la distruzione di 20 m di recinzione dell'area e di vari pali di illuminazione e con la distruzione di 20 m di recinzione dell'area e di vari pali di illuminazione con contaminazione di kerosene e oli di varia natura;

la demolizione di n. 13 antenne del localizzatore con i relativi pali di sostegno e piastre di ancoraggio;

il danneggiamento dei cablaggi del localizzatore;

l'abbattimento del palo monitore del localizzatore;

la demolizione de n. 1 nefoipsometro con relativo supporto e piastra di ancoraggio;

la demolizione, per circa 20 m. della recinzione di protezione area localizzatore.

Al di fuori del sedime aeroportuale sono state inoltre segnalati i seguenti danni dalle autorità locali:

il danneggiamento del guard rail corsia BG-CR e corsia CR-BG;

il danneggiamento del new jersey tra le corsie BG-CR e CR-BG;

la demolizione di 4 lampioni e dell'intera linea impianto di illuminazione;

la contaminazione dell'asfalto, per circa 200 m. di lunghezza e di 9 m di larghezza di kerosene e oli di varia natura, da rimuovere, e smaltire come rifiuti speciali, con successiva sostituzione del tappeto d'usura;

la contaminazione di terreno e aiuole da kerosene, oli e rifiuti di vario genere, da rimuovere e smaltire come rifiuti speciali, e successiva sostituzione;

il danneggiamento alla barriera e alle lampade di illuminazione della pista ciclopedonale;

il danneggiamento alla parte di asfalto compresa tra la pista ciclopedonale e la strada;

2 automobili distrutte totalmente;

3 automobili danneggiate”.